Fabrizio De André Forum [ Andrè - Analisi Testi - Spiegazione - Anarchia - Testi - Accordi - Canzoni - Musica - Cantautori]

Davide Van De Sfroos

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  1. Gio R.
     
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    CITAZIONE (Ale:) @ 17/8/2010, 19:17)
    CITAZIONE (Gio R. @ 17/8/2010, 18:18)
    Che nostalgia che mi suscitano le canzoni di Davide Van De Sfroos!

    non lo conosco, che genere di musica canta?

    È molto bravo canta un genere che potrei definire tra la musica d'autore e il folk. È strettamente ispirato ai suoi luoghi e alla musica tradizionale laghée cioé della regione dei laghi (Como).
    Canta sia in Italiano che in dialetto laghée. Specialmente nelle canzoni in dialetto (perché ne ha fatte di più quindi ho un certo metro di giudizio) si riesce ad esprimere fantasticamente: sia i rumori della lingua dialettale, sia i temi scelti, ma soprattutto l'attenzione linguistica alle parole fa sì che Davide Bernasconi (in arte "Van De Sfroos" ossia "vanno di frodo") riesca ad evocare atmosfere incredibili, spesso nostalgiche e con un gusto davvero evocativo, particolare. Io nelle sue canzoni ci vedo sempre delle luci soffuse, colore di bosco, di legno, gusto di antico, di usato, ma nel senso positivo del termine, cioè di conosciuto, un calore come di un amore ormai conosciuto come quando incontri un vecchio amico.

    "Van de sfroos" è un nome d'arte che probabilmente ha scelto, in parte perché assomiglia al nome dei nobili olandesi (quindi un certo fascino puramente estetico), e in parte perché è in accordo con i temi delle sue canzoni, che parlano di personaggi che hanno fatto una vita "di frodo", ma è anche riferimento alle sue stesse canzoni, canzoni cantate "di frodo" in un certo qual modo.

    Di seguito alcune delle mie preferite:







    Consiglio perché molto belle anche:

    Breva e Tivan
    Pulenta e galéna fregia
    La balada del Genesio
    Ninna nanna del contrabbandiere

    Più sul divertente:

    Il duello
    Foem e Prufoem
    La ballata del Cimino
     
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  2. Ale:)
     
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    Che bella spiegazione..si, mi piace questo genere
    ha una bella voce, hai ragione riesce a creare un'atmosfera davvero unica
    e poi il dialetto riesco a capirlo abbastanza, assomiglia molto a quello della mia zona,
    nonostante io sia piemontese :)
    devo approfondire questo artista :D
     
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  3. Gio R.
     
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    Vale davvero la pena! Te l'assicuro: riesce ad esser davvero poeta!

    Iniziò come cantante in un gruppo punk della zona e poi si "convertì" al folk fondando i De Sfroos coi quali fece, se non erro, solo un disco (Manicomi) o poco più e poi si mise in proprio usando il suo nome d'arte Davide Van De Sfroos.

    Devo dire che da quando si è messo in proprio è iniziata un'iperbole di poesia: ogni disco è sempre più bello e, credo, anche profondo, poetico!

    Dal suo primo disco da cantautore Brèva e Tivàn, 1999:

     
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  4. Evans1991
     
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    e la canzone che ha portato a San Remo?
     
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  5. Saber1981
     
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    a me è piaciuta!!!!!
    Per lo meno come sonorità. Non capisco il dialetto in cui canta e non ho letto la traduzione.
    Però è un bel ritmo, una bella voce... insomma, anche non capendo i testo si ascolta volentieri.
     
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  6. Evans1991
     
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    concordo Saber molto bella
     
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  7. Gio R.
     
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    Io noto come lo stile di De Sfroos, pur rimanendo sempre un folk molto suo, molto riconoscibile, sempre riconducibile alla sua penna, si sia evoluto.
    Si è evoluto per i temi, soprattutto, perché negli ultimi anni dai suoi album saltavano fuori personaggi, stori ed atmosfere molto nuvolose, con un gusto quasi d'antico, sciamanico o quasi d'esoterico. Yanez invece stempera un po' i toni, la retorica cambia si fa più semplice (anche se non è da ritenersi scontato lo sfondo della canzone).
    Lo stile, dicevo, rimane comunque il suo: infatti troviamo metafore che sorprendono non per la loro aulicità, ma al contrario, per la loro "popolarità", diciamola così perché non si tratta ne di termini prettamente volgari, né di termini prettamente gergali, poiché è un misto di Italiano e dialetto Laghée (son per altro molto felice di parlarlo per poter godere di questo artista che è davvero un grande a mio avviso).
    Sorprendono, secondo me, perché sono oltre che inaspettate e contenutisticamente apparentemente di basso livello, creano un velo di ironia che alleggerisce molto il racconto e penetra molto potentemetne la realtà ricercata da Davide col suo scrivere e musicare.
     
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  8. Saber1981
     
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    ecco, hai usato proprio il termine giusto.
    "Ironia".

    Io non ho capisco il dialetto di Yanez, ma quando l'ho ascoltata ho percepito esattemente questo: ironia. Così, a livello di sensazione assolutamente irrazionale.
     
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  9. Gio R.
     
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    Sì, io provo sempre, che De Sfroos canti una canzone movimentata, rock, allegra oppure triste, malinconica, seria; un grandissimo senso di nostalgia.
    Mi pare che sia capace di evocare dal profondo della persona le sensazioni più antiche che ne fanno parte, come, nel mio caso, l'amore per la propria terra (il lago, io senza un lago non vivrei così bene), o come se toccasse le corde di un antico pianto, di desiderio nascosto nel profondo della memoria, segreto, d'amore, taciuto, pianto.
     
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  10. Dejan Stankovic
     
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    Immenso Davide, lo scoprì con la canzone Guglielmo Tell. Per molto tempo gli hanno dato del leghista perchè compariva in una compilation della Lega...salvo poi quando venne a cantare Lu rusciu de lu mare nel Salento e Sciuri Sciuri a Palermo
     
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  11. Saber1981
     
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    io non lo frequento, ma più che altro per una questione di tempo.
    Prima o poi mi devo mettere e ascotlare bee qualcosa.
    In disparte i testi -per il cui giudizio mi rimetto totalemente alle parole di Gio-, secondo me anche musicalmente è interessante...
     
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    Nemmeno io lo conosco molto bene, devo dire che però è stata una bella sorpresa a Sanremo
    E' molto intrigante dal punto di vista musicale!
     
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  13. Gio R.
     
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    Soprattutto è molto interessante il mélange che fa di tradizione, folk e rock. È interessante l'evoluzione che sta facendo. Da piccolo suonava la chitarra ed iniziò a scriver canzoni come in molti fanno. In seguito passò al punk per poi redimersi e ritornare al folk, tuttavia senza perder il gusto della sua esperienza passata. Dopodiché col passar degl'anni s'è sempre più evoluto andando sempre più verso il blues ed il rock lasciando i toni prettamente folk dei primi anni, ma acquistando in poeticità dei suoi versi, pur sempre scabri, che costruiscono metafore a volte alte, ma sempre partendo dal basso dalla realtà povera della vita attorno ad un lago e addirittura di un mare disastrato - oggi, che ha compiuto un salto verso l'oltre che sta al di là del lago suo di Como.
    Se l'avessi trovata v'avrei pubblicata l'intervista a Davide ad opera della RSI (televisione svizzera) molto divertente perché volutamente girata in maniera molto informale, anzi forse casalinga e che proprio per questo ha permesso a Davide di raccontarsi in maniera molto sciolta con anneddoti semplici, ma che stimo interessanti per comprendere la sua arte. Anche semplici ricordi degli amici in paese o rispetto alla figura del padre e della madre.

    Una un brano del 1999 che ancora mi gonfia di malinconia 'l core.

     
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    Riesumo questo topic perchè sono una grande estimatrice di DVDS e peraltro in alcuni passaggi delle sue canzoni mi capita di ritrovare anche qualcosa che mi ricorda Faber, talvolta.
    Un piccolo appunto sulla questione del suo nome d'arte: non credo ci siano riferimenti metaforici nella scelta di questa frase, il riferimento è letterale, ai contrabbandieri, un pezzo di storia dei luoghi di cui canta oltre che la tematica aprincipale dei suoi esordi (diverse canzoni parlano prrpio di questi fenomeni). I contrabbanideri che per l'appunto "i van de sfroos" cioè vanno di frodo, e "De Sfroos" è anche il titolo di una delle canzoni dei primi periodi.

    Concordo molto col discorso sul desiderio nascosto che si intuisce dalle sue canzoni, del resto nelal bellissima canzone "Akuaduulza", un'autentica canzone d'amore per il lago, parla chiaramente di coloro che se ne sono andati perchè disprezzavano quei luoghi e se nne sono pentiti (chi scappa per la puzza dialghe e poi torna a lavarsi le mani e, ancor più duramente, chi se ne va sputando sulle onde e poi torna con una lacrima in più), così come nella canzone "Quaranta pass" dice chiaramente che i tre uomini di cui canta, dopo gli anni passati in prigione (a Milano) provano una forte nostaglia per il lago. Direi che però le migliori rappresentazioni di questo sentimento siano "Furestee", un commovente lamento di un uomo che si sente forestiero persino nei luogi che conosce da sempre, la parabola del protagonista di "El Carneval de Schignaan" che non osa nemmeno per la vergogna farsi riconoscere dai familiari o dalla ex moglie (l'unica faccia che ho è questa/ perhcè quell'altra non so più dov'è) per quanto questo gli pesi (nessuna maschera camba faccia/anche se sotot c'è un uomo che piange) ma alla fine torna nel luogo lontano da dove veniva e dove era andato a lavorare protandosi dietro solo la maschera come ricordo di casa - peraltro c'è un "anche" nella frase finale che fa pensare che non sia la prima volta che questo succede e che di maschere ne abbia portate via diverse - e infine la frase del minatore di Frontale della canzone omonima, netta e spietata come un pugnale, che ricorda che "per la nostalgia non c'è la dinamite".

    Una delle cose che più amo delle cue canzoni, comunque, al di là della poesiache ci ritrovo e della sensibilità con cui riesce a delineare personaggi e situazioni, è la sua capacità di "racocntare in musica", che è una caratteristica che finora ho trovato in pochisssimi altri. Quante delle ssue canzoni devo ringraziare da quando ho cominciato a scrivere - scrivo per passione, forse il progetto a cui sto lavorando ora potrebbe farlo diventare quaclosa più di una passione, chissà... - perchè mi hanno ispirato la storia di qualche personaggio secondario o qualche evento di trama, se non addirittura in qualche caso il concetto vero e proprio di una storia. Perchè le sue canzoni sono proprio raccontate, ti fanno apparire davati agli occhi i personaggi i cui parlano e quando la canzone è finita ti lasciano sempre un'insoddisfazione di fondo perchè vorresti saperne di più, la storia ti ha creato mille domande: cosa ha fatto il Genesio nella propria vita cper guadagnarsi quei "tatuaggi invisibili" da cui sis ente infastidito la notte come se fosse morsicato e dove ha consumato le sigarette senza nome e i bcchieri senza storia che ancora popolano le sue memorie? Si salverà il soldato che alal fine della canzone dell'infermiera di guerra ha aperto gli occhi e le ha sorriso indonvinando persino il suo nome? Troverà mai un lavoro il nostalgico disoccupato che ricorda i giochi d'infanzia a bordo della vecchia "machina del ziu Toni" parcheggiata nel fienile, i suoi amici ono stati più fortunati di lui o tutti rimpiangono quei tempi in cui pensavano di avere un futuro brillante? Chi è il vecchio che la voce narrante di "Dove non basta il mare" non riesce a salutare e perchè chi parla sta partendo mentre questo povero vecchio ancora dorme e quindi non potrà salutarlo? Cosa rappresenta la foto da cui "l'omm de la tempesta" non riesce a separarsi e da cosa fugge? Dov'è esattamente quel luogo caldoe opprimente in cui vive il protagonista de "El pas del gatt", da che prigione è fuggita la donna di cui racconta e perchè ci era finita, il marito (l'anello al dito di cui lei non vuole parlare) esiste ancora e sa che lei è libera, la cicatrice che le solca il viso è retaggio della prigione o di brutalità che ha subito ancora prima?
    Domande che rimangono insolute perchè questo è il fascino della canzone, un racocnto talmente vivido che ne fa nascere di nuove ogni volta che si riascolta, domande sulle cause e le conseguenze, cosa era successo prima e cosa sccederà dopo, domande che, se oltre a subire il fascino di queste canzoni, si ha a propria volta come me la passione di raccontare, generano altri racconti per tentare di dare loro una risposta. L'arte che crea arte,un racconto in musica che genera altri racconti in prosa, se non è questa la magia di una canzone...

    Edited by Liesel SoPhia Storyteller - 7/1/2021, 22:05
     
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13 replies since 17/8/2010, 19:47   1043 views
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