Fabrizio De André Forum [ Andrè - Analisi Testi - Spiegazione - Anarchia - Testi - Accordi - Canzoni - Musica - Cantautori]

Via della povertà

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  1. franziska05
     
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    Avete delle interpretazioni a riguardo??

    VIA DELLA POVERTA':

    Il Salone di bellezza in fondo al vicolo
    è affollatissimo di marinai
    prova a chiedere a uno che ore sono
    e ti risponderà "non l'ho saputo mai".

    Le cartoline dell'impiccagione
    sono in vendita a cento lire l'una
    il commissario cieco dietro la stazione
    per un indizio ti legge la sfortuna

    e le forze dell'ordine irrequiete
    cercano qualcosa che non va
    mentre io e la mia signora ci affacciamo stasera
    su via della Povertà.

    Cenerentola sembra così facile
    ogni volta che sorride ti cattura
    ricorda proprio Bette Davis
    con le mani appoggiate alla cintura.

    Arriva Romeo trafelato
    e le grida "il mio amore sei tu"
    ma qualcuno gli dice di andar via
    e di non riprovarci più

    e l'unico suono che rimane
    quando l'ambulanza se ne va
    è Cenerentola che spazza la strada
    in via della Povertà.

    Mentre l'alba sta uccidendo la luna
    e le stelle si son quasi nascoste
    la signora che legge la fortuna
    se n'è andata in compagnia dell'oste.

    Ad eccezione di Abele e di Caino
    tutti quanti sono andati a far l'amore
    aspettando che venga la pioggia
    ad annacquare la gioia ed il dolore

    e il Buon Samaritano
    sta affilando la sua pietà
    se ne andrà al Carnevale stasera
    in via della Povertà.

    I tre Re Magi sono disperati
    Gesù Bambino è diventato vecchio
    e Mister Hyde piange sconcertato
    vedendo Jeckyll che ride nello specchio.

    Ofelia è dietro la finestra
    mai nessuno le ha detto che è bella
    a soli ventidue anni
    è già una vecchia zitella

    la sua morte sarà molto romantica
    trasformandosi in oro se ne andrà
    per adesso cammina avanti e indietro
    in via della Povertà.

    Einstein travestito da ubriacone
    ha nascosto i suoi appunti in un baule
    è passato di qui un'ora fa
    diretto verso l'ultima Thule,

    sembrava così timido e impaurito
    quando ha chiesto di fermarsi un po' qui
    ma poi ha cominciato a fumare
    e a recitare l'A B C

    ed a vederlo tu non lo diresti mai
    ma era famoso qualche tempo fa
    per suonare il violino elettrico
    in via della Povertà.

    Ci si prepara per la grande festa
    c'è qualcuno che comincia ad aver sete
    il fantasma dell'opera
    si è vestito in abiti da prete
    sta ingozzando a viva forza Casanova
    per punirlo della sua sensualità
    lo ucciderà parlandogli d'amore
    dopo averlo avvelenato di pietà

    e mentre il fantasma grida
    tre ragazze si son spogliate già
    Casanova sta per essere violentato
    in via della Povertà.

    E bravo Nettuno mattacchione
    il Titanic sta affondando nell'aurora
    nelle scialuppe i posti letto sono tutti occupati
    e il capitano grida "ce ne stanno ancora",

    e Ezra Pound e Thomas Eliot
    fanno a pugni nella torre di comando
    i suonatori di calipso ridono di loro
    mentre il cielo si sta allontanando

    e affacciati alle loro finestre nel mare
    tutti pescano mimose e lillà
    e nessuno deve più preoccuparsi
    di via della Povertà.

    A mezzanotte in punto i poliziotti
    fanno il loro solito lavoro
    metton le manette intorno ai polsi
    a quelli che ne sanno più di loro,

    i prigionieri vengon trascinati
    su un calvario improvvisato lì vicino
    e il caporale Adolfo li ha avvisati
    che passeranno tutti dal camino
    e il vento ride forte
    e nessuno riuscirà a ingannare il suo destino
    in via della Povertà.

    La tua lettera l'ho avuta proprio ieri
    mi racconti tutto quel che fai
    ma non essere ridicola
    non chiedermi "come stai",

    questa gente di cui mi vai parlando
    è gente come tutti noi
    non mi sembra che siano mostri
    non mi sembra che siano eroi
    e non mandarmi ancora tue notizie
    nessuno ti risponderà
    se insisti a spedirmi le tue lettere
    da via della Povertà.
     
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  3. Artista Sconosciuto
     
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    anch'io. Aspetta
     
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  4. franziska05
     
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    ok grazie :)
     
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  5. burattinaio di parole
     
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    A me questa canzone ricorda molto "Il paese delle favole" dei Nomadi.
    E' molto bello il modo con cui De Andrè gioca con le storie, come le intreccia e come trasporta i personaggi nella società di oggi.
    Per me il vero senso di questa canzone lo si trova nell'ultima strofa:

    CITAZIONE
    questa gente di cui mi vai parlando
    è gente come tutti noi
    non mi sembra che siano mostri
    non mi sembra che siano eroi

    Non ci vuole molto perchè vengano resi dei simboli personaggi tanto pazzi e crudeli come lo è stato Hitler, questa gente in fondo non è poi così diversa da tutti noi, con le proprie paure e le proprie sicurezze.
    E' come se il Faber non si senta più rappresentato da questo mondo, proviamo a rapportare queste 2 strofe:

    CITAZIONE
    A mezzanotte in punto i poliziotti
    fanno il loro solito lavoro
    metton le manette intorno ai polsi
    a quelli che ne sanno più di loro,

    CITAZIONE
    e non mandarmi ancora tue notizie
    nessuno ti risponderà
    se insisti a spedirmi le tue lettere
    da via della Povertà.

    Il fatto che i poliziotti svolgano in quel modo, solito, il loro mestiere è un po' quello che succede oggi con l'abuso di potere (sempre guardando gli aspetti negativi di una certa parte delle forze dell'ordine). E Lui non ci stà, non vuole vivere in una società nella quale..

    CITAZIONE
    Einstein travestito da ubriacone
    ha nascosto i suoi appunti in un baule
    è passato di qui un'ora fa
    diretto verso l'ultima Thule,

    Direi che non è proprio un bel presupposto che Einstein (credo visto come lo stereotipo dell'intelligenza e della cultura), si diriga verso la società Thule, dove regnano i princìpi nazionalsocialisti.
    Insomma forse mi sbaglio, ma
    CITAZIONE
    se insisti a spedirmi le tue lettere da via della Povertà

    (se mi parli come qualcuno che vive, che si adatta, che si arrende alla società malata di oggi...
    CITAZIONE
    nessuno ti risponderà

    (Faber non si arrende e non cede al conformismo).
     
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  6. franziska05
     
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    Beh, che dire...complimenti burattinaio! Mi è piaciuta l'interpretazione che hai dato, in modo sintetico sei riuscito a trovare il senso del testo! :)

    Io avevo interpretato in modo diverso la parte in cui si dice
    CITAZIONE
    La tua lettera l'ho avuta proprio ieri
    mi racconti tutto quel che fai
    ma non essere ridicola
    non chiedermi "come stai",

    l'ultima parte
    CITAZIONE
    e non mandarmi ancora tue notizie
    nessuno ti risponderà
    se insisti a spedirmi le tue lettere
    da via della Povertà.

    L'avevo più pensata ad una storia nella storia, ovvero pensavo che il "narratore" si riferisse in particolar modo ad una donna, a una sua ipotetica fidanzata che aveva lasciato...di cui non voleva più avere notizie.

    Ora vediamo altre interpretazioni...
     
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  7. burattinaio di parole
     
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    Grasìe, spetom amò ergù, magare ì a capes èn de n'à maniera diferente. image
     
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  8. Marty ~
     
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    bellissima, una delle mie preferite. Mi piace davvero tanto. In giro avevo trovato una versione in cui sostituiva il nome di vari personaggi (cenerentola, einstein ecc...) con nomi di celebrità d'epoca...!

    SPOILER (click to view)
    Alla fine del 1974, in preparazione della sua primissima tournée di concerti (che lo avrebbe poi visto esordire alla "Bussola" di Viareggio"), Fabrizio de Andre' si diverti', ad Asti, a cantare questa
    versione di "Via della Poverta' " sostituendo ai personaggi della canzone i nomi di politici italiani e altri personaggi di allora. Oltre a questo, vi sono anche delle variazioni testuali non di poco conto, e alquanto "dure".

    Le diverse "rielaborazioni" di "Via della Poverta' " apparse anche sul NG e sulla mailing list hanno quindi una sorta di "precedente storico" elaborato direttamente da Fabrizio.
    Riprendo il testo dal sito di Luigi Galati, integrandolo con alcune note piu' o meno ovvie e ad uso piu' che altro di chi ha meno di una certa eta'.

    http://fabriziodeandre.supereva.it/
    ___________________________________________________

    VIA DELLA POVERTA'
    (Versione "Prove astigiane 1974")
    NB: Le strofe il cui verso iniziale e seguito da tre puntini sono
    identiche a quelle della versione "ufficiale".

    Il salone di bellezza in fondo al vicolo
    e' affollatissimo di marinai
    prova a chiedere a uno che ore sono
    e ti rispondera' "non l'ho saputo mai".
    Le cartoline dell'impiccagione
    sono in vendita a cento lire l'una
    il commissario cieco dietro la stazione
    per un indizio ti legge la sfortuna
    e le forze dell'ordine irrequiete
    cercano qualcosa che non va
    mentre io e la mia signora ci affacciamo stasera
    su via della Poverta'.

    Almirante [1] sembra cosi' facile
    ogni volta che sorride ti cattura
    ricorda proprio Bette Davis
    con le mani appoggiate alla cintura.
    Arriva Fra' John trafelato
    e gli grida "il mio amore sei tu"
    ma qualcuno gli dice di andar via
    e di non riprovarci piu'
    e l'unico suono che rimane
    quando l'ambulanza se ne va
    e' Almirante che spazza via il sangue
    in Via della Poverta'.

    Mentre l'alba sta uccidendo la luna...

    I Tre Re Magi sono disperati...

    Covelli [2] travestito da ubriacone
    ha nascosto i suoi appunti in un baule
    e' passato di qui un'ora fa
    diretto verso l'ultima Thule,
    sembrava cosi' timido e impaurito
    quando ha chiesto di fermarsi un po' qui
    ma poi ha cominciato a fumare
    e a recitare l'A B C.
    Ed a vederlo tu non lo diresti mai
    ma era famoso qualche tempo fa
    per suonare il violino elettronico
    alla corte di Sua Maesta'.

    Ci si prepara per il 15 di giugno [3],
    c'e' qualcuno che continua ad aver sete
    Paolo VI [4] ha gettato via la tiara
    si è camuffato in abiti da prete,
    sta ingozzando a viva forza Berlinguer[5]
    per punirlo della sua frugalita'
    lo uccidera' parlandogli d'amore
    dopo averlo avvelenato di pieta'
    e mentre Paolo grida
    quattro suore si son spogliate gia'
    Berlinguer sta per essere violentato
    in Via della Poverta'.

    E bravo Leone [6] mattacchione,
    il paese sta affondando nella merda
    nelle scialuppe i posti letto sono tutti occupati
    e gli anarchici tutti annegati,
    e Agnelli [7] e Indro Montanelli [8]
    fanno a pugni nella torre di comando
    i suonatori di calipso ridono di loro
    mentre il cielo si sta allontanando
    e affacciati alle loro finestre nel mare
    tutti han pescato voti qua e la'
    e nessuno deve più preoccuparsi
    di Via della Poverta'.

    A mezzanotte in punto i poliziotti
    fanno il loro solito lavoro
    metton le manette intorno ai polsi
    a quelli che ne sanno più di loro,
    i prigionieri vengon trascinati
    su un calvario improvvisato li vicino
    e il caporale Adolfo li ha avvisati
    che passeranno dal solito camino
    e il vento da solo ride
    e nessuno riuscira'
    a ingannare il suo fottuto destino
    in Via della Poverta'.

    La tua lettera l'ho avuta proprio ieri...

    _____________________________________________

    [1] Giorgio Almirante (Salsomaggiore /PR/ 1914 - Roma 1988). Leader del MSI e suo segretario per lunghi anni. Ex repubblichino e vicedirettore della rivista "La difesa della razza".

    [2] Alfredo Covelli (Bonito /AV/ 1914 - Roma 1998). Esponente di primo
    piano del MSI, in cui rappresentava l'ala monarchica. Nel 1946 fondo' il PNM (Partito Nazionale Monarchico); conflui' nel 1970 nel MSI-Destra Nazionale. Fece poi parte di Democrazia Nazionale, il partito nato nel 1977 da una scissione del MSI e scomparso poco tempo dopo.
    Dal suo monarchismo il riferimento di De Andre' nell'ultimo verso della strofa.

    [3] Il 15 giugno 1975 si svolsero le elezioni amministrative che videro uno storico "balzo in avanti" del PCI (circa il 34% dei voti).

    [4] Il papa, ovviamente.

    [5] Accostamento di Berlinguer al Papa nel 1974, l'anno del referendum
    sul divorzio...

    [6] Giovanni Leone, allora presidente della repubblica (eletto coi voti decisivi della destra). Avvocato napoletano e parlamentare, e' scomparso poco piu' di un mese fa in tardissima eta'. Di lui si ricordano certi celebri gesti scaramantici e le sue dimissioni, nel 1978, in conseguenza dello scandalo Lockheed.

    [7] Altro avvocato. Torinese, pero'.

    [8] Ricordiamo che Indro Montanelli (scomparso il 18 luglio 2001)
    proprio nel 1974 aveva fondato "Il Giornale".
     
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  9. Sheo
     
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    CITAZIONE (burattinaio di parole @ 3/2/2010, 09:19) 
    A me questa canzone ricorda molto "Il paese delle favole" dei Nomadi.
    E' molto bello il modo con cui De Andrè gioca con le storie, come le intreccia e come trasporta i personaggi nella società di oggi.
    Per me il vero senso di questa canzone lo si trova nell'ultima strofa:

    L'originale è di Dylan, l'ha scritta lui : )
    Comunque penso che la tua interpretazione sia davvero interessante : D
     
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  10. Gio R.
     
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    Sbagliata, secondo me, la considerazione di burattinaio di parole riguardo l'ultima Thule. Io credo che il riferimento fosse quello dell'utopia, piuttosto che del nazionalsocialismo. <_<
     
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  11. il suonatorejones
     
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    Bellissima canzone; ma desolation road l'originale di Bob Dylan è un altra cosa ;)
     
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10 replies since 1/2/2010, 20:59   5950 views
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