Fabrizio De André Forum [ Andrè - Analisi Testi - Spiegazione - Anarchia - Testi - Accordi - Canzoni - Musica - Cantautori]

Il Testamento Di Tito

Da: "La Buona Novella"

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  1. francy!
     
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    sempre che sia vero (sinceramente non ho molte conoscenze al riguardo), potrebbe creare problemi questo lato di cristo così "umano", che per me è uno dei punti di forza del cristianesimo rispetto alle altre religioni (Dio che non è solo spiritualità, ma si è fatto carne, soffre come e con noi, muore), ad una chiesa che da poco ha concesso la possibilità di fare l'amore anche senza lo scopo diretto di una procreazione (sempre nel matrimonio comunque).
     
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  2. Feripupo
     
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    CITAZIONE
    Non dire falsa testimonianza
    e aiutali a uccidere un uomo.
    Lo sanno a memoria il diritto divino,
    e scordano sempre il perdono:
    ho spergiurato su Dio e sul mio onore
    e no, non ne provo dolore.
    Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
    e no, non ne provo dolore.

    VIII° Comandamento: Non dire falsa testimonianza.
    Ritorna l'ipocrisia della religione: chiede a ciascuno di noi di non dire falsa testimonianza anche se la stessa puo causare l' uccisione di un uomo.
    Inoltre proprio come nel VII comandamento, i sacerdoti predicano sempre il perdono, ma sono i primi ad essere rigidi e impassibili.

    Scusate ma non riesco ancora a cogliere il senso dei primi due versi di questa strofa. Cosa intendi Uriel per "chiede a ciascuno di noi di non dire falsa testimonianza anche se la stessa puo causare l' uccisione di un uomo"?Me li potreste spiegare, magari anche il collegamento col diritto divino e il perdono dei due versi successivi. Grazie in anticipo ^_^
     
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  3. ¤Uriel¤
     
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    Praticamente la "chiesa" chiede ai fedeli di NON dire falsa testimonianza in nessun caso, anche se facendolo salveresti un uomo...( un esempio molto pratico è quello di mentire sull' adulterio di una donna in Afghanistan...).

    CITAZIONE
    Lo sanno a memoria il diritto divino,
    e scordano sempre il perdono

    Questa frase invece è riferita ai sacerdoti, che "conoscono a memoria il diritto divino", ma che stranamente omettono sempre la regola più importante: quella del perdono.
    ( il "diritto divino" indica il volere di Dio, la sua legge" )

    Non so se sono riuscito a spiegarmi per bene....
     
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  4. Feripupo
     
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    Si grazie mi hai schiarito le idee, strano però che faber dica qualcosa del genere a proposito del perdono. Perchè secondo voi collegare questo pensiero all'ottavo comandamento (appunto: non dire falsa testimonianza)?
     
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  5. ¤Uriel¤
     
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    CITAZIONE (Feripupo @ 10/7/2008, 15:47)
    Strano però che faber dica qualcosa del genere a proposito del perdono.

    Non ho capito questa frase, scusa...
    Faber non parla del perdono, ma di come i sacerdoti, che applicano a memoria la legge divina dimentichino sempre la regola più importante: il perdono appunto.
    E', come la canzone d'altro canto, una condanna alle istituzioni religiose, che molto spesso della vera religione se ne fanno solo maschera.
     
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  6. Feripupo
     
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    CITAZIONE
    CITAZIONE (Feripupo @ 10/7/2008, 15:47)Strano però che faber dica qualcosa del genere a proposito del perdono.

    Non ho capito questa frase, scusa...

    Non capisco perchè accusi la Chiesa in questo senso, a me non risulta che la regola del perdono sia estranea ai catechismi della chiesa, anzi è una delle prime cose che insegnano a tutti i bambini, a catechismo e oratorio, e credimi lo so di persona... poi ovvio non so che metodi venissero utilizzati ai suoi tempi e soprattutto io riporto la mia esperienza vissuta in un paese di soli 13000 abitanti...
     
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  7. ¤Uriel¤
     
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    Bhè, il messaggio di Gesù è, ovviamente, quello del perdono e dell' amore, ma non sempre è lo stesso per i Sacerdoti....
    Il messaggio di Gesù, come lo stesso Faber dice in "Si chiamava Gesù" è sicuramente eccezionale, anche la figura di Gesù è vista con grande ammirazione; D'altro canto però Fabrizio condanna chi fa di questa figura uno strumento per regnare, per opprimere gli animi.
    Inoltre Tito parla nel momento in cui stanno crocifiggendo Gesù, e di fianco a lui Dimaco.
    Tre persone condannate a morte dai sacerdoti ( a quel tempo la legge divina era legge sociale ), proprio da coloro che predicano il perdono!
    Puoi avere un' idea più chiara del pensiero di Faber sulla figura di Gesù ed anche della sua visione della chiesa ascoltanto "Si chiamava gesù".
    Qui trovi una discussione in mertio
     
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  8. solid snake 271
     
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    CITAZIONE (Feripupo @ 11/7/2008, 20:08)
    CITAZIONE
    CITAZIONE (Feripupo @ 10/7/2008, 15:47)Strano però che faber dica qualcosa del genere a proposito del perdono.

    Non ho capito questa frase, scusa...

    Non capisco perchè accusi la Chiesa in questo senso, a me non risulta che la regola del perdono sia estranea ai catechismi della chiesa, anzi è una delle prime cose che insegnano a tutti i bambini, a catechismo e oratorio, e credimi lo so di persona... poi ovvio non so che metodi venissero utilizzati ai suoi tempi e soprattutto io riporto la mia esperienza vissuta in un paese di soli 13000 abitanti...

    Beh diciamo che la storia va un po' diversa da come la tramanda il catechismo...

    il perdono nella poetica di Faber è fondamentale. Diventa qualcosa che va oltre la nostra semplice accezione di perdono e l'amore da lui inteso supera persino quello cristiano. Questo perchè è un amore del tutto, e unicamente, umano.

    Certo, la Chiesa è quella che predica il perdono. Ma è anche quella che non perdona affatto Gesù. Quella che ancora oggi si dimostra cieca di fronte all'umanità e assume spesso posizioni intolleranti e intransigenti. Non "capisce" mai davvero il peccato, come è inteso da loro. Lo assolutizza. Lo perdona nel momento della confessione, dell'ufficialità del pentimento. Quando il peccatore ammette di aver sbagliato su tutta la linea. Quando abbraccia del tutto la fede morale della Chiesa. Ma è inumano abbracciare una fede morale. È inumano abbracciare una fede. O meglio è inumano farlo rimanendo sempre idealmente coerenti con se stessi.

    Questo in senso lato e divagando un po', analizzando il valore dell'opera anche alla luce dell'attualità. Anche se l'affermazione del testo è più facilmente giustificabile se pensi che in quel tempo la Chiesa ufficializzava tranquillamente la pena di morte per chi andava contro la Legge.
     
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  9. asmahara
     
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    bella molto bella... demistificazione totale dei 10 comandamenti... e soprattutto ancora una volta una messa in evidenza di chi vuole amare non per dogmi ma "come se stesso "... da brivido l'espressione "il settimo dice non ammazzare se del cielo vuoi essere degno, guardatela oggi questa lege di Dio,tre volte inchiodata del legno" bellissima... la morte di gesù, simbolo eterno del peccato della chiesa...
     
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    Beh... Spe, spe, non esagerare. La Chiesa non ha mai ammazzato Gesù Cristo. Ne godrà di ciò, dato il sacrificio di Cristo, lei sorgerà per predicare e porterà la sua parola nelle vite dei peccatori. Ma non uccise mai Cristo. Effettivamente fù il popolo Ebraico guidato da alcuni sacerdoti, che volle la morte di Cristo secondo la pratica Romana. Ma in fin dei conti, non servì. La Chiesa Cattolica se ne avvalse nei momenti di utilità, dimostrando una forte Ipocrisia, con l'Inquisizione, con i roghi, con l'indifferenza in casi di crudeltà estrema. Si ricorda del perdono solo per salvarsi la faccia.

    Edited by +Syon+ - 14/1/2009, 18:37
     
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  11. ¤Uriel¤
     
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    asmahara non ha parlato di chiesa cattolica, o almeno credo che non voglia riferirsi alla chiesa cattolica.
    Un po come il Laudate Hominem:

    Il potere che cercava / il nostro umore / mentre uccideva / nel nome d'un dio, / nel nome d'un dio / uccideva un uomo: / nel nome di quel dio / si assolse. /Poi, poi chiamò dio

    A crocifiggere Gesù non sarà stata la Chiesa cattolica, ma un altra religione che poi muta in quella cattolica.
     
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    Mi spiace dirlo ma stai dicendo un eresia. (:(asd): Eretico! Al rogo!)
    Nessuna Religione muta nel Cristianesimo Cattolico. E non tirarmi fuori l'Ebraismo.
    Se affermi "muta" io intuisco una sorta di "evoluzione", e l'Ebraismo non s'evolve in Cattolicesimo.
    Che tu volessi dirmi questo o no non cambia nulla, l'unica cosa che c'è in comune tra Ebraismo e Cristianesimo è il Vecchio Testamento, e tutto il resto, non è che l'una s'evolve nell'altra, semplicemente Una è la Base dell'altra. Che abbia parlato o no di Chiesa Cattolica, non poteva riferirsi all'Ebraismo, dato che non ha nessun istituzione Chiesa al suo interno, e nulla di simile. Non c'è nesso in ciò che hai detto tu Uriel, e ciò che ha detto asmahara non è corretto.
     
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  13. ¤Uriel¤
     
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    No, non hai capito quello che volevo dire.

    A condannare Gesù sono stati i sommi sacerdoti. Quindi i capi di una qualche chiesa, non mi interessa quale.
    Questi sacerdoti che hanno ucciso Gesù in nome del loro dio, sono poi arrivati a riconoscerlo come un Dio.

    Questo è il peccato della religione...
    Effettivamente non lo si può ricondurre alla chiesa cattolica, si deve vedere un pò più in generale, per questo dicevo che non doveva essere riferito alla chiesa cattolica...
     
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  14. asmahara
     
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    allo,se qualcuno non ha capito quello che ho detto,prima di affermare che ciò ho scritto non è corretto,poteva almeno chiedere spiegazioni,chiarimenti,invece di sparare così a zero a difesa della chiesa,per il semplice gusto di "sentirsi in dovere". allora chiariamo un punto alla volta. i 10 comandamenti a chi vengono consegnati? a Mosè. mi pare che mosè sia un profeta riconosciuto tanto dall'ebraismo quanto dal cattolicesimo. ma va bene,non mi preme chiarire questo punto. quello che dico io è che la chiesa ha crocifisso Gesù. in che modo? dimenticando il perdono. quei dieci comandamenti che tito fa letteralmente a pezzi, sono gli stessi che abbiamo ancora oggi,e la sua demistificazione vale ancora per quanto mi riguarda. sleghiamoci un po da una lettura solo superficiale e tremendamente parziale di questa canzone,come per tutto l'album. andiamo un attimino oltre il senso letterale delle cose,e ricordiamoci gli altri livelli di lettura,da quello metaforico a quello anagogico. potrebbero essere delle nuovi chiavi di lettura sicuramente meno banali... perchè,e lo ribadisco per l'ennesima volta, qua parliamo di arte. e l'arte non puo essere banale. O banalizzata.

    Edited by asmahara - 21/8/2009, 02:46
     
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  15. ¤Uriel¤
     
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    Non arrabbiarti... Ognuno scrive quello che pensa, semplicemente...
    Se qualcuno fraintende, basta spiegarglielo.

    CITAZIONE
    leghiamoci un po da una lettura solo superficiale e tremendamente parziale di questa canzone,come per tutto l'album. andiamo un attimino oltre il senso letterale delle cose,e ricordiamoci gli altri livelli di lettura,da quello metaforico a quello anagogico

    Comincia tu :)
     
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100 replies since 30/3/2008, 03:29   31899 views
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