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rob74rm.
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La più bella canzone di quello che secondo me è il miglior album di Faber. E' stato già detto tutto, io sottolineo la disperazione dell' impiegato che, prima diffidente verso il cambiamento, poi stufo ed esasperato e pronto ad ottenerlo "ad ogni costo" rimane solo agendo per conto suo, in modo maledestro e romanticamente disperato.
Belle anche le interpretazioni date sopra da Evans e da Saber.. -
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...per la stessa ragione del viaggio, viaggiare...
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quella non è mia ma di un vecchio utente che ha partecipato al primo concorso del forum scegliendo di interpretare La bomba in testa . -
Jarna.
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Il discorso che inizia con La bomba in testa e che prosegue nelle canzoni successive, fino all'azione espressa ne Il bombarolo è tutto un discorso psicologico, anzi psicoanalitico: come dire che la rivoluzione parte da una profonda riflessione dentro se stessi, così come, alla fine del disco, la riflessione sarà altrettanto interiore. E questo lo testimoniano coloro che la rivoluzione armata l'hanno affrontata davvero, dunque De Andrè ha saputo cogliere proprio l'essenza di ciò che accadeva dentro di loro, ancora più interiormente delle ideologie politiche. Infatti, dalla bomba in testa si passa al ballo mascherato che è tutta una dimensione onirica dunque un sogno (l'inconscio), per arrivare ad uccidere tutti i simboli del potere istituzionale, fino all'uccisione del padre (torna Freud). Poi l'azione della bomba del bombarolo, azione però individualista, dunque fallimentare. In carcere invece si passa dall'io al noi, dalla dimensione individuale a quella collettiva, per capire che "non esistono poteri buoni". Lo stesso De André ammise che il disco fu per lui come farsi una sorta di auto psicoanalisi per passare dall'individualismo al collettivismo anarchico. .