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¤Uriel¤.
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Si, anche secondo me è uno dei dischi più belli, al pari della "Buona Novella"... 
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tanna.
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Riprendo da un'altra conversazione questa riflessione di Faber durante il rapimento:"Col cappuccio era difficile parlare. Le ore scorrevano in lunghi silenzi, che per me hanno contato molto perchè mi hanno portato a una riscoperta, o perlomeno a delle riflessioni su Dio. Nella mia vita credo di aver spesso messo in discussione la religione, di essermi fatto beffe dei dogmi e di aver osservato crisi mistiche con spirito critico. Eppure io, in qulla terra che amavo e in balia di uomini che non capivo, soggetto a un destino che non mi ero scelto, ho ricominciato a credere, a cercare nella forza di un'entità diversa , superiore a quella umana, il bisogno di Dio. non so ancora se questa sia una mia svolta essenziale o meno. E' stata fatta in tempi troppo drammatici perchè io abbia le idee chiare, ma quel che so e che Dio, anche se in modo ancora informe, era dentro di me: ho sentito che c'era." . -
francy!.
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adoro quest album..
in particolare un matto, un blasfemo, un chimico...
com'è possibile che nessuno l'abbia ancora citata?
è una canzone struggente e affascinante.... -
¤Lincan¤.
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CITAZIONE (francy! @ 23/4/2008, 18:53)adoro quest album..
in particolare un matto, un blasfemo, un chimico...
com'è possibile che nessuno l'abbia ancora citata?
è una canzone struggente e affascinante...
purtroppo son tutte belle, ma pian piano le citiamo tutte (ma soprattutto ne discutiamo insieme)
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l.cupe.
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Faber, nel 1973, appena preima che uscisse "Storia di un impiegato", bollò questo suo album come "troppo commerciale", e scritto perché aveva bisogno di soldi!
In effetti, si sentono in questo disco influssi del cantautori/gruppi più amati ai tempi, come Bob Dylan e i Beatles.. -
¤Uriel¤.
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Ua a me questo album piace tantissimo!!! CITAZIONE (francy! @ 23/4/2008, 18:53)adoro quest album..
in particolare un matto, un blasfemo, un chimico...
com'è possibile che nessuno l'abbia ancora citata?
è una canzone struggente e affascinante...
francy! apri tu stesso una nuova discussione
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¤Lincan¤.
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CITAZIONE (l.cupe @ 23/4/2008, 19:46)Faber, nel 1973, appena preima che uscisse "Storia di un impiegato", bollò questo suo album come "troppo commerciale", e scritto perché aveva bisogno di soldi!
In effetti, si sentono in questo disco influssi del cantautori/gruppi più amati ai tempi, come Bob Dylan e i Beatles.
a questo punto io direi: per fortuna aveva bisogno di soldi
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FaberVive.
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CITAZIONEIo non credo che non avesse un buon rapporto con la religione, perchè come sappiamo gran parte delle sue opere, e addirittura un intero album, sono dedicati alla religione, alla vita di Gesù e coloro i quali ne fecero parte (ne "La Buona Novella" è massimamente esemplificato).
Ritengo, però, che sia più giusto dire che Faber avesse un buon rapporto con la SUA religione, perchè la religione che la Chiesa predica è ben diversa da quella di cui racconta lui. La sua religione non è corrotta, non ha scopi, non ha interesse, lui ne ha solo bisogno, ("Spiritual" per esempio) come ognuno di noi dannati miseri fuori e grandi dentro
Bhe gia dal nome "Buona novella" ci fa capire che è una presa in giro alla religione, che la religione è semplicemente una buona novella, cioè una storia, una buona storia, ma pur sempre una storia. Condivido il fatto che avesse una sua religione ma credo che lui era piu uno che sapeva che Dio non esistema avrebbe voluto che esistesse, come hai accennato tu lui ne aveva bisogno, o meglio ne avrebbe avuto bisogno se lui aveva la certezza che fosse vera, ma dato che lui sapeva che non lo era per lui rimaneva comunque "una buona novella". -
Dark Captain.
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Ogni canzone in questo album è coinvolgentemente bellissima!
Ogni canzone in questo album è piacevolmente dolce, raffinata e meravigliosa tanto quanto le altre che lo compongono!
Ogni frase, ogni nota, anzi, di più: ogni suono, ogni verso, ogni "immagine", dall'inizio alla fine del disco sono momenti speciali, unici, meravigliosamente particolari!
D'Amor & D'incantevole struggimento!. -
Rache plumps.
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La penso esattamente come quello che c'è scritto nel post prcedente!
Aggiungo poi: per me è una panoramica del mondo, della gente e del modo di vivere, non è facile racchiudere così tante cose in un unico disco, non è facile racchiudere tutte canzoni fantastiche in un solo disco! Di solito si dice: salta questa che non è bellissima, in questo disco non se ne scarta nemmeno una!! Sono tutte fantastiche!! Nessuna annoia, ognuna è una nuova sorpresa! Ognuna è una nuova storia coinvolgente ed emozionante!. -
Dark Captain.
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Si si, credo pur io che sia un ritratto di varii "tipi" di persona.
E poi è proprio vero che non se ne salta nessuna!
Mi chiedo perché io nn l'ascolti mai in macchina, eppure ce l'ho!. -
sii fossi foco.
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be questo è l'album che più mi rispecchiaperche hanno un unico punto di congiunzione l'estremita che porta la xsona ad esprimerla nella sua popria passione quindi a diventare quasi maniaci o malati della materia accanendosi sempre a fare di più e sperimentarsi sempre meglio io invece l'unica cosa che veramnete ci muoio così sono i miei interessi cioè il calcio e i motori . -
alfi46.
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be ragazzi questa non riesco a metterla se ci riuscite voi comunque è fantasica come testo e come canzone . -
Dark Captain.
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Non riesci a metterla?
Di cosa stai parlando?
Noi parliamo dell'album in generale, non d'una canzone.... -
franziska05.
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Ieri ho sfogliato un pò l'"Antologia di Spoon River" a cui De Andrè si è ispirato per scrivere alcune canzoni.
Non voglio ripetere le cose già scritte in precedenza da altri,ma una cosa che non sapevo e mi ha colpito è che il titolo dell'album di De Andrè "Non al denaro,non all'amore nè al cielo" sia proprio la frase finale della poesia iniziale "Dormono sulla collina". Mi ha molto colpito l'introduzione a questo libro, scritta da Fernanda Pivano.
Solitamente non mi dilungo a leggere la prefazione e l'introduzione di un libro ma devo dire che stavolta mi è servito. Nell'introduzione si parlava dell'"avventura" di questo libro in Italia per quanto riguarda pubblicazione e traduzione (1943) e poi qualche parola sull'autore e l'ambiente in cui ha vissuto. Non voglio dilungarmi perchè potrebbe diventare pesantino questo mio intervento.
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