Fabrizio De André Forum [ Andrè - Analisi Testi - Spiegazione - Anarchia - Testi - Accordi - Canzoni - Musica - Cantautori]

Ho visto Nina volare

da Anime Salve

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  1. l.cupe
     
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    E' la ottava e penultima canzone dell'album "Anime Salve".
    E' dedicata all’amica d’infanzia Nina ... descrive la solitudine del ragazzo che è deve disobbedire al padre, non sapendo informarlo del suo amore per Nina: sarà costretto a scappare di casa, e cercare una nuova vita lontano.
    SPOILER (click to view)
    Mastica e sputa
    da una parte il miele
    mastica e sputa
    dall'altra la cera
    mastica e sputa
    prima che venga neve

    luce luce lontana
    più bassa delle stelle
    quale sarà la mano
    che ti accende e ti spegne

    ho visto Nina volare
    tra le corde dell'altalena
    un giorno la prenderò
    come fa il vento alla schiena

    e se lo sa mio padre
    dovrò cambiar paese
    se mio padre lo sa
    mi imbarcherò sul mare

    Mastica e sputa
    da una parte il miele
    mastica e sputa
    dall'altra la cera
    mastica e sputa
    prima che faccia neve

    stanotte è venuta l'ombra
    l'ombra che mi fa il verso
    le ho mostrato il coltello
    e la mia maschera di gelso

    e se lo sa mio padre
    mi metterò in cammino
    se mio padre lo sa
    mi imbarcherò lontano

    Mastica e sputa
    da una parte il miele
    mastica e sputa
    dall'altra la cera
    mastica e sputa
    prima che metta neve

    ho visto Nina volare
    tra le corde dell'altalena
    un giorno la prenderò
    come fa il vento alla schiena

    luce luce lontana
    che si accende e si spegne
    quale sarà la mano
    che illumina le stelle

    mastica e sputa
    prima che venga neve


    "Mastica e sputa" è l'azione tipica della contadina che separa il miele dalla cera.
    Il protagonista si rivolge alla sua coscienza ("luce luce lontana") più volte, e si chiede se deve contravvenire o meno agli ordini del padre.
     
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  2. Viola.
     
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    trovo questa bellissima, mi piace sia il testo sia la musica per non parlare della linea vocale che è splendida....fra l'altro non mi dispiace neanche cantata da zucchero
     
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  3. ¤Uriel¤
     
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    Ciao,
    Adesso ne ho capito il senso!! Prima non lo sapevo grazie della discussione!!!
    Non mi è molto chiaro però questa parte:

    "stanotte è venuta l'ombra
    l'ombra che mi fa il verso
    le ho mostrato il coltello
    e la mia maschera di gelso"


    potresti illimunarmi? :)
     
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  4. l.cupe
     
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    CITAZIONE
    Ciao,
    Adesso ne ho capito il senso!! Prima non lo sapevo grazie della discussione!!!
    Non mi è molto chiaro però questa parte:

    "stanotte è venuta l'ombra
    l'ombra che mi fa il verso
    le ho mostrato il coltello
    e la mia maschera di gelso"


    potresti illimunarmi? :)

    La strofa è collocata al centro della canzone. Simboleggia il rimorso del protagonista che si ribella all'autorità paterna.

    L'ombra è questo rimorso, ma lui è ben pronto a cacciarlo, con il coltello (cioè con la violenza), e con la maschera di gelso, che vuol dire nascondersi.*

    *questa è la mia interpretazione. altra interessante qui:
    http://planando.altervista.org/musica/cant..._salve.htm#nina

     
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  5. ¤Uriel¤
     
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    Ok adesso è tutto molto piu chiaro!
    Insomma per certi versi è un po come "Sally"...
    L' autorità della mamma, il voler essere liberi... no?
     
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  6. adriano1991
     
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    In questa canzone so di per certo che ci sono riferimenti allo zio di Fabrizio, superstite di un campo di concentramento tedesco..Raccontava Fabrizio,in un intervista, che fu molto impressionato dalla figura dello zio che era ritornato dalla brutta esperienza seriamente turbato mentalmente...Per quanto riguarda il verso "stanotte è venuta l'ombra che mi fa il verso" penso che sia un riferimento allo zio poichè da bambino ne era molto intimorito...Immaginate se vedete arrivare da una strada di campagna un uomo stanco e smagrito e vi si dica che è vostro zio tornato da molto tempo..non ne sareste turbati se avreste 6-7 anni?
     
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  7. ¤Lincan¤
     
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    eh beh effettivamente....
     
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  8.  
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    ...per la stessa ragione del viaggio, viaggiare...

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    Un ritmo cadenzato, come il movimento di un'altalena, come i battiti di un cuore. Così si apre questa canzone, che costruisce già dai primi suoni la sua immagine di dinamicità e tranquillità insieme.

    “Mastica e sputa
    da una parte il miele
    mastica e sputa
    dall'altra la cera”

    Parole che a noi, moderni cittadini , sembrano insensate, tutt'al più allegoriche, e che si riferiscono invece ad una tradizione contadina, un tempo quotidiana e necessaria. E' una tradizione che De André decide di riprendere a causa del suo amore per la campagna, per ciò che è incontaminato, per ciò che ogni uomo può costruirsi a poco a poco durante la sua vita. Questi pochi versi suggeriscono così la passione per un viaggio quotidiano, come un continuo oscillare di dolore e dolcezza (“cera” e “miele”), e la fatica per imparare a comprendere la sofferenza e la gioia, a ricordarle ed accettarle entrambe nel silenzio di ogni giorno, lo stesso di un immenso paesaggio contadino.

    “mastica e sputa
    prima che venga neve”

    Ma il nostro tempo, lo hanno detto i più grandi poeti fin dal mondo antico, è breve. Dobbiamo dunque “imparare la vita” prima che sia troppo tardi, prima che arrivi l'inverno e quella pace che la neve porta con sé, la pace di una battaglia ormai finita. Che sia vinta o persa dipenderà da noi, la morte è l'unica ghiacciata sicurezza in tutto questo.

    “luce luce lontana
    più bassa delle stelle
    quale sarà la mano
    che ti accende e ti spegne”

    E l'uomo, tra la cera e il miele, alza gli occhi, guarda l'orizzonte, si chiede chi abbia potuto creare l'Universo, chi ha la capacità di accendere e spegnere il sole ogni giorno. Interrogativi a cui ovviamente ognuno dà la sua risposta, in fondo non è questo l'importante. Queste domande, che attraversano il pensiero filosofico e scientifico fin dalle sue origini, contrastano con quel “Ho visto Nina volare” immediatamente successivo. Come se l'amore potesse dare un senso ad un universo che ci appare insensato, anche l'amore ingenuo di un bambino, anche l'amore di chi si accontenta di uno sguardo in lontananza e di una speranza riposta nel futuro.

    “ho visto Nina volare
    tra le corde dell'altalena
    un giorno la prenderò
    come fa il vento alla schiena
    e se lo sa mio padre
    dovrò cambiar paese
    se mio padre lo sa
    mi imbarcherò sul mare”

    Eccola Nina, una bambina a cui De André associa la sua infanzia nelle campagne Piemontesi. E' sull'altalena, Nina, e Fabrizio sembra osservarla di nascosta, dicendosi che un giorno la prenderà, potrà toccarla così come fa il vento. Eppure Nina sembra essere molto di più di un amore infantile e un dolce ricordo di un adulto, nel contrasto che l'amore per lei provoca tra Fabrizio e il padre sono nascoste tutte le interpretazioni che a questa bambina possono essere attribuite. Nina è la libertà, una libertà pur sempre limitata da alcuni pilastri,valori, le corde dell'altalena, e proprio per questo VERA libertà. E' l'unica anarchia possibile: quella che si fonda su una visione ottimistica della natura umana, su un uomo capace di convivere con gli altri grazie alle leggi che ha dentro di sé, più forti di qualunque Costituzione. O forse Nina è ogni sogno di un bambino che deve ancora vivere i suoi anni migliori, che ha fretta di crescere . Si ripromette che costruirà il suo futuro, che vivrà a modo suo, e sarà disposto anche ad allontanarsi dalla famiglia per questo. In entrambi i casi, è fondamentale la centralità dell' IO narrante: sembra quasi che a vedere Nina volare sia solo lui, come un fantasma che il padre, con il mondo dei pregiudizi che egli rappresenta, non riesce più a cogliere. E in entrambi i casi, inoltre, “un giorno la prenderà, come fa il vento alla schiena”, ma il vento non afferra, tutt'al più spinge e prima o poi passa oltre. Nina è quindi un obiettivo che difficilmente si realizzerà, sia come ragazza sia come utopia, è un sogno sfiorato che si è cercato di far vivere. Nessun rimpianto, però.

    “stanotte è venuta l'ombra
    l'ombra che mi fa il verso
    le ho mostrato il coltello
    e la mia maschera di gelso
    e se lo sa mio padre
    mi metterò in cammino
    se mio padre lo sa
    mi imbarcherò lontano”

    Un'ombra che coincide con la vera identità del protagonista. E' infatti uno stato d'animo comune agli anni dell'infanzia e dell'adolescenza quel chiedersi quale sia il proprio io; è quasi una scissione tra ciò che gli altri vedono in noi e ciò che noi vediamo in noi stessi. Quest'ombra lo raggiunge dunque di notte, ricordandogli la ridicola ipocrisia che durante il giorno egli si è portato dietro. Il ragazzo le mostra una maschera di gelso, potremmo dire di seta, sottile quindi, ma in realtà estremamente spessa perché estremamente difficile da eliminare. Essa è infatti protetta da un coltello. E' quindi l'immagine di un ragazzo che vive la sua battaglia quotidiana, insieme ai suoi segreti, tra cui c'è anche lo stesso amore per Nina, e la sua incapacità di scoprirli, di scoprirsi.

    In conclusione la canzone unisce le speranze e le paura di un'età complicata, in cui costruirsi un futuro appare faticoso e innamorarsi tremendamente semplice, in cui si cercano di rincorrere dei sogni che continuano a sfuggire, in cui si tende a nascondersi e a lasciare alla notte i pensieri più veri, in cui si prova a interrogare la vita senza essere capaci di porre le domande giuste. Tutto questo è condito da una ricostruzione allegorica dei ruoli e degli stati d'animo, in modo da rendere il testo della canzone forse più arduo da interpretare ma sicuramente più poetico. ps. Ovviamente questa è un'interpretazione del tutto personale, probabilmente influenzata dalla mia età (17 anni). Ho cercato di distaccarmi il più possibile dalle mie conoscenze sull'origine del testo e di raccontare soltanto i miei pensieri durante l'ascolto
    (ire993 vincitrice del I concorso del Fabrizio De André forum)

    Edited by Evans1991 - 6/5/2011, 22:28
     
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  9. ire993
     
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    Ho vinto???!! :D Oddio che bello, grazie 1000!! Proprio non me l'aspettavo :wub:
     
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