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Kafka- Vor dem Gesetz

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  1. franziska05
     
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    Questo è un brano che si collega ad un commento che ho scritto nella sezione riguardo a "Aspettando Godot". Dato che non so come si mettono gli spoiler su dei messaggi vecchi pubblico questo brano come nuova discussione.

    ( da "Il processo" di Kafka")


    Davanti a una porta di un tribunale c'era un guardiano. Un giorno, un uomo di campagna si avvicinò al guardiano chiedendogli se poteva entrare nella stanza. Ma il guardiano disse, che non poteva concedergli di entrare in quella stanza. L'uomo riflettè e poi chiese se più tardi sarebbe potuto entrare. “E' possibile-disse il guardiano, ma ora no”. La porta della stanza era aperta come sempre allora l'uomo si chinò per spiare. Quando il guardiano lo vide rise e disse:” Se è così curioso tenti di entrare in quella stanza, nonostante i miei divieti. Ma faccia attenzione: sono potente. E sono l'ultimo guardiano qui. Da una stanza all'altra ci sono diversi guardiani uno più potente dell'altro. Ma io sono il più potente in assoluto.
    L'uomo pensò che prima o poi sarebbe stato possibile accedere ma il guardiano era piuttosto inquietante: era molto grande, robusto, con una lunga barba. SE voleva entrare in quella stanza l'uomo avrebbe dovuto aspettare il permesso del guardiano.
    Il guardiano diede all'uomo uno sgabello e lasciò che questi si sedette accanto alla porta.
    Passarono anni e anni. L'uomo rinunciò alla sua famiglia, a tutti gli affetti e rimase ad aspettare davanti a quella porta, pensando a come fare per ottenere il permesso di entrare in quella stanza ma era sempre più stanco. Il guardiano si fermava spesso a parlare con lui chiedendogli notizie riguardo al suo paese e alla sua famiglia, ma nonostante le chiacchierate il guardiano non voleva farlo entrare in quella stanza. L'uomo decise allora di corrompere il guardiano, portando ogni giorno oggetti diversi. Ma il guardiano gli disse:” Io accetterò questi oggetti fino al momento in cui tu non crederai di aver perso qualcosa.”
    Durante quei lunghi anni, l'uomo continuò ad osservare il guardiano, sperando prima o poi di intrufolarsi nella stanza ma non fece mai niente, nessun tentativo per entrare in quella stanza. Dimenticò che c'erano altri guardiani fermi davanti ad altre porte e questo guardiano gli sembrò l'unico ostacolo per l'ingresso nella stanza. Con il passare del tempo l'uomo invecchiò e cominciò a vederci sempre meno. L'unica cosa che riusciva a distinguere dal buio era un bagliore che proveniva dalla porta. Quando per l'uomo si avvicinava ormai la fine, decise di chiedere un'ultima domanda al guardiano:”come mai in tutti questi anni nessuno, a parte me a chiesto di poter entrare in questa stanza?” E il guardiano rispose: “ Qui non poteva entrare nessuno, perchè questo ingresso era solo per te. Ora vado a chiudere la porta.”

    " Es gibt ein Ziel, aber keinen Weg; was wir Weg nennen, ist das Zogern" = "C'è una meta, ma nessun sentiero; quello che chiamiamo sentiero è l'esitazione
    " ( Kafka)

    Spero che la mia traduzione sia abbastanza comprensibile..al massimo Parnassius potrebbe correggere :)
     
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    beh secondo me cogliere l'attimo fino ad un certo punto, anche x' se c si lancia in qlcs di cui nn s è sicuri magari poi s prendono bastonate sui denti! allo stesso tempo xò non bisogna aspettare troppo tempo, se no s finisce cm un tale che ha aspettato tt la vita davanti ad una porta chiusa, non accorgendosi che poteva usare altre 100 porte per recarsi nella stessa casa..(-> vedi una storiellina di Kafka)

    Beh, è giusto essere equilibrati nelle varie scelte, ma spesso non è possibile, per una miriade di motivi. Sinceramente le bastonate dei denti nel mio caso hanno sempre fatto più che bene, apparte il sapore salato del sangue e dell'amara delusione.
     
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  3. franziska05
     
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    Syon, hai abbastanza ragione, le bastonate sui denti servono a crescere, xò se di legnate ne prendi troppe...rimani deluso e triste...sono dell'idea che nella vita bisogna buttarsi, xò se poi ogni sforzo è inutile..non so quanto ne valga la pena..boh

    P.s: cmq ti ringrazio perchè penso tu sia uno dei pochi se non l'unico che si è degnato di leggere il papiro che ho postato su Kafka vedi sopra ;)
     
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  4. Mari15
     
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    Be...scusatemi se mi intrometto,ma credo che qui più che di saper cogliere l'attimo,si parli di saper sconfiggere le proprie paure e saper fare le proprie scelte. Infatti,l'uomo diviene vecchio e sta per morire e ciò che gli si condanna,è di aver aspettato così a lungo,perchè spaventato dal guardiano. Il mio libro diceva anche che questo racconto potrebbe essere la rappresentazione del rapporto tra Kafka e il padre,un padre che lo scrittore non è mai riuscito ad affrontare....
     
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3 replies since 31/8/2009, 17:25   8093 views
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