Fabrizio De André Forum [ Andrè - Analisi Testi - Spiegazione - Anarchia - Testi - Accordi - Canzoni - Musica - Cantautori]

La morte

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  1. ¤Lincan¤
     
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    Questa canzone mi piace molto, per la sua verità innegabile e la sua atmosfera lugubre e scarna.
    Ecco qui il testo:

    SPOILER (click to view)
    La morte verrà all'improvviso
    avrà le tue labbra e i tuoi occhi
    ti coprirà di un velo bianco
    addormentandosi al tuo fianco
    nell'ozio, nel sonno, in battaglia
    verrà senza darti avvisaglia
    la morte va a colpo sicuro
    non suona il corno né il tamburo.

    Madonna che in limpida fonte
    ristori le membra stupende
    la morte no ti vedrà in faccia
    avrà il tuo seno e le tue braccia.

    Prelati, notabili e conti
    sull'uscio piangeste ben forte
    chi ben condusse sua vita
    male sopporterà sua morte.

    Straccioni che senza vergogna
    portaste il cilicio o la gogna
    partirvene non fu fatica
    perché la morte vi fu amica.

    Guerrieri che in punto di lancia
    dal suol d'Oriente alla Francia
    di strage menaste gran vanto
    e fra i nemici il lutto e il pianto

    davanti all'estrema nemica
    non serve coraggio o fatica
    non serve colpirla nel cuore
    perché la morte mai non muore.


    È un brano di Brassens (Le verger du Roi Louis), che Fabrizio adatta senza nulla togliere dell'atmosfera cupa e minacciosa del testo originale. Anzi, tale atmosfera viene rimarcata da un lugubre e leggero tamburo che preannuncia l'inevitabilità e l'arrivo del comune destino (vedi Cesare Pavese: "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi"). [...] La canzone, come il titolo, risulta scarna ed essenziale; il concetto principale è l'imminenza costante della morte, che in qualsiasi momento, silenziosa e implacabile, potrebbe piombarci addosso e rapirci. Per rendere più forte questo concetto, vengono confrontate, in cinque strofe, quattro categorie di persone, immaginando quale potrebbe essere per ciascuna di loro la reazione di fronte alla morte: la giovane e bella ragazza non avrà il tempo di accorgersi che la fine potrebbe essere nascosta nella caducità della sua bellezza; i ricchi prelati, i notabili e i conti si dispereranno perché saranno costretti ad abbandonare i loro agi, mentre per gli straccioni sarà una liberazione; anche il guerriero dovrà arrendersi di fronte a questa estrema nemica: non serve colpirla nel cuore perché la morte mai non muore.
    [Matteo Borsani - Luca Maciacchini, Anima salva, pp. 36-37] (fonte:www.giuseppecirigliano.it)


    Voi cosa ne pensate? Vi piace?
     
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  2. Rache plumps
     
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    Commenterei volentieri ma ora la mia poca lucidità mentale dovuta a stanchezza me lo impedisce.

    Posso dire cose semplici e banali: anche a me piace! E la cosa che subito appare, come detto dal commento che hai riportato, è la costante e sempre imminente presenza di una morte incombente ( non so se ha proprio senso quello che ho scritto ma sono veramente stanco per capire, spero in bene!)
     
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  3. ghigno92
     
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    A parte il fatto che mi piace (ovvio), direi che pur nella sua semplicità schematica, rimane comunque una canzone gradevole; notando il fatto che sebbene la musica sia in tempo veloce, parli di argomenti non proprio scherzosi.
     
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  4. alfi46
     
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    La morte verrà all'improvviso
    avrà le tue labbra e i tuoi occhi
    ti coprirà di un velo bianco
    addormentandosi al tuo fianco
    nell'ozio, nel sonno, in battaglia
    verrà senza darti avvisaglia
    la morte va a colpo sicuro
    non suona il corno né il tamburo.

    Madonna che in limpida fonte
    ristori le membra stupende
    la morte no ti vedrà in faccia
    avrà il tuo seno e le tue braccia.

    Prelati, notabili e conti
    sull'uscio piangeste ben forte
    chi ben condusse sua vita
    male sopporterà sua morte.

    Straccioni che senza vergogna
    portaste il cilicio o la gogna
    partirvene non fu fatica
    perché la morte vi fu amica.

    Guerrieri che in punto di lancia
    dal suol d'Oriente alla Francia
    di strage menaste gran vanto
    e fra i nemici il lutto e il pianto

    davanti all'estrema nemica
    non serve coraggio o fatica
    non serve colpirla nel cuore
    perché la morte mai non muore

    e questa e l'inno del medioevo per noi faberisti
     
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  5. Gio R.
     
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    Scusa, ma non ho capito il tuo comento... :wacko:

    È l'inno del medioevo per noi faberisti? Cioè?


    (A parte l'accento che ho aggiustato per dar significato alla frase... ma vabbè, non offenderti, è solo una pignoleria, benché necessaria e vitale per capirsi nello scritto.) ;)
     
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4 replies since 11/11/2008, 14:12   450 views
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