Fabrizio De André Forum [ Andrè - Analisi Testi - Spiegazione - Anarchia - Testi - Accordi - Canzoni - Musica - Cantautori]

Ottocento

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  1. tanna
     
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    E' da un po' che conosco questa canzone, ma non ci capisco molto...penso che Faber volesse denunciare la società...qualcuno sa spiegarmela? E poi perchè mette una strofa in tedesco?
    CITAZIONE
    Cantami di questo tempo
    l’astio e il malcontento
    di chi è sottovento
    e non vuol sentir l’odore
    di questo motor
    che ci porta avanti
    quasi tutti quanti
    maschi , femmine e cantanti
    su un tappeto di contanti
    nel cielo blu

    Figlia della famiglia
    sei la meraviglia
    già matura e ancora pura
    come la verdura di papà

    Figlio bello e audace
    bronzo di Versace
    figlio sempre più capace
    di giocare in borsa
    di stuprare in corsa tu
    moglie dalle larghe maglie
    dalle molte voglie
    esperta di anticaglie
    scatole d’argento ti regalerò

    Ottocento
    Novecento
    Millecinquecento scatole d’argento
    fine Settecento ti regalerò

    Quanti pezzi di ricambio
    quante meraviglie
    quanti articoli di scambio
    quante belle figlie da sposar
    e quante belle valvole e pistoni
    fegati e polmoni
    e quante belle biglie a rotolar
    e quante belle triglie nel mar

    Figlio figlio
    povero figlio
    eri bello bianco e vermiglio
    quale intruglio ti ha perduto nel Naviglio
    figlio figlio
    unico sbaglio
    annegato come un coniglio
    per ferirmi, pugnalarmi nell’orgoglio
    a me a me
    che ti trattavo come un figlio
    povero me
    domani andrà meglio

    Ein klein pinzimonie
    wunder matrimonie
    krauten und erbeeren
    und patellen und arsellen
    fischen Zanzibar
    und einige krapfen
    frùer vor schlafen
    und erwachen mit walzer
    und Alka-Seltzer fùr
    dimenticar

    Un piccolo pinzimonio
    splendido matrimonio
    cavoli e fragole
    e patelle ed arselle
    pescate a Zanzibar
    e qualche krapfen
    prima di dormire
    ed un risveglio con valzer
    e un Alka-Seltzer per
    dimenticar.

    Quanti pezzi di ricambio
    quante meraviglie
    quanti articoli di scambio
    quante belle figlie da sposar
    e quante belle valvole e pistoni
    fegati e polmoni
    e quante belle biglie a rotolar
    e quante belle triglie nel mar.

     
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  2. ¤Lincan¤
     
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    nono ne ho idea...questa canzone l'ho ascoltata solo una volta, poi siccome non mi è piaciuta nn mi sono più interessato :unsure:
     
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  3. ¤Uriel¤
     
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    Idem sorry...
     
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  4. tanna
     
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    Accidenti...
     
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  5. tanna
     
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    Può essere che voglia denunciare la società moderna dove c'è chi ha troppi soldi e compra cose che non servono a niente"Millecinquecento scatole d’argento fine Settecento ti regalerò" e chi non ha niente. Un altro esempio può essere la strofa "Quanti pezzi di ricambio quante meraviglie quanti articoli di scambio quante belle figlie da sposar e quante belle valvole e pistoni fegati e polmoni e quante belle biglie a rotolar e quante belle triglie nel mar" dove secondo me vuol dire che i ricchi sperperano i propri soldi addirittura "vendendo" le figlie(le usano come merce di scambio).
    Forse ho detto una stronzata, ma qualcuno ha un'idea migliore?
     
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  6. l.cupe
     
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    Quoto tanna.
    La società degli uomini "che contano" degli anni '80 in Italia era simile a quella borghese del 1800.
    "Vendere le figlie" vuol dire combinare matrimoni d'interesse.
    CITAZIONE
    che ci porta avanti
    quasi tutti quanti
    maschi , femmine e cantanti
    su un tappeto di contanti

    De André polemizza contro i cantanti che si piegano all'interesse economico sacrificando così la propria vena artistica (e anche polemica, vedi la Domenica delle Salme)
     
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  7. tanna
     
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    Ma perchè mettere una frase in tedesco? Proprio non lo capisco
     
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  8. giumil
     
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    Allora, ve la passo così come l'ho letta in un forum che, purtroppo, non ricordo quale sia, anche se ho parecchi dubbi (ma potrei sbagliarmi, eh?)

    Pare che questa sia l'unica canzone in cui Fabrizio parla del suo rapporto conflittuale col figlio, che in un periodo della sua vita, è stato piuttosto dissoluto in fatto di donne e droga

    Figlio bello e audace
    bronzo di Versace
    figlio sempre più capace
    di giocare in borsa
    di stuprare in corsa tu


    Figlio figlio
    povero figlio
    eri bello bianco e vermiglio
    quale intruglio ti ha perduto nel Naviglio
    figlio figlio
    unico sbaglio
    annegato come un coniglio
    per ferirmi, pugnalarmi nell’orgoglio
    a me a me
    che ti trattavo come un figlio
    povero me
    domani andrà meglio


    Il naviglio si riferisce a Milano, l'intruglio è ovvio.

    La "moglie dalle larghe maglie esperta di anticaglie" dicono sia la prima moglie di Fabrizio, madre di Cristiano, che è un'antiquaria.
    La parte del ritornello in cui si riferisce ai pezzi di ricambio "fegati e polmoni" la riferirebbe a se stesso, conscio di essersi giocato il fegato con l'alcool e i polmoni con le sigarette.

    Questa parte, invece, l'ho copiaincollata direttamente da wikipedia...

    Ottocento [modifica]

    È un pezzo volutamente anacronistico, un'opera buffa che è un misto di vari generi musicali, tra cui anche un yodel alla tirolese. Anche l'interpretazione vocale di Fabrizio è piuttosto anomala: la voce del cantautore appare differente da quella alla quale il pubblico è abituato. De André riporta in un'intervista le motivazioni di questa scelta:
    « È un modo di cantare falsamente colto, un fare il verso al canto lirico, suggeritomi dalla valenza enfatica di un personaggio che più che un uomo è un aspirapolvere: aspira e succhia sentimenti, affetti, organi vitali ed oggetti di fronte ai quali dimostra un univoco atteggiamento mentale: la possibilità di venderli e di comprarli. La voce semi-impostata mi è sembrata idonea a caratterizzare l'immaginario falso-romantico di un mostro incolto e arricchito. »

    (Fabrizio De André, 1990[5])

    I miei dubbi nascono dal fatto che in questa parte di intervista Fabrizio non fa menzione delle "allegorie" di cui, invece, si parla in quel forum, ma, ripeto, potrei sbagliarmi.

     
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  9. l.cupe
     
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    Fabrizio ha smentito in un'intervista che si parli di suo figlio. Si parla invece dell'Italia degli anni '80.
    (Appena trovo l'intervista ovviamente la posto qui)
     
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  10. giumil
     
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    Ah, bene...non mi sbagliavo ad avere i miei bravi dubbi -_-
    Attendo l'intervista :)
     
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  11. l.cupe
     
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    è un'intervista a Mauro Pagani, che ha collaborato con faber alla scrittura di tutto l'album. Cito:
    "'Figlio foglio povero figlio' Era una citazione anche lì delle Nuvole, il dolore del protagonista per il figlio. Cristiano non capì che era una citazione e venne da me a lamentarsi [...] gilelo dovetti spiegare: 'Dai, Cristiano non sei mica tu, non è mica una storia vera'"

    Fonte:
    Belin, sei sicuro?
    Storia e canzoni di Fabrizio de André
    2003, Giunti
     
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  12. adriano1991
     
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    Io ho letto su una biografia di de Andrè che l'album da cui è tratta la canzone (Le Nuvole) è stato volutamente inciso sui di un lato in stile ottocentesco e sull'altro nello stile contemporaneo...questo ricordo ora devo ricercare qualche notizia in più
     
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  13. 7semola
     
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    fa parte del mio album preferito. album che ho sviscerato in ogni modo: testi, armonia, citazioni, connotazioni. parto con un'ipotesi: le nuvole è un conceipt. detto questo, era l'inizio degli anni '90. anni che non volevano dire solo grunge, ma anche, in europa, cambiamenti radicali geopolitici e socio-economici. e cito il crollo dell'urss, quello del muro di berlino, la dissoluzione della jugoslavia, quella della cecoslovacchia, l'avvento del pensiero unico e via dicendo.

    questi cambiamenti sono le nuvole che vanno, vengono, ritornano e non ti fanno riconoscere il posto dove stai, prima di farti restare con una voglia di pioggia.

    qui parte ottocento, che parla del pensiero unico e dell'avvento del neoliberismo. il tono è farsesco, come lo definì de andrè, mentre la struttura armonica è quella tipica dei walzer asburgici. questa osservazione, servirà dopo. l'inizio del testo riprende l'iliade, facendo presupporre qualcosa di epico. però colui che parla, è l'arricchito. quello dalla cultura superficiale che pensa che i soldi possano comprare tutto: il figlio del capitalismo, la triglia nel mar. infatti, la sua cultura è carente e lo si vede in varie parti della canzone. la prima, appunto è la citazione "cantami" a cui però non segue nulla. quelli che sono sottovento, sono quelli che criticavano il pensiero unico dall'inizio e non volevano sentir l'odore di quel motore, ossia il capitalismo. lo scacciavano. il capitalismo, comunque, portava avanti quasi tutti quanti ad arricchirsi.

    poi c'è l'analisi della sua famiglia: il figlio è un giovane rampante che sa far soldi senza sapere fare niente. è schiavo delle mode: è perfetto. la figlia è un oggetto di scambio. è pura come...la verdura. la moglie è esperta di anticaglie. è esperta di qualcosa, il chè è un merito, ma quel qualcosa sono le anticaglia, ossia, cose vecchie ed inutili. sì, perchè il vecchio, nel nuovo modo di pensare, è inutile. lui, per assecondare le passioni della moglie, gli compra 1700 scatole d'argento. ossia troppe cose (qui viene fuori il cardine del pensiero unico) e inutili. anche qui si nota la pochezza culturale del protagonista che ammira tutto quello che i soldi possono comprare (pezzi di ricambio, meraviglie etc.). quando il figlio lo delude, lui non è dispiacuto: è disonorato. il figlio non è morto: l'ha deluso. perchè anche il figlio era un oggetto. ma lui si consola: domani andrà meglio, anche perchè dimenticherà tutto con un alka-selter. la strofa in tedesco, inoltre, è un tripudio di ignoranza: il tedesco è maccheronico, ma era la lingua che, nell'ottocento, era quella intellettuale (filosofi, musicisti, scrittosi, pittori, poeti: l'austria e la germania, nell'ottocento, erano l a culla della cultura europea). inoltre, il tedesco è proprio la "lingua" del waltzer.

    su "le nuvole": il lato a è in italiano e parla dei grandi cambiamenti dell'europa; il lato b è in 3 dialetti e parla dei sentimenti dell'uomo. interpreto questo dualismo linguistico e stilistico (le canzoni del lato b hanno molti riferimenti tradizionali anche negli arrangiamenti) quasi come una "morale": l'europa cambia, il mondo cambia, ma l'uomo, con i suoi sentimenti e le sue debolezze, resta sempre lo stesso.

    ovviamente, è solo un mio pensiero.
     
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    e ti ringraziamo di averlo condiviso con noi dandoci una bellissima direi interpretazione di questa canzone molto enigmatica.
    PS ma la scatole d'argento non erano 1500?
     
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  15. 7semola
     
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    si, erano 1500, ho sbagliato a digitare;)

    ma la sostanza non cambia.
     
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21 replies since 8/4/2008, 20:19   2458 views
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