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¤Uriel¤.
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Credo che la grandezza di Fabrizio stia proprio nel suo saper vedere le cose dal punto di vista dei più poveri, di coloro a cui la "storia" non ha mai dedicato pagine importanti.
In questa canzone Fabrizio ci descrive il dolore di altre due donne che si trovano lo stesso giorno sul monte Golgota con Maria, le madri dei due ladroni Tito e Dimaco.
Per queste madri, ci dice Faber, il dolore è più forte perchè a differenza di Maria che sa che il suo figlio il terzo giorno resusciterà, la altre due madri sanno che i loro figli sono ormai morti...
La canzone è brave ma fa molto riflettere.
Eccovi il testo:SPOILER (click to view)Madre di Tito:
"Tito, non sei figlio di Dio,
ma c'è chi muore nel dirti addio".
Madre di Dimaco:
"Dimaco, ignori chi fu tuo padre,
ma più di te muore tua madre".
Le due madri:
"Con troppe lacrime piangi, Maria,
solo l'immagine d'un'agonia:
sai che alla vita, nel terzo giorno,
il figlio tuo farà ritorno:
lascia noi piangere, un po' più forte,
chi non risorgerà più dalla morte".
Madre di Gesù:
"Piango di lui ciò che mi è tolto,
le braccia magre, la fronte, il volto,
ogni sua vita che vive ancora,
che vedo spegnersi ora per ora.
Figlio nel sangue, figlio nel cuore,
e chi ti chiama - Nostro Signore -,
nella fatica del tuo sorriso
cerca un ritaglio di Paradiso.
Per me sei figlio, vita morente,
ti portò cieco questo mio ventre,
come nel grembo, e adesso in croce,
ti chiama amore questa mia voce.
Non fossi stato figlio di Dio
t'avrei ancora per figlio mio".SPOILER (click to view)
l'ennesimo post su un brano della Buona Novella
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tanna.
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Semplicemente stupenda . -
solid snake 271.
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Struggente... il dolore di Maria... lo si può sentire penetrare nelle ossa...
Bellissima anche la versione in sardo di Elena Ledda!. -
asmahara.
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la grandezza di questa canzone,secondo me, sta non tanto nel presentare il dolore delle madri di Tito e Dimaco quanto piuttosto nel presentare una Maria madre"carnale"... "piango di lui ciò che mi è tolto,le braccia magre,la fronte il volto..." "...nella fatica del tuo sorriso"... il dolore di Maria è struggente perchè è vibrante di carnalità... è "l'uomo" Gesù che ricorda, che piange,che invoca... non Gesù "figlio di Dio.. e lo dice,quasi rimpiangendo il divino destino del figlio..."non fossi stato figlio di Dio,t'avrei ancora per figlio mio..." un'affermazione, questa, che sembra quasi rinnegare, contrariare e contrapporsi al famoso "AMEN" ... Maria qui è solo madre,donna distrutta e defraudata del figlio, non è l'ancella del Signore... un'immagine nuova,inedita,coraggiosa che strazia... tocca il cuore.. perchè forse finalmente spogliata di quel misticismo ripetitivo e tipico della religiosità ufficiale.. io così Maria la sento davvero piu vicina... una madre...bellissimo... davvero struggente, unico... questa è la forza dell'spressività di un grande come de Andrè! . -
¤Uriel¤.
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Hai pienamente ragione!
Qui come in tutti i tuoi altri post sulla buona novella!. -
asmahara.
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grazie mille... ma non penso ci sia una "ragione" asoluta.. quello che è in queste canzoni,in questi testi è qualcosa di inafferebbile... probabilmente neanche de andre oggi avrebbe saputo spiegarceo appieno,perchè... perchè questa è arte. e come tale non è comunicabile,non è spiegabile,non è neamche accessible secondo me. ma è di tutti. perchè l'arte ti colora la vita... e allora in queste canzoni ognuno ci legge un po quello che ci vuole,magari un fervente cristiano cattolico ci vede la sua "fede" ,un ateo ci vede la demistificazione totale della chiesa ecc... tutti possiamo interpretarla come vogliamo,senza pretendere di giungere ad interpretazioni assolute,veritiere,finali. perchè in fondo tutti noi credo diamo una sfumatura in più,un senso diverso a una canzone,una poesia,in base al momento in cui la leggiamo... . -
alfi46.
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"Tito, non sei figlio di Dio,
ma c'è chi muore nel dirti addio".
Madre di Dimaco:
"Dimaco, ignori chi fu tuo padre,
ma più di te muore tua madre".
Le due madri:
"Con troppe lacrime piangi, Maria,
solo l'immagine d'un'agonia:
sai che alla vita, nel terzo giorno,
il figlio tuo farà ritorno:
lascia noi piangere, un po' più forte,
chi non risorgerà più dalla morte".
Madre di Gesù:
"Piango di lui ciò che mi è tolto,
le braccia magre, la fronte, il volto,
ogni sua vita che vive ancora,
che vedo spegnersi ora per ora.
Figlio nel sangue, figlio nel cuore,
e chi ti chiama - Nostro Signore -,
nella fatica del tuo sorriso
cerca un ritaglio di Paradiso.
Per me sei figlio, vita morente,
ti portò cieco questo mio ventre,
come nel grembo, e adesso in croce,
ti chiama amore questa mia voce.
Non fossi stato figlio di Dio
t'avrei ancora per figlio mio".
qui fanno capire la differenza tra gesù e gli uomini ossia di quello che ci hanno raccontato ma la verita è ancora nascosta e lo sara per sempre. -
Gio R..
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Mhm, potresti esporre un po' meglio il tuo commento, giacché sono curioso di sapere cosa intendi, perché detto così suona un po' riduttivo e semplicistico, specialmente trattando la Bibbia e la Buona Novella.
Grazie mille!
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chiaradona.
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ciao! sapete se è possibile trovare lo spartito di "tre madri"? grazie! . -
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...per la stessa ragione del viaggio, viaggiare...
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chiaradona mi dispiace ma nel nostro forum puoi trovare solo gli accordi, per gli spartiti non so che dirti, però perché non ti presenti a tutto il forum in modo da farti conoscere e partecipare alle nostre discussioni? 
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