Fabrizio De André Forum [ Andrè - Analisi Testi - Spiegazione - Anarchia - Testi - Accordi - Canzoni - Musica - Cantautori]

La Città Vecchia

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  1. ¤Uriel¤
     
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    Per spiegare questa bellissima canzone riporto ciò che lo stesso Faber disse:

    "Io credo che gli uomini agiscano certe volte indipendentemente dalla loro volontà. Certi atteggiamenti, certi comportamenti sono imperscrutabili. La psicologia ha fatto molto, la psichiatria forse ancora di più, però dell'uomo non sappiamo ancora nulla. Certe volte, insomma, ci sono dei comportamenti anomali che non si riescono a spiegare e quindi io ho sempre pensato che ci sia ben poco merito nella virtù e poca colpa nell'errore, anche perché non ho mai capito bene che cosa sia la virtù e cosa sia l'errore"

    In questa canzone Fabrizio descrive una città dimenticata da tutti, persino dal buon Dio, abitata da gente senza alcuno scrupolo ( ladri, assassini, approfittatori.. )
    Qui però torna la grandezza umana di Fabrizio, e nell' ultima parte invita a non giudicare secondo il punto di vista "Borghese", poichè questi "Uomini senza scrupoli" non sono altro che vittime di questa società.

    Testo:
    SPOILER (click to view)
    Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi
    ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi,
    una bimba canta la canzone antica della donnaccia
    quello che ancor non sai tu lo imparerai solo qui tra le mie braccia.

    E se alla sua età le difetterà la competenza
    presto affinerà le capacità con l'esperienza
    dove sono andati i tempi di una volta per Giunone
    quando ci voleva per fare il mestiere anche un po' di vocazione.

    Una gamba qua, una gamba là, gonfi di vino
    quattro pensionati mezzo avvelenati al tavolino
    li troverai là, col tempo che fa, estate e inverno
    a stratracannare a stramaledire le donne, il tempo ed il governo.

    Loro cercan là, la felicità dentro a un bicchiere
    per dimenticare d'esser stati presi per il sedere
    ci sarà allegria anche in agonia col vino forte
    porteran sul viso l'ombra di un sorriso tra le braccia della morte.

    Vecchio professore cosa vai cercando in quel portone
    forse quella che sola ti può dare una lezione
    quella che di giorno chiami con disprezzo pubblica moglie.
    Quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie.

    Tu la cercherai, tu la invocherai più di una notte
    ti alzerai disfatto rimandando tutto al ventisette
    quando incasserai dilapiderai mezza pensione
    diecimila lire per sentirti dire "micio bello e bamboccione".

    Se ti inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli
    In quell'aria spessa carica di sale, gonfia di odori
    lì ci troverai i ladri gli assassini e il tipo strano
    quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano.

    Se tu penserai, se giudicherai
    da buon borghese
    li condannerai a cinquemila anni più le spese
    ma se capirai, se li cercherai fino in fondo
    se non sono gigli son pur sempre figli
    vittime di questo mondo.
     
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36 replies since 21/3/2008, 12:34   3546 views
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