Fabrizio De André Forum [ Andrè - Analisi Testi - Spiegazione - Anarchia - Testi - Accordi - Canzoni - Musica - Cantautori]

Nella mia ora di libertà

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  1. BackhandPisa
     
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    Credo che la risposta che delinea l'importanza della collettivita data da asmahara sia PERFETTA. questa è una delle mie canzoni preferite, però ha il "limite" (che limite non è) di poter essere interpretata davvero solo ascoltando l'album dall'inizio. Qui un impiegato che si è improvvisato bombarolo finisce in galera, e per la prima volta non si sente solo, fa le cose insieme agli altri, impara dagli altri (e adesso imparo un sacco di cose insieme agli altri vestiti uguali), impara ad amare la vita (tante le grinte le ghigne i musi, vagli a spiegare che è primavera) criticando chi è libero e nn si gode davvero la vita. E alla fine si lascia sfuggire il grido di rabbia, ma nn da solo, grido collettivo, non un azione armata ma protesta pacifica. Questo album descrive un esempio della storia d'italia degli anni 70, spinta dal farsi giustizia da se e dalla lotta armata, sempre a scapito dei piu deboli, sempre ricercando il potere, che porta inevitabilmente al fallimento. A parer mio questo album a livello storico è il migliore di sempre, non ha eguali, è un racconto musicale della storia italiana di quegli anni.
     
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  2. asmahara
     
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    oltre al tema della libertà che è un chiaro filo conduttore di tutto l'album,direi che è interessante approfondire il tema del potere,questo tarlo che incombe proprio su tutta la vita dell'impiegato,un'ossessione... è per sovvertire il potere che l'impiegato fa rivoluzioni, viene affascinato lui stesso dal potere,distruggendolo lo rinnova, ne crea un altro di cui è lui stesso "l'agente" e solo alla fine capisce "che non ci sono poteri buoni" perchè il potere è sempre lo stesso,sempre uguale a sè, si rinnova nelle forme,cambia nome,colore,volto... ma è potere... l'unico modo per essere liberi,è scegliere di esserlo,senza aspettare condizioni favorevoli o momenti giusti... bisogna sentirsi liberi,prima ancora di esserlo...
     
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  3. ¤Uriel¤
     
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    Io credo che l' impiegato sbaglia perchè si da al tritolo.
    Fabrizio spera da sempre in una rivoluzione, ma non una rivoluzione tipo quella francese, magari condividendo solo gli ideali.
    Fabrizio è anarchico, e l'unico modo per giungere all' anarchia non è la distruzione del potere, nè se a distruggerlo è un uomo, o 100 o 1000. All' anarchia ci si arriva quanto tutti riescono a cogliere l'inutilità del potere.
    E' per questo che l'impiegato distrugendo un potere ne istaura irrimediabilmente un altro.

    Avete notato come la canzone che chiude l'album finisca con:
    per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti.
    Così come finisce "La Canzone Del Maggio" che lo aveva aperto?
     
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  4. l.cupe
     
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    Osservate, però, che Fabrizio non amava questo finale della "Storia di un impiegato". L'album fu scritto, per quanto riguarda i testi, con Bentivoglio e Roberto Danè, che avevano idee comunista, diverse da quelle di De André (che era un anarchico individualista), e lo hanno "trascinato" verso questo finale.
    (Ciò non toglie che a me la canzone piaccia un sacco ;))
     
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  5. Libera.Nos
     
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    canzone fantastica...

    cmq voglio fare un fansclub x asmahara che da interpretazioni fantastiche a tutte le canzoni.

    ^^
     
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    Già,asmahara bella interpretazione veramente
     
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  7. Ray Of Moon
     
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    non c'rano dubbi .... un'altra meraviglia da genio straordinario come de Andrè
     
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  8. Deena95
     
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    è UNA DELLE MIGLIORI, specialmente quando dice:

    "Certo bisogna farne di strada
    da una ginnastica d'obbedienza
    fino ad un gesto molto più umano
    che ti dia il senso della violenza
    però bisogna farne altrettanta
    per diventare così coglioni
    da non riuscire più a capire
    che non ci sono poteri buoni
    da non riuscire più a capire
    che non ci sono poteri buoni."

    e anche quando dice
    "non mi aspettavo un vostro errore
    uomini e donne di tribunale
    se fossi stato al vostro posto...
    ma al vostro posto non ci so stare
    se fossi stato al vostro posto...
    ma al vostro posto non ci sono stare."

    io la trovo fantasticamente giusta e bella!!! ^_^
     
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  9. Dark Captain
     
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    Mi colpisce quanto in questa canzone vi sia dentro quel concetto di libertà e di appartenenza quanto c'è in una canzone di Gaber contemporanea: La Libertà e poi più tardi in uno dei suoi ultimi pezzi: La razza in estinzione!

    Solo che mi sembra che De André si fermi ad una verità, non so come dire, "minore", quasi dovesse restare lì per fare che il disco vada e sia in ordine con il tema dell'album, sembra quasi che quel desiderio venga sì espresso, ma d'una parte non riesca ad essere pienamente riuscito aggrappandosi ancora ad una visione non completamente fiduciosa in quello che si sta dicendo.
    Da questo punto di vista Gaber, mi pare colpisca di più nel segno e sia più "sincero"... non so come spiegarmi...

    Tant'è che lo stesso De André disse che questo disco, dopo che era uscito, voleva bruciarlo perché diceva alla gente cosa pensare e perché forse non ci credeva nemmeno lui fino in fondo (suppongo perché si fosse soffermato più che altro a raccontare una storia anziché dire quello che realmente sentiva).
     
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  10. asmahara
     
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    oddio grazie.. un fanclub mi pare troppo però :D

    in ogni caso... anche se faber era insoddisfatto del suo album... bè credo sia abbastanza normale il rifiuto del creatore per la sua opera... è una cosa comune agli artisti che sono vittime del loro genio poetico.. faber si rimproverava qualcosa, ma quello che ci ha consegnato, a mio avviso, è stato un lavoro grandioso...

     
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  11. solid snake 271
     
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    CITAZIONE (Dark Captain @ 1/8/2009, 14:25)
    Mi colpisce quanto in questa canzone vi sia dentro quel concetto di libertà e di appartenenza quanto c'è in una canzone di Gaber contemporanea: La Libertà e poi più tardi in uno dei suoi ultimi pezzi: La razza in estinzione!

    Solo che mi sembra che De André si fermi ad una verità, non so come dire, "minore", quasi dovesse restare lì per fare che il disco vada e sia in ordine con il tema dell'album, sembra quasi che quel desiderio venga sì espresso, ma d'una parte non riesca ad essere pienamente riuscito aggrappandosi ancora ad una visione non completamente fiduciosa in quello che si sta dicendo.
    Da questo punto di vista Gaber, mi pare colpisca di più nel segno e sia più "sincero"... non so come spiegarmi...

    Tant'è che lo stesso De André disse che questo disco, dopo che era uscito, voleva bruciarlo perché diceva alla gente cosa pensare e perché forse non ci credeva nemmeno lui fino in fondo (suppongo perché si fosse soffermato più che altro a raccontare una storia anziché dire quello che realmente sentiva).

    Ma non penso fosse poi quello il problema.

    Se quel disco dice alla gente cosa fare è proprio perchè si lascia andare un po' verso la forma "trattatistica", diciamo così. O almeno questa era la percezione in quel momento di De Andrè. È proprio perchè c'era un pensiero forte dispiegato e analizzato all'interno che quell'album fu autocriticato. Leggendo le parole di Faber in proposito mi sembra quasi che egli abbia, a lavoro ultimo, l'impressione che la storia fosse risultata strumentale a portare avanti qualcosa, un'idea, un consiglio per la gente. Una pars costruens, diciamo così, che andava ben oltre la funzione artistica dello svelare e mostrare. Mi sembra quasi che non era sua intenzione "usare" la storia e che è proprio questo quello che lui alla fine si rimprovera.
     
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    Si Giovanni, credo proprio che tu abbia centrato con "La Libertà" di Gaber. De André rimane un passo in dietro con il concetto espresso da questa canzone se analizzato e pareggiato con il concetto espresso da Gaber ne "La Libertà".
    Non fraintendetemi e non saltatemi alla gola, non è inferiore questa canzone a quella di Gaber, ma la canzone del cantattore Milanese colpisce il centro, il fulcro della questione libertà. De André non sbaglia -sicuramente- mira, o probabilmente -se lo fa- non vuole colpire il bersaglio nel nucleo della questione.
    Poi appena ti becco ho un paio di cose da discutere con te
     
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  13. solid snake 271
     
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    Ma infatti penso anche io che ci sia differenza di intenti sostanziale tra le due canzoni e le due poetiche in generale.
     
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  14. Dark Captain
     
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    CITAZIONE (asmahara @ 1/8/2009, 19:44)
    oddio grazie.. un fanclub mi pare troppo però :D

    in ogni caso... anche se faber era insoddisfatto del suo album... bè credo sia abbastanza normale il rifiuto del creatore per la sua opera... è una cosa comune agli artisti che sono vittime del loro genio poetico.. faber si rimproverava qualcosa, ma quello che ci ha consegnato, a mio avviso, è stato un lavoro grandioso...

    Si, ma in questo caso non credo si trattasse di una cosa simile. Poi a sentire De André e alcuni suoi amici non mi sembra che avesse questo tipo di atteggiamento su molte canzoni, cioè, basta vedere quello che dice della Canzone di Marinella nell'intervista televisiva del '67 (quella riguardante anche Tutti Morimmo a Stento).

    È vero che però De André era un uomo e come tale ha vissuto una vita e può aver cangiato d'idea più e più volte e aver avuto comunque un certo tipo di rifiuto, magari a più livelli, o non in pubblico.
    Ad ogni modo il commento che fece riguardo all'album (che ho visto alla mostra su Fabrizio a Genova) non mi pareva un rifiuto, ma un commento, semplice e sincero sulla sua opera.
     
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  15. solid snake 271
     
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    Si, quoto, in quel commento ci vedo più qualcosa di lucida consapevolezza di un raggiungimento parziale di alcuni suoi obiettivi. Cioè, storia di un impiegato ha un'idea alla base a dir poco geniale, a mio avviso.
     
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35 replies since 9/10/2008, 20:09   6725 views
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