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¤Uriel¤.
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La ballata degli impiccati (Ballade des pendus o L'épitaphe Villon ), è un'opera del poeta francese François Villon, da cui prese spunto Fabrizio De Andrè per la sua splendida ballata.
La canzone comincia, con il titolo stesso dell' album ( "Tutti morimmo a stento"), e descrive appunto gli ultimi attimi di vita dei condannati a morte per impiccagione.
Gli impiccati, nel loro morire condannano chi li ha derisi, chi li ha dimenticati e a chi si vergogna del loro ricordo.
A chi li ha derisi augurano che anche essi possano morire impiccati;
A chi li ha dimenticati di non ragiungere lo scopo da loro prefissi, ma di morire "ad un passo" dalla meta.SPOILER (click to view)( quesa parte non l'ho capita tanto )
Infine augurano ad una donna che si è vergognata di loro, che la sua bellezza possa svanire al più presto.
La frese finale è una sorta di minaccia verso chie vive ancora, la loro non morte non è la fine ma un "discorso sospeso".
La frase che mi ha colpito prima di tutte è stat: "Ricordammo a chi vive ancora che il prezzo fu la vita per il male fatto in un ora".
Come potete notare da questa mia pessima descrizione, alcune parti della canzone nn mi sn molto chiari, illuminatemi voi
Testo:SPOILER (click to view)La ballata degli impiccati 1968
Tutti morimo a stento
ingoiando l'ultima voce
tirando calci al vento
vedemmo sfumar la luce.
L'urlo travolse il sole
l'aria divenne stretta
cristalli di parole
l'ultima bestemmia detta.
Prima che fosse finita
ricordammo a chi vive ancora
che il prezzo fu la vita
per il male fatto in un'ora.
Poi scivolammo nel gelo
di una morte senza abbandono
recitando l'antico credo
di chi muore senza perdono.
Chi derise la nostra sconfitta
e l'estrema vergogna ed il modo
soffocato da identica stretta
impari a conoscere il nodo.
Chi la terra ci sparse sull'ossa
e riprese tranquillo il cammino
giunga anch'egli stravolto alla fossa
con la nebbia del primo mattino.
La donna che celò in un sorriso
il disagio di darci memoria
ritrovi ogni notte sul viso
un insulto del tempo e una scoria.
Coltiviamo per tutti un rancore
che ha l'odore del sangue rappreso
ciò che allora chiamamo dolore
è soltanto un discorso sospeso.. -
l.cupe.
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CITAZIONEChi la terra ci sparse sull'ossa
e riprese tranquillo il cammino
giunga anch'egli stravolto alla fossa
con la nebbia del primo mattino.
A mio parere indica quelli che non hanno avuto un sentimento di pietà verso gli impiccati; a questi gli impiccati augurano di essere sepolti "con la nebbia del primo mattino", cioè senza essere commemorati, senza essere ricordati (un funerale di mattina... e la nebbia poi rende l'idea di qualcosa che non si vede,che risulta lontano.. -
¤Lincan¤.
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La Ballata degli impiccati prende il titolo da L'epitaphe Villon (Ballade des pendus), di François de Montcorbier, meglio conosciuto col nome di François Villon [...]. La ballata occupa una posizione centrale nell'album di cui fa parte dal punto di vista contenutistico: il primo verso di questa canzone, infatti, dà il titolo al disco. L'inizio è la cruda descrizione dei momenti finali degli impiccati, che muoiono con in gola l'ultima bestemmia, ma il messaggio che vogliono lasciare va al di là della loro condizione: è l'affermazione dell'uguaglianza di tutti gli uomini davanti al male; nessuno è colpevole, nessuno è innocente, nessuno ha il diritto di giudicare un proprio simile.
Nella canzone, gli impiccati augurano a chi li ha derisi di morire nel loro stesso modo; a chi li ha dimenticati, di morire ad un passo dalla meta; infine ad una donna che si è vergognata del loro ricordo, l'augurio è di perdere al più presto la bellezza e di essere sfigurata, senza appello, dal tempo. Il finale è una minaccia per chi vive ancora: la nostra morte non è la fine, ma soltanto una sospensione che proprio voi riprenderete.
[Matteo Borsani - Luca Maciacchini, Anima salva, pp. 42-43]
Molti sono i fili che la legano alla Ballade des pendus di Villon, primo fra tutti il fatto che l'impiccato non è più il colpevole, giustamente o ingiustamente punito, ma diviene un'allegoria, come la carta dei Tarocchi, il simbolo della condizione umana, sempre sul bordo del male e della morte. Comune, nei testi di Villon e De André, è la descrizione di particolari aspri, dei segni di un'agonia crudele, e l'invito a non sentirsi estranei alla sorte degli impiccati, perché, a ben guardare, c'è poco merito nella virtù e poca colpa nell'errore, e chi si crede incontaminato dal male, al punto da proseguire "tranquillo il cammino", commette anche lui un peccato contro l'uomo".
[Doriano Fasoli, Fabrizio De André. Passaggi di tempo, Edizioni Associate, Roma 1999, p. 118]
Fonte:http://www.giuseppecirigliano.it. -
adriano1991.
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Ho pensato di proporvi la Ballade des Pendus da me tradotta, cercando d renderla al massimo espressiva (fidatevi sono quasi madrelingua francese,mia madre è belga )
Ballata degli Impiccati di Francois Villon
"Fratelli umani che siete sopravissuti
non abbiato un cuore di pietra alla nostra vista
poichè se voi avete pietà di noi poveracci
Iddio avrà presto misericordia di voi
Voi ci vedete qui attaccati, in cinque,sei
Per quanto riguarda la carne, che abbiamo troppo nutrito,
Essa è già da molto divorata e deteriorata
E noi ossa, diventiamo polvere e cenere
Nessuno osi ridere della nostra sfortuna
Piuttosto preghi Dio affinchè ci assolva tutti!
Se noi vi chiamiamo,fratelli,non dovete serbare
rancore,anche se noi siamo stati uccisi per mano
della giustizia.D'altronde, sapete,
che non tutti gli uomini hanno uno spirito calmo
Scusateci perchè noi siamo trapassai
al figlio della Vergine Maria
Dimodochè la sua grazia non sia risparmiata per noi
e affinchè ci preservi dal tuono infernale
Siamo morti,nessuno osi tormentarci
Piuttosto preghi Dio affinchè ci assolva tutti!
La pioggia ci ha sciacquati e lavati
e il sole ci ha seccati e scuriti
Piccioni e corvi ci hanno scavato gli occhi
e strappato via la barba e le sopracciglia
Mai un solo istante siamo rimasti fermi,
ma di qua e di là,a seconda di coe il vento soffia,
non cessa di sbatterci a suo piacimento
Siamo becchettati dagli ucceli più dei dadi da formare (i puntini die numeri)
Nessuno osi essere quindi della nostra confraternita
Piuttosto preghi Dio affinchè ci assolva tutti!". -
¤Lincan¤.
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grande Adriano!!! grazie mille!!! . -
¤Uriel¤.
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Aggiungo il testo in inglese:
Ballad of the Hanged
(La Ballata degli Impiccati)CITAZIONEWe all did die in anger
Swallowing our last voice,
Kicking out in the wind
We all saw the light fade away.
Our cry flooded the sun,
The air did in us tighten;
Words turned into crystals,
The last curse we did shout.
Before it was all over
The survivors did we remind
That the price was our life
For the evil we did in one hour.
Then we all slipp'd in the chill
Dying in trouble and in distress
And an old prayer did we say,
The prayer of the unpardoned.
He, who laughëd at our defeat,
At our shame, at the way we did die,
May he die by the same rope,
So he will learn how this knot is made.
He, who poured earth on our bones
And untroubled went his way home,
May he be buried with his face contorted
Early in a misty and gloomy morning.
The woman, who disguis'd with her smiles
The embarrassment she felt at our memory,
May she see ev'ry night on her face
The ravages of time passing by.
To ev'rybody do we bear a grudge
That smells of clotted blood,
What we then called pain and sorrow
Is a question left without an answer.
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Dark Captain.
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Qualcuno mi puo' fornire l'mp3 (sempre che esista) di questa canzone nella sua versione in Inglese? . -
¤Uriel¤.
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Te lo passo io ( appena ti vedo on-line ) . -
Artista Sconosciuto.
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CITAZIONE (¤Uriel¤ @ 9/9/2008, 19:35)Te lo passo io ( appena ti vedo on-line )
potresti passarmelo anche a me ??????????? Ti prego!!!!!!!!!!!!!. -
¤Uriel¤.
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Ma non è tutta la canzone, in pratica è questa: . -
Artista Sconosciuto.
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io la cercavo completa... Grazie comunque . -
K a k a s h i.
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testo molto forte, canzone bellissima. . -
stargate2011.
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Ciao a tutti
qualcuno ha o sa dove reperirla la ballata degli impiccati in inglese ?. -
Dark Captain.
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Credo che non si possa reperire. Eh sì, pur nel nostro mondo informatizzato dove tutto è reperibile, fortunatamente qualcosa ancora può venir meno. xD . -
Ghonnazzo.
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Rivisitazione della ballata di Villon che si contrappone a quella di quest'ultimo;Villon ammette che gli impiccati hanno sbagliato ma chiedono perdono a Gesù ed a Dio,chiedono di essere salvati e si pentono di ciò che hanno fatto.Quella di Faber è più atea(ovviamente),rinnega tutta la ballata di Villon.De André ci mostra l'ingiustizia della Legge,che per colpa di un mero sbaglio vieni condannato e giudicato,per questo gli impiccati cercheranno una sorta di riscatto personale dopo la morte.
Oh almeno così io l'ho intesa....