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solid snake 271.
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SPOILER (click to view)In un vortice di polvere gli altri vedevan siccità,
a me ricordava la gonna di Jenny in un ballo di tanti anni fa.
Sentivo la mia terra vibrare di suoni, era il mio cuore,
e allora perché coltivarla ancora, come pensarla migliore.
Libertà l’ho vista dormire nei campi coltivati
a cielo e denaro, a cielo ed amore, protetta da un filo spinato.
Libertà l’ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato,
per un fruscio di ragazze a un ballo, per un compagno ubriaco.
E poi se la gente sa, e la gente lo sa che sai suonare,
suonare ti tocca, per tutta la vita e ti piace lasciarti ascoltare.
Finì con i campi alle ortiche, finì con un flauto spezzato
e un ridere rauco e ricordi tanti e nemmeno un rimpianto.
Ed ecco l'epitaffio di Master in ItalianoSPOILER (click to view)Il suonatore Jones
La terra ti suscita
vibrazioni nel cuore: sei tu.
E se la gente sa che sai suonare,
suonare ti tocca, per tutta la vita.
Che cosa vedi, una messe di trifoglio?
O un largo prato tra te e il fiume?
Nella meliga è il vento; ti freghi le mani
perché i buoi saran pronti al mercato;
o ti accade di udire un fruscio di gonnelle
come al Boschetto quando ballano le ragazze.
Per Cooney Potter una pila di polvere
o un vortice di foglie volevan dire siccità;
a me pareva fosse Sammy Testa-rossa
quando fa il passo sul motivo di Toor-a-Loor.
Come potevo coltivare le mie terre,
- non parliamo di ingrandirle -
con la ridda di corni, fagotti e ottavini
che cornacchie e pettirossi mi muovevano in testa,
e il cigolìo di un molino a vento - solo questo?
Mai una volta diedi mani all'aratro,
che qualcuno non si fermasse nella strada
e mi chiedesse per un ballo o una merenda.
Finii con le stesse terre,
finii con un violino spaccato -
e un ridere rauco e ricordi,
e nemmeno un rimpianto.
e in linga originaleSPOILER (click to view)Fiddler Jones
The earth keeps some vibration going
There in your heart, and that is you.
And if the people find you can fiddle,
Why, fiddle you must, for all your life.
What do you see, a harvest of clover?
Or a meadow to walk through to the river?
The wind's in the corn; you rub your hands
For beeves hereafter ready for market;
Or else you hear the rustle of skirts
Like the girls when dancing at Little Grove.
To Cooney Potter a pillar of dust
Or whirling leaves meant ruinous drouth;
They looked to me like Red-Head Sammy
Stepping it off, to "Toor-a-Loor."
How could I till my forty acres
Not to speak of getting more,
With a medley of horns, bassoons and piccolos
Stirred in my brain by crows and robins
And the creak of a wind-mill--only these?
And I never started to plow in my life
That some one did not stop in the road
And take me away to a dance or picnic.
I ended up with forty acres;
I ended up with a broken fiddle--
And a broken laugh, and a thousand memories,
And not a single regret.
La ricerca di un dio, del denaro e di un amore ci privano della nostra libertà individuale. Sembra voler dirci questo Faber. Siete d'accordo con questa visione?
E dov'è la libertà? Nel violino, nel flauto. Semplicemente nell'arte.. -
¤Lincan¤.
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beh forse questa canzone non ha un significato univoco...semplicemente significa ciò che ognuno di noi vuole che sognifichi.... . -
¤Uriel¤.
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Il riassunto di questo brano è scritto già nel titolo dell' albume e nella canzone di introduzione "La collina" ( O "Dormono sulla collina" ).
Alla fine della canzone dice:
Dov'è Jones il suonatore
che fu sorpreso dai suoi novant'anni
e con la vita avrebbe ancora giocato.
Lui che offrì la faccia al vento
la gola al vino e mai un pensiero
non al denaro, non all'amore né al cielo."
E credo sia proprio questo il senso dell' album.... -
¤Uriel¤.
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Brava, bella spiegazione! . -
l.cupe.
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CITAZIONE"Edgar Lee Masters denuncia i difetti di gente attaccata alle piccole cose, che non vede al di là del proprio naso, che non ha alcun interesse umano al di fuori delle necessità pratiche." (Faber)
Ma la forza del Suonatore sta proprio nell'essere soddisfatto delle "piccole cose", e pensare "Non al denaro non all'amore né al cielo"!!. -
francy!.
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CITAZIONE (solid snake 271 @ 12/6/2008, 00:34)La ricerca di un dio, del denaro e di un amore ci privano della nostra libertà individuale. Sembra voler dirci questo Faber. Siete d'accordo con questa visione?
E dov'è la libertà? Nel violino, nel flauto. Semplicemente nell'arte.
mentirei se non ammettessi che è una visione molto affascinante, ma siamo uomini, non si sfugge. e l'essere uomini per me significa dare uno sguardo, al cielo, all'amore, al denaro (se lo intendiamo magari in senso lato, come ciò che ci permette di vivere più serenamente).
Non tentare questa ricerca, che almeno nei primi due casi rappresenta secondo me l'essenza stessa dell'uomo, da Ulisse a Ivàn Karamàzov, significa negare la nostra umanità. Significa smettere di pensare, di dubitare.. -
solid snake 271.
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CITAZIONE (francy! @ 14/6/2008, 13:22)CITAZIONE (solid snake 271 @ 12/6/2008, 00:34)La ricerca di un dio, del denaro e di un amore ci privano della nostra libertà individuale. Sembra voler dirci questo Faber. Siete d'accordo con questa visione?
E dov'è la libertà? Nel violino, nel flauto. Semplicemente nell'arte.
mentirei se non ammettessi che è una visione molto affascinante, ma siamo uomini, non si sfugge. e l'essere uomini per me significa dare uno sguardo, al cielo, all'amore, al denaro (se lo intendiamo magari in senso lato, come ciò che ci permette di vivere più serenamente).
Non tentare questa ricerca, che almeno nei primi due casi rappresenta secondo me l'essenza stessa dell'uomo, da Ulisse a Ivàn Karamàzov, significa negare la nostra umanità. Significa smettere di pensare, di dubitare.
Ma certo. Sono scelte.
Ma Faber sembra dirci "Cerchi la libertà? Eccola, è lì. In quella strada però non troverai nè denaro, nè amore, nè cielo".
Come ad avvisarci, darci un monito. Non si può essere del tutto liberi con quelle tre cose.
Io personalmente voglio essere libero, ma posso rinunciare a delle piccole libertà rivolgendo il mio pensiero all'amore. Ne vale la pena. Dio e denaro no. Con i pensieri a Dio mi fermo alla presa di coscienza che è propria dell'agnosticismo. Sospensione del giudizio, epokè. Come in una canzone di Ligabue "Se il cielo è vuoto o il cielo è pieno il giorno che ci guarderemo si saprà".. -
francy!.
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CITAZIONE (solid snake 271 @ 14/6/2008, 13:32)Ma certo. Sono scelte.
Ma Faber sembra dirci "Cerchi la libertà? Eccola, è lì. In quella strada però non troverai nè denaro, nè amore, nè cielo".
Come ad avvisarci, darci un monito. Non si può essere del tutto liberi con quelle tre cose.
Io personalmente voglio essere libero, ma posso rinunciare a delle piccole libertà rivolgendo il mio pensiero all'amore. Ne vale la pena. Dio e denaro no. Con i pensieri a Dio mi fermo alla presa di coscienza che è propria dell'agnosticismo. Sospensione del giudizio, epokè. Come in una canzone di Ligabue "Se il cielo è vuoto o il cielo è pieno il giorno che ci guarderemo si saprà".
fingerò di non aver sentito il riferimento a husserl
comunque è una linea sicuramente condivisibile, ma anche nella consapevolezza dei limiti evidenti della nostra ragione, non vedo come sia possibile non rivolgere quello sguardo al cielo. uno scrittore (di cui purtroppo non ricordo il nome) ha detto: "dopo auschwitz è possibile stare con Dio o contro Dio, ma non si può più stare senza Dio".. -
solid snake 271.
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CITAZIONE (francy! @ 14/6/2008, 13:41)CITAZIONE (solid snake 271 @ 14/6/2008, 13:32)Ma certo. Sono scelte.
Ma Faber sembra dirci "Cerchi la libertà? Eccola, è lì. In quella strada però non troverai nè denaro, nè amore, nè cielo".
Come ad avvisarci, darci un monito. Non si può essere del tutto liberi con quelle tre cose.
Io personalmente voglio essere libero, ma posso rinunciare a delle piccole libertà rivolgendo il mio pensiero all'amore. Ne vale la pena. Dio e denaro no. Con i pensieri a Dio mi fermo alla presa di coscienza che è propria dell'agnosticismo. Sospensione del giudizio, epokè. Come in una canzone di Ligabue "Se il cielo è vuoto o il cielo è pieno il giorno che ci guarderemo si saprà".
fingerò di non aver sentito il riferimento a husserl
comunque è una linea sicuramente condivisibile, ma anche nella consapevolezza dei limiti evidenti della nostra ragione, non vedo come sia possibile non rivolgere quello sguardo al cielo. uno scrittore (di cui purtroppo non ricordo il nome) ha detto: "dopo auschwitz è possibile stare con Dio o contro Dio, ma non si può più stare senza Dio".
Personalmente uno sguardo al cielo ogni tanto lo do. Vedo tante nubi... è tutto offuscato. E allora capisco che sforzarsi è inutile. Meglio dare uno sguardo agli uomini. Si impara di più, forse.
P.s. Spiegami un po' il riferimento a Husserl perchè io, da piccolo liceale arrivato solo in quarta, non l'avevo mai sentito nominare prima d'ora. -
francy!.
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CITAZIONE (solid snake 271 @ 14/6/2008, 14:05)Personalmente uno sguardo al cielo ogni tanto lo do. Vedo tante nubi... è tutto offuscato. E allora capisco che sforzarsi è inutile. Meglio dare uno sguardo agli uomini. Si impara di più, forse.
da un esteta questo commento non me l'aspettavoCITAZIONE (solid snake 271 @ 14/6/2008, 14:05)P.s. Spiegami un po' il riferimento a Husserl perchè io, da piccolo liceale arrivato solo in quarta, non l'avevo mai sentito nominare prima d'ora
la sospensione del giudizio, l'epoché, è uno dei concetti fondamentali della fenomenologia (di cui husserl è il maggior esponente). anche se da loro era inteso in senso molto più largo... l'anno prossimo vedrai =P in ogni caso è un concetto che non appartiene solo ai fenomenologi ma io sono un pò fissata (brutti ricordi di un corso...e da lì io e husserl non siamo più riusciti a legare). -
solid snake 271.
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CITAZIONE (francy! @ 14/6/2008, 19:13)CITAZIONE (solid snake 271 @ 14/6/2008, 14:05)Personalmente uno sguardo al cielo ogni tanto lo do. Vedo tante nubi... è tutto offuscato. E allora capisco che sforzarsi è inutile. Meglio dare uno sguardo agli uomini. Si impara di più, forse.
da un esteta questo commento non me l'aspettavo
Diciamo che quello è il ragionamento preliminare che mi ha permesso di disinteressarmi di certe cose e pensare un po' di più all'estetica.
Anche guardare il cielo in certe occasioni può essere estetico. In questo senso la mia è una filosofia abbastanza personale. Sicuramente parto un po' dall'estetismo quello decadentista, diciamo, ma poi ho un concetto molto particolare di ciò che è estetico e di ciò che non lo è.. -
eliana8.
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CITAZIONE (l.cupe @ 13/6/2008, 23:36)CITAZIONE"Edgar Lee Masters denuncia i difetti di gente attaccata alle piccole cose, che non vede al di là del proprio naso, che non ha alcun interesse umano al di fuori delle necessità pratiche." (Faber)
Ma la forza del Suonatore sta proprio nell'essere soddisfatto delle "piccole cose", e pensare "Non al denaro non all'amore né al cielo"!!
Faber parlando di "piccole cose", in questo caso specifico, non si riferisce alle cose semplici, genuine, autentiche, ma alle cose piccole nel vero senso della parola, come di fatti lui stesso spiega: "gente che non vede al di là del proprio naso, che non ha alcun interesse al di fuori delle necessità pratiche" (FABER). Sono le persone che si preoccupano esclusivamente delle proprie "necessità pratiche" dei propri egoismi, dei propri interessi, della propria avidità che vengono chiamate in causa, non i semplici e i puri di cuore!!!
Per quanto riguarda l'amore, quello che critica Faber non è l'AMORE (non si sognerebbe mai di farlo, tutto il suo "testamento", ogni sua nota, ogni sua parola è un INNO all'AMORE!!!) quello che critica è l'amore mascherato, quello interessato, quello che sceglie in base alla convenienza, quello che incastra, quello che calcola, quello che si fa i conti, quello deve guadagnare, quello che giudica, quello che condanna, quello che impone delle scelte, quello che pretende, quello che incatena, quello che non ama!!! Tanto è vero che lui stesso parlando dei protagonisti che ha scelto per rappresentare il gruppo "invidia" mette come unico personaggio che riesce a superare la propria (invidia) il "malato di cuore"...
Ma leggete le sue stesse parole nell'intervista con Fernanda Pivano:
Fabrizio De Andrè: Gli altri personaggi si sono lasciati prendere dall'invidia e in qualche maniera l'hanno risolta, positivamente o negativamente (lo scemo che per invidia studia l'enciclopedia britannica a memoria e finisce in manicomio, il giudice che per invidia raggiunge abbastanza potere da umiliare chi l'ha umiliato, il blasfemo che è un esegeta dell'invidia e per salirne alle origini la va a cercare in Dio); invece il malato di cuore pur essendo nelle condizioni ideali per essere invidioso compie un gesto di coraggio e...
Fernanda Pivano: Possiamo dire che ha scavalcato l'invidia perché a spingerlo non è stata la molla del calcolo ma è stata la molla dell'amore?
Fabrizio De Andrè: Ma sì, lo avrei detto io se non lo avessi detto tu.
Fernanda Pivano: E allora possiamo concludere con la -vecchia proposta di Masters, che a trionfare sulla vita è soltanto chi è capace di amore?
Fabrizio De Andrè: Sì, a trionfare sono i « disponibili ».
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¤Uriel¤.
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[OT] L' intervista la trovate QUI riportata da TheLw¤lf† [OT] . -
francy!.
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rispetto (naturalmente) le sue parole, ma a me piace interpretare queste canzoni diversamente, anzichè sul livello dell'invidia. mi colpisce molto il fatto che siano tutte in prima persona, tranne appunto il giudice, l'unica in cui il tema dell'invidia è a mio modo di vedere centrale. nelle altre è presente tanta sofferenza, rassegnazione, amore. non vedo l'invidia nel blasfemo, vedo l'uomo che cerca risposte. non vedo l'invidia nel matto, vedo la sofferenza di fronte alla sua diversità.
ovviamente è il mio modo di interpretarle che può essere sbagliato, ma è appunto la mia maniera di sentirle..