Fabrizio De André Forum [ Andrè - Analisi Testi - Spiegazione - Anarchia - Testi - Accordi - Canzoni - Musica - Cantautori]

Anarchia solo utopia?

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  1. <Gandalf>
     
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    Anarchia vuol dire LIBERTA'
    continuera' ad essere considerata utopia fino a quando tutti non apriranno gli occhi e si accorgeranno che siamo tutti in catene, comandati dai potenti.....
    ma poi rimango veramente sorpreso quando ad ogni legge scomoda che emanano la gente viene fregata e se ne accorge pure.... e si dispiacciono molto ma non si ribella nessuno e a malincuore ubidiscono....
     
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    beh... dire libertà è fin troppo semplicistico. E Anarchia non è nulla di così semplice.
     
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  3. <Gandalf>
     
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    CITAZIONE (+Syon+ @ 15/9/2009, 19:30)
    beh... dire libertà è fin troppo semplicistico. E Anarchia non è nulla di così semplice.

    bhe in realta' molto spesso le cose sono piu' semplici di quelle che appaiono...
    pero' in questo caso mi sento di darti ragione, perche' in sutuazione di Anarchia e' probabile che i prepotenti ed i piu' forti limitino la liberta' dei piu' deboli sottomettendoli...
    quindi si rischia che i piu' forti siano i liberi ed i piu' deboli finiscano in catene...
    per evitare una cosa del genere pero' credo sia sufficente che i deboli si riuniscano insieme pronti ad opporsi a chi li vorra' sottomettere, tuttavia pero' una persona debole non potra' mai permettersi di andarsene in giro da solo... quindi anche in questo caso non e' che la liberta' sia al 100%
    ... sto riflettendo nel mentre che scrivo...
    bhe penso che anche gli animali nella savana rischiano di essere uccisi in qualsiasi istante vittima dei predatori piu' forti, e talvolta alcune specie si riuniscono in branchi proprio perche' in questo modo hanno maggiori probabilita' di sopravvivenza, ma non credo che questo continuo lottare per la sopravvivenza gli impedisca in qualche modo di sentirsi liberi....
     
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  4. ¤Uriel¤
     
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    L' anarchia parte dalla base di una civile convivenza.
    Comunque guarda che in anarchia ci si organizza in comunità. Comunità dove è vero che non ci sono leggi, ma ci sono delle regole.
    E dov'è la differenza?
    la differenza è che una legge va rispettata, mentra le regole possono essere condivise o meno. Ovviamente se non accetti una regola perdi anche il provilegio che essa offre.
    Ti faccio un esempio semplice.
    In una comunità non c'è un fuime, bisogna lavorare per costruire un canale. Se tu scegli di non partecipare poi non puoi pretendere che l'acqua sia condivisa anche con te!

    Allora si accetteranno tutte le regole?
    No, per esempio io non pagherei le tasse per l'esercito. O le tasse per lo stipendio ai politici ecc...

    Quindi se in una comunità c'è la regola di non far del male al prossimo, se tu non la rispetti sarai espulso ecc...
     
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    si ma l'Anarchia non presuppone un organizzazione che ci siano delle persone a governare il resto della "popolazione"
     
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  6. Rache plumps
     
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    Per me l'anarchia potrà esistere solo se gli umani si evolvono ad uno stato veramente civile, ma non ci sono i presupposti ora come ora.
    Vediamo tutte le notizie di violenze al tg.
    Io rimarrò sempre convinto dell'idea che si debbano educare i bambini fin da piccoli nel rispetto degli altri, solo così potranno imparare una civile convivenza.
    Il problema è che si rischia di finire come nel grande fratello di Orwell, dove si fa il lavaggio del cervello a tutti per far sì che le cose funzionino, e se le cose veramente devono funzionare, credo che la molteplicità delle persone e dei loro caratteri impedirà sempre un'anarchia, che rimarrà quindi utopia.
    L'anarchia funzionerebbe se non ci fossero relazioni fra gli umani. Ogni relazione fra gli umani, ha bisogno di regole, altrimenti la legge di natura del più forte porterebbe contrasti. Se crediamo che gli uomini possano superare il limite animalesco bene, io non ci credo più.

    Però, se non sbaglio, gli aztechi vivevano abbastanza "liberi", ma avevano lo stesso un imperatore.
    Una guida c'è sempre bisogno per gente che non riesce a ragionare con la propria testa.
    Se tutta la gente ragionasse con la propria testa si creerebbero contrasti per via dei caratteri differenti.
    Autocoscienza e autolimitazione, autocontrollo, ma si finirebbe per autolimitarsi e quindi non avere quella "libertà" che si voleva, bisognerebbe solo darsi le regole, che ora ci sono imposte, da soli, cioè da soli ci autoimponiamo le regole...
     
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    si infatti sono pienamente daccordo con te Rache, perchè un anarchia per poter esistere c'è bisogno che la gente abbia una mentalità diversa da quella di adesso, bisognerebbe insegnare il rispetto verso il prossimo e verso le idee degli altri. Però fin quando la mentalità della gente non cambierà l'Anarchia rimarrà solo un utopia
     
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  8. The Legend 367
     
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    Beh.... io penso che per adesso l'Anarchia sia solo un' utopia, un ideale, un sogno.... ma un grande uomo ha detto "Quando si sogna da soli è un sogno.... quando si sogna in due comincia la realtà..."
    Questo per dire che prima o poi raggiungeremo l'Ordnung e la gente capirà che ci si può governare da soli, aiutandosi reciprocamente senza il bisogno di instaurare gerarchie di alcun tipo.
     
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    Non so'. Non mi sento così positivasta, oggi son così realista da non poter ammettere questa possibilità fin troppo onirica.
     
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  10. Gio R.
     
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    L'ha detto pure Fabrizio, anarchico com'era, che bisogna partire dalla realtà: e la realtà dice che se si parte da un sogno per assoggettare la realtà, è il sogno che s'infrange contro la realtà, non l'inverso.

    Poi tra l'altro mi permetto di dire 2 parole su tutto il discorso che i "potenti" mettono le leggi scomode e la gente si accorge, ma non dice niente e non si ribella nessuno, quasi a dire "guarda che coglioni accettano tutto calando le braghe". Beh, questa roba è una gran menzogna: cosa volete che faccia la gente? Le persone sono sempre più spesso e volentieri nella posizione di non fare un bel niente! E i "ribelli" ci sono, ma li scrivo tra virgolette perché in realtà sono solo dei poveri imbecilli, degli agitatori mentecatti di passaggio, dei poveri idioti che stanno nella corrente di quelli come loro e che, se vogliamo parlare di poteri, tutt'al più lo alimentano il sistema.
    La gente è chiaro che non vuole certe cose, ma che può fare? Ed è comunque stupido parlare di rivoluzione in un periodo come il nostro: non ci sono i presupposti. E poi un paio di cosucce: le rivoluzioni portano solo guai, portano disordine, mai ordine, portano al fatto che si formino nuovi poteri, sempre più spietati e incontrollabili, portano, una volta finite, a periodi di riaggiustamento dove la situazione è decade in una bassezza senza limiti, lascia la gente senza forze. Tra l'altro, già adesso la gente non avrebbe la forza di fare nemmeno la rivoluzione "della CocaCola"! Ma questo anche perché è dal '700 che in Europa ci sono rivoluzioni, grosse e piccole, politiche o sociali, statali o nazionali, ecc. E BASTA! Vivamo almeno un po' il nostro periodo, che facciamo rivoluzioni se stiamo ancora a smaltire gli effetti dell'ultima? È ridicolo! Ora che si vuole fare? La rivoluzione della rivoluzione nella rivoluzione? È semplicemente assurdo ed improponibile! Lasciamo che le cose si assestino e cerchiamo di adeguare in un'altra maniera le cose, poiché siamo privilegiati a vivere in Europa e parlare di 'ste cose qua da noi è semplicemente da snob, da chi se lo può permettere: è più borghese di molte altre cose!

    Edited by Gio R. - 31/10/2009, 23:37
     
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  11. ALvE
     
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    secondo me non è così. L'anarchia non è utopia. Forse lo è a livello mondiale.
    Tutto quello per cui un bambino è influenzato è per ciò che vive sin dall'infanzia...se è abituato a ricevere amore e rispetto per le cose e per gli altri, crescerà responsabile, con spirito critico. Poi ovviamente ci sono sempre situazioni molto complesse per cui uno si ritrova ad uccidere qualcun altro e altre varie cose complesse e difficili da risolvere...e direi che è naturale anche questo. Quello che dico io è, non fermiamoci a dire l'anarchia è un'utopia. Non spezziamo i sogni. Chi dice così, è il primo che fa in modo che l'anarchia non potrà mai esistere in pratica.

    Quello che mi chiedo io è da dove cominciare. Una rivoluzione? questo si poteva pensare 100 anni fa. Adesso non credo saremmo all'altezza di portare avanti una rivoluzione...e poi, se anche così fosse, sarebbe davvero positivo? non credo. Penso sia più giusto cambiare le nostre menti. I nostri atteggiamenti verso gli altri. Secondo me, potrebbe benissimo esistere una popolazione che si autogestisce da sola, dal basso, con nessun potere centrale, con nessun circolo di denaro, con nessuna religione che si impone.
    Solo per il bene comune. Ma questo non accadrà mai finché non rivoluzionamo noi stessi e il nostro pensiero, e finché c'è gente che pensa "non sarà mai possibile".

    Nessuno può fermare il tempo, forse le cose potranno veramente cambiare, basta crederci davvero. Perché io credo che potremmo tranquillamente auto-organizzarci, se veramente fossimo mossi da forti cause, da un grande sentimento che ci faccia vivere in più armonia possibile, con aiuto reciproco. Gli altri ci prenderanno come un valido esempio e da 100 potremmo diventare 10000 e così via.
     
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115 replies since 2/3/2008, 02:51   1930 views
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