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solid snake 271.
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Ecco il testo SPOILER (click to view)I marinai foglie di coca digeriscono in coperta
Il capitano ha un amore al collo venuto apposta dall'Inghilterra
Il pasticciere di via Roma sta scendendo le scale
ogni dozzina di gradini trova un mano da pestare
ha una frusta giocattolo sotto l'abito da té
E la radio di bordo è una sfera di cristallo
dice che il vento si farà lupo il mare si farà sciacallo
Il paralitico tiene in tasca un uccellino blu cobalto
ride con gli occhi al circo Togni quando l'acrobata sbaglia il salto
E le ancore hanno perduto la scommessa e gli artigli
i marinai uova di gabbiano piovono dagli scogli
Il poeta metodista ha spine di rosa nelle zampe
per fare pace con gli applausi per sentirsi più distante
la sua stella si è oscurata da quando ha vinto la gara di sollevamento pesi
E con uno schiocco di lingua parte il cavo dalla riva
ruba l'amore del capitano attorcigliandole la vita
Il macellaio mani di seta si è dato un nome da battaglia
tiene fasciato dentro il frigo nove mascelle antiguerriglia
ha un grembiule antiproiettile tra il Giornale e il gilè
E il pasticciere e il poeta e il paralitico e la sua coperta
si ritrovano sul molo con sorrisi da cruciverba
a sorseggiarsi il capitano che si sparava negli occhi
e il pomeriggio a dimenticarlo con le sue pipe e i suoi scacchi
e si fiutarono compatti nei sottintesi e nelle azioni
contro ogni sorta di naufragi e di altre rivoluzioni
e il macellaio mani di seta distribuì le munizioni
Una delle canzoni più enigmatiche di De Andrè. Alcune immagini sono davvero indecifrabili per quanto mi riguarda... e ogni congettura appare spesso forzata.
La vicenda è realmente accaduta.
Ecco un articolo che riassume il tuttoCITAZIONEEra il 9 aprile 1970. Sul porto di Genova si era abbattuto un fortunale, con libeccio forza 7-8 e mare grossissimo. Il mercantile britannico London Valour, ancorato da un paio di giorni a circa 1300 metri a sud della diga foranea Duca di Galliera, verso le 14.30 cominciò a scarrocciare verso la scogliera che protegge la diga. Evidentemente l'ancora non aveva più presa.
Mentre sul posto convergevano rimorchiatori, ormeggiatori, pilotine, barcaioli e motovedette della Capitaneria, dei Carabinieri, della Finanza e della Polizia, la poppa della nave si schiantò contro le rocce. Alle 14.45 due soccorritori riuscirono a creare un "va e vieni", cioè un doppio filo di nylon teso tra la diga e il ponte di comando, sul quale scorreva una carrucola munita di cintura a braga, così consentendo il salvataggio di un naufrago per volta.
La nave si spaccò in due tronconi e i membri dell'equipaggio si trovarono divisi in due gruppi, tutti muniti di giubbotto salvagente. La moglie del comandante, imbragata, fu strappata dalla cintura e precipitò in mare, sotto gli occhi del marito, nonostante i tentativi di salvataggio di un vigile del fuoco che si tuffò invano più volte.
I depositi di nafta cedettero e il combustibile, nero e denso come catrame, si sparse in mare e avviluppò i naufraghi caduti in acqua. Tra questi, il comandante del mercantile, che rifiutò l'aiuto di un soccorritore, si slacciò il giubbotto e si lasciò andare.
Volteggiava sulla scena del disastro, sfidando la bufera, il leggendario elicottero dell'ardimentoso capitano Errico, eroe dei Vigili del Fuoco, che poco tempo dopo non sarebbe rientrato da un'ennesima operazione di salvataggio.
Nonostante la mobilitazione dei soccorsi in mare e a terra, le vittime furono venti e la nave andò perduta. Rimorchiata al largo, fu affondata in acque profonde, dopo il recupero del timone a ruota, donato all'Ospedale San Martino che aveva assistito i superstiti; della campana, oggi conservata presso la Chiesa Anglicana di Genova; e della bandiera, consegnata alla Capitaneria di Porto.Fu una tragedia inverosimile, a poche bracciate dalla costa, sotto gli occhi attoniti della città impotente.
La cosa difficile è però interpretare i personaggi. Chi è il poeta? Chi il paralitico? Chi il pasticciere? E sono davvero qualcuno in particolare o rappresentano la reazione delle persone che assistevano ad un avvenimento così straordinario?
Ancora più nel pallone mi ha mandato una dichiarazione di Cristiano De Andrè, contenuta nell'ultimo libro di Guido Harari, "evaporati in una nuvola rock".CITAZIONEDei colleghi, Guccini lo teneva pesantemente sotto tiro. Nell'Avvelenata aveva cantato "Colleghi cantautori, eletta schiera, che si vende alla sera per un po' di milioni,. Voi che siete capaci fate bene ad aver le tasche piene e non solo i coglioni.". In Parlando del naufragio della London Valour, su Rimini, Fabrizio gli rispondeva: "Il paralitico tiene in tasca un uccelino blu cobalto, ride con gli occhi al circo Togni quando l'acrobata sbaglia il salto". Si rispondevano così, attraverso le canzoni, tirandosi due o tre legnate con messaggi in codice da un disco all'altro.
Che dire... non ci avevo mai pensato... che ne pensate?. -
asmahara.
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trovo questa canzone stupenda. mi dà i brividi ogno volta .. e qualche lacrima.. la musica al solito è fantastica. straziante in certi punti. la voce di faber è ... non saprei ... così calma e sempre uguale mentre dice cose ... da brivido .. parla di morte. e la sua voce racconta, anzi fotografa senza svelare un minimo di emozione... cioè non si altera non si stupisce.. semplicemente sta là e parla, dice ... favolosa.
non mi vengono le parole.... -
asmahara.
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l.cupe.
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Secondo me, la frecciatina a Guccini è questa: CITAZIONEil poeta metodista ha spine di rosa nelle zampe
per far pace con gli applausi per sentirsi più distante
la sua stella sì e oscurata da quando ha vinto la gara del sollevamento pesi
Nel suo libro/intervista, Massimo Bubola spiega che il "sollevamento pesi", è la tendenza di certi cantautori di portare nelle canzoni gli argomenti più impegnati, solo per "fare a gara" con altri poeti impegnati. -
asmahara.
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mmm questa canzone è criptica davvero tanto ... ci sono questioni infinite, concetti segreti, pensieri nascosti.. tutto nelle parole... non si finisce mai di scoprire una sfumatura diversa, un'interpretazione nuova... . -
¤Uriel¤.
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Aspettate che riordino i pensieri, poi vi do la mia versione... . -
kimithebest89.
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mmm che il rapporto tra Faber e il Guccio non fosse mai stato idilliaco lo si sapeva, (come del resto tra il Faber e il Signor G non c'era tanto amore), ma questa della frecciata a Guccini in Parlando del naufragio della London Valour mi giunge nuova...in effetti però mi sembra più realistica la critica nel passo citato da cupe piuttosto che in quello dato da Cristiano. Resta il fatto che io vedo tutto l'album Rimini come un triste riassunto della condizione italiana dopo il fallimento dei movimenti rivoluzionari del '68. E questo brano non è altro che la chiusura degna dell'album, una catastrofe che non è altro che la metafora della catastrofe avvenuta col fallimento dei moti rivoluzionari. La London Valour affonda nel porto pochi metri dopo essere salpata, una nave che quindi affonda prima di prendere il mare può essere paragonata ad una rivoluzione forse morta prima di cominciare od anche ad un'Italia morta dopo pochi anni dalla sua creazione come stato indipendente. Se poi si vuole immaginare, si potrebbe paragonare la ciurma della nave con i rivoluzionari stessi. Quella ciurma che poi guarderà il capitano spararsi negli occhi. Inoltre lo stesso Faber accosta nel penultimo verso la parola naufragio con la parola rivoluzione: CITAZIONEE il pasticciere e il poeta e il paralitico e la sua coperta
si ritrovarono sul molo con sorrisi da cruciverba
a sorseggiarsi il capitano che si sparava negli occhi
e il pomeriggio a dimenticarlo con le sue pipe e i suoi scacchi
e si fiutarono compatti nei sottintesi e nelle azioni
contro ogni sorta di naufragi e di altre rivoluzioni
e il macellaio mani di seta distribuì le munizioni
Io credo che comunquè il riferimento al macellaio sia preciso ma non saprei dire in effetti chi possa essere..secondo voi?. -
Dejan Stankovic.
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In questa canzone c'è una critica forte a Dalla Chiesa, a me non è mai piaciuta molto. . -
sinclopus.
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Questa canzone mi sta facendo uscire pazzo. sono giorni che mi continuo a chiedere chi sono il poeta, il pasticciere, il paralitico ma soprattutto il macellaio. so che il poeta o il paralitico (secondo me qeust'ultimo è più verosimile) sia Guccini. Il pasticciere (sotto suggerimento di uno scrittore di libri sui testi di De andrè) è una figura retorica che indicherebbe una persona apparentemente normale, che nasconde un lato sadico che non è quello che mostra (riferimento alla frusta sotto il vestito da te). Ma potrei sbagliarmi e dunque: chi è il pasticciere?? Ma quello che proprio non capisco è chi è il macellaio? cosa vuol dire che ha nel frigo nove mascelle antiguerriglia? Chi ha idee potrebbe spiegarmelo finalmente?? . -
sinclopus.
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Ecco, come non detto. grazie all'inaspettato suggerimento di Stankovic, sono giunto alla conclusione che il macellaio sia Carlo Alberto Dalla Chiesa, che dedicò le sue forze alla lotta contro le BR prima di essere assassinato. Egli, infatti, istituì un corpo (il Nucleo Speciale Antiterrorismo) di dieci uomini scelti ("nel frigo ha nove mascelle antiguerriglia", ma non so perchè nove e non dieci. forse il decimo era lui stesso) da scagliare contro le BR. Rimane da capire chi è il pasticciere e, se è vero che Guccini è il paralitico, chi sarebbe il poeta (o viceversa)? . -
DAVIDE ^^.
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Non credo che quelli descritti nella canzone,siano personaggi reali(però il macellaio col giubbotto antiproiettile è troppo forte )
Saranno delle metafore....hhhmmmm canzone indecifrabile. -
sinclopus.
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Non credo sia vero, Davide. Faber prestava estrema attenzione ai testi, a volte anche a scapito della musica e non avrebbe mai inciso un pezzo senza dargli un senso, per quanto criptico fosse... . -
.
...per la stessa ragione del viaggio, viaggiare...
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sinclopus perché prima di postare in altri post non ti presenti nella sezione apposita in modo da farti conoscere al forum? . -
bruninho91.
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secondo me il poeta potrebbe essere Riccardo Mannerini,poeta che assistì alla tragedia della nave,nonche amico di De Andrè,"Mannerini, in preda a una depressione sempre più forte, si tolse la vita, nella palestra di proprietà della moglie, la scrittrice e poetessa Rita Serando, dove lavorava come fisioterapista",la frase< la sua stella sì e oscurata da quando ha vinto la gara del sollevamento pesi> potrebbe riferirsi al poeta stesso,e la sua stella si è oscurata sta a significare il periodo di depressione k 2 anni dopo lo porterà al suicidio..sono solo mie deduzioni dovute da una ricerca sul poeta,ma non ho trovato nessun riscontro altrove
non sono sicuro che il poeta assistì alla tragedia,ma era un grande amico di uno dei protagonisti,ovvero del Vigile del Fuoco che tenne un comportamento eroico rischiando la vita per salvare più persone..su wikipedia ho letto che lo stesso poeta potrebbe essere il ponte di collegamento tra la canzone scritta e la tragedia..sul resto ripeto sono solo mie ipotesi. -
DAVIDE ^^.
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Azz...non sapevo di tutti sti aneddoti .