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cavacava.
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Lungi da me nell'essere anarchico però....riprendendo discorsi triti e ritriti come la celeberrima frase di Marx "da ognuno secondo le proprie capacità ad ognuno secondo i propri bisogno"
in una società come questa è difficile pensare ad un mondo senza meritocrazia (nella concezione odierna).
Per rispondere, in parole povere, uno dice "studio tanto è giusto che guadagni più di uno che ha finito a malapena il liceo" però bisogna capire perché uno si fa un mazzo tanto per ottenere un titolo di studio.
Perché ama studiare? O magari perché punta a guadagnare di più o ad avere un posto di lavoro decente?
Non vedo perché uno debba essere obbligato a studiare per poter lavorare. Uno dovrebbe studiare per propria inclinazione e perché è la cosa a lui più affine e se così fosse il problema del mazzo nemmeno si porrebbe.
E perché mai un ingegnere dovrebbe guadagnare più di un operaio? Per il semplice fatto che è nato più intelligente o ha avuto la possibilità di sviluppare in modo diverso le proprie capacità?
In una società dove non si porrebbe nemmeno il problema di studiare per ottenere qualcosa un discorso del genere non avrebbe fondamenta.
Ormai sono quasi convinto che sia un'utopia, l'egoismo umano mira quasi esclusivamente al proprio benessere piuttosto che al bene della collettività
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Evans1991.
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Hai evidenziato un bel problema. Il fatto di studiare per lavorare io lo trovo giusto, anche perché del proprio mestiere si devono conoscere tutte le particolarità e tutto quello che lo caratterizza. Forse è vero è sbagliato che un ingegnere guadagni più di un operaio solamente perché egli ha avuto la fortuna di essere nato intelligente, e di aver avuto la possibilità di avanzare negli studi. E' anche vero però che chi decide di fare un lavoro deve studiare perché non si può diventare ingegneri da un giorno all'altro semplicemente sapendo 4 cose. .
