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Tasse

Pagare o no?

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  1. ¤Uriel¤
     
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    E' “corretto”, dal punto di vista dell’anarchico, antistatalista per definizione, contribuire al finanziamento dello Stato, pagando tasse e contributi?
    A prima vista, la risposta dovrebbe essere un secco “no”, perché in linea di principio qualsiasi rapporto fra l’anarchico e l’istituzione statale dovrebbe essere conflittuale, di netta contrapposizione e di totale boicottaggio. E quindi, seguendo piattamente questo ragionamento, un vero anarchico dovrebbe essere anche un vero evasore totale. Ma poiché un vero anarchico dovrebbe avere anche un profondo senso etico, nello stesso momento in cui si fa evasore totale, dovrebbe anche evitare di utilizzare in qualsiasi forma e in qualsiasi occasione, e soprattutto a spese altrui, anche uno solo dei servizi garantiti dalle istituzioni: cure sanitarie, trasporti pubblici, possibilità di educazione, sistema pensionistico e via dicendo. E questo indipendentemente dalla efficacia e dalla qualità di tali servizi. Ovviamente un simile comportamento, così fermamente coerente con i “sacri principi”, obbligherebbe il vero anarchico ad estraniarsi dalla vita sociale, rendendogli non solo difficile l’esistenza, ma anche, con ogni probabilità, impossibile il lavoro di propaganda e diffusione delle proprie idee.
    È chiaro, a questo punto, che il tema va affrontato non solamente in una prospettiva ideologica, ma anche pratica. Prendendo dunque in considerazione anche tutte le implicazioni poste dalla questione.

    Da "http://www.arivista.org/"

    Che aggiungere?
    Magari che sarebbe giusto rifiutarsi di versare allo Stato le spese militari... ??
     
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  2. ¤Lincan¤
     
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    Azz uriel hai postato nella sezione sbagliata :(asd):
    sposto :(lol3):
     
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  3. ¤Uriel¤
     
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    Non me ne sono proprio accorto... Per curiosità, dove ho postato??

    Ma un tuo parere su quanto detto su?


    Edited by ¤Lincan¤ - 16/10/2008, 13:41
     
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  4. Rache plumps
     
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    Per me alla base dell'anarchia ci deve essere un sostegno comune.

    Non lo vedo così sbagliato "condividere i propri beni" con tutta la comunità pagando le tasse.

    Il concetto sbagliato è come vengono gestiti questi soldi, che non mi sembra siano gestiti per il bene della comunità, e tutto il mondo economico finanziario, che di anarchico e del pensiero di reciproco aiuto non ha assolutamente nulla!!!!!

    Più che altro un anarchico dovrebbe pagare le tasse per non mettere in difficoltà tutti gli altri.

    Il problema di fondo è che l'anarchia si potrebbe basare su una condivisione che "si autogestisce", perchè non vuole regole o chi comanda, ma come si fa?
     
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  5. ¤Uriel¤
     
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    Bhè, come dici tu un fondo comune può essere autogestito, o magari puo essere gestito in comunità, le regole ci possono benissimo essere, ovviamente ognuno puoi scegliere se seguirle o meno ( accettandone le conseguenza ovviamente... )
    Cioè, se non contribuisci al fondo comune per tuo volere, xchè non ti va di lavorare, non puoi certo pretendere di attingere da quel fondo!.
    Oppure, il fondo comune può essere gestito anche da un "singolo", questo però non né è proprietario, ne avrà privilegi o diversa classe sociale, ma semplicemente gestirà il fondo in base a ciò che è deciso da tutti...

    Almeno cosi' credo... :unsure:
     
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  6. ¤Lincan¤
     
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    CITAZIONE (¤Uriel¤ @ 15/10/2008, 14:18)
    Non me ne sono proprio accorto... Per curiosità, dove ho postato??

    Ma un tuo parere su quanto detto su?

    Hai postato nella sezione dei film :(lol):

    AD ogni modo non puoi comportarti da Anarchico in un paese che di anarchia non ha nulla, quindi o te ne vai (per andare dove poi?) o ti adegui -_-
     
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    una sorta di popolo anarchico è quello Rom. per quanto abbia leggi e tradizioni non scritte è la versione ridotta di una società anarchica. non credo abbiano un fondo comune, ma sicuramente si aiutano l'un l'altro.
     
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  8. Viola.
     
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    d'accordo con Rache plumps e aggingo solo: è sempre stato detto che gran parte delle spese militari vengono pagate con i soldi delle sigarette....
     
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  9. M.M.20XX
     
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    Le tasse sono utili per mandare avanti i servizi sociali che altrimenti costerebbero troppo se fossero gestiti da un privato.
    Questa è la motivazione per la quale tutti dovrebbero pagare le tasse indipendentemente dall'uso che una persona poi ne fa dei servizi sociali.
    Se non avvenisse così ci sarebbe discriminazione sociale tra chi guadagna poco e chi tanto e questo inciderebbe di molto sulla vita sociale del paese.
    Indipendentemente da quale ideologia muove le masse, chi è antisociale non è degno a mio avviso manco di rispetto perchè sarebbe insensabile alle difficoltà della gente socialmente disagiata. Tutti vorrebbero avere una mano quando si è in difficoltà, con questo concetto non si fa altro che dividere ancora di più la gente e non creare nulla di buono.
     
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  10. ¤Uriel¤
     
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    Ma infatti stiamo dicendo che è giusto pagare le tasse.
    Che anche se l' Anarchico dovrebbe evitare ogni rapporto con lo stato, o che ogni suo rapporto dovrebbe essere conflittuale, le tasse è giusto che vengano pagate.
     
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  11. M.M.20XX
     
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    Capisco, ma allora questo è contraddittorio il che rende l'anarchico un incoerente fin dall nascita e l'anarchia stessa un'utopia non solo dal punto di vista pratico per la soggettività della libertà di coscienza di un individuo, ma anche per le sue stesse basi.
    Cioè un anarchico dovrebbe nascere in un passato quando ancora non esitevano le costituzioni e le città, vale a dire il Neolotico.
     
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  12. ¤Uriel¤
     
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    Bhè, la base della mia Anarchia è quella di non danneggiare gli altri, tutte le altre cose sono secondarie. ( Nota bene che questo è un mio pensiero, non so per gli altri )
    Siamo nati in uno stato, in una mentalità che prevede lo stato, prima si deve cambiare la mentalità poi lo stato, non il contrario.
    Se metti una bomba al parlamento non elimini lo stato! Se istruisci le persone al rispetto reciproco lo stato viene meno da se.
    E' per questo che le tasse vanno pagate. Se non paghi le tasse danneggi gli altri, non vivi in anarchia.
     
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  13. M.M.20XX
     
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    Mmmmh, ma allora pure se la gente rispettasse i 10 comandamenti il mondo andrebbe meglio, però non è così.
    E' utopia anche quella.
    Lo stato servirà sempre perchè serve un organo extraparte che giudica.
    Quando c'è un processo serve un giudice statale che applichi la legge, oppure un organo statale che prende nome e cognome delle persone che nascono sul suolo a fini statistici per sancire per esempio quante banconote far stampare ecc...
    Non si può fare a meno dell'ordinamento statale.
     
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  14. ¤Uriel¤
     
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    :(sgi): Perchè mi fai rispondere sempre alle stesse cose :(sgi):
    In anarchia non è che ci dev'essere un assenza di regole.
    Semplicemente non vengono imposte. Se non vuoi rispettare una regola, se libero di farlo.
    Se ciò che non vuoi rispettare non è grave ( Tipo che ne so, non vuoi usare il caso, non vuoi pagare l'acqua, o altre cose che sono cmq lievi ) perdi solo i diritti che ne seguono.
    Tipo se non vuoi pagare l'acqua, non devi usufruire delle tubature create dagli altri. ( A meno che non stia bene a tutti e quindi vabbè..... )
    Se invece non vuoi rispettare regole più importanti, tipo non rubare, la comunità ha la possibilità di escluderti.
    Insomma, le regole esistono ma a differenza di uno stato che te le impone come leggi, in anarchia sono decise da tutti e valgono solo per chi le sceglie.

    [ Non rispondere di nuovo aprendo cosi' una discussione diversa dal tema del topic.
    Se ti interessa l'argomento aprine un altro GRAZIE! ]
     
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  15. Viola.
     
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    CITAZIONE (M.M.20XX @ 26/10/2008, 21:23)
    Capisco, ma allora questo è contraddittorio il che rende l'anarchico un incoerente fin dall nascita e l'anarchia stessa un'utopia non solo dal punto di vista pratico per la soggettività della libertà di coscienza di un individuo, ma anche per le sue stesse basi.
    Cioè un anarchico dovrebbe nascere in un passato quando ancora non esitevano le costituzioni e le città, vale a dire il Neolotico.

    mmm...vedi io conosco molti molti anarchici e parlo di sessantottini e partigiani non di studenti, non è che queste persone non rispettano la costituzione. Non guardate l'anarchia come una cosa dogmatica, è un'ideologia non una religione, se sono un imbecille dico "sono anarchico, non ho regole, spacco tutto" (tanto se sono un imbecille lo trovo comunque un motivo per spaccare tutto)...i nosti amici si rifiutano di rispettare alcune leggi ma lo fanno in maniera del tutto legale. Come? ad esempio non tenendo conti in banca, non avendo un lavoro fisso, vivendo qua e la per il mondo...Altri si sono comprati dei ruderi in campagna li hanno completamente ristrutturati/ricostruiti e ora vivano lì con il loro orto, i loro animali, ecc... mangiano solo frutta e verdura di stagione, bevano latte appena munto, mangino uova appena deposte, ecc...perchè rifiutano un sistema capitalista che ci vuol far mangiare ciliegie a gennaio e bere latte venti giorni dopo che è stato munto. Questa per me è la massima applicazione dell'anarchia. Rifiuto il sistema così com'è e semplicemente non ne faccio parte, per quanto è possibile ovviamente.

     
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21 replies since 14/10/2008, 19:41   446 views
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