-
Bubblemoney60.
User deleted
Ragazzi questo testo è un pò vecchiotto quindi coloro che hanno letto abbastanza mie canzoni si renderanno conto che ovviamente non è dei migliori..però credo sia quello che più rappresenta il mio pensiero politico..è una denuncia personale allo sbando che stà prendendo la nostra vita sociale..scandita da monotoni ritmi quali pubblicità,falsi buonismi e moralisti..
Ho modificato le rime dalla prima parte alla seconda perchè boh..mi veniva di scriverla così :S
La Dea della Discordia dall’alto del suo cielo
Per chi sputa sentenze al vento
Sorriso complice e sguardo fiero
Complica vita e crea malcontento
La Dea dell’amore ormai è sfinita
Per la città che non ha mai vissuto
La Dea Dell’amore oramai è partita
Per salvare un’amore perduto
Eppure la città addormentata fra caldi guanciali
Stesse facce stessi ritmi di vite monotone e tutte uguali
Il Dio della Guerra si è annoiato dalla falsità
Non gli servono spari e bombe gli basta solo la pubblicità
Dei feriti cura le gambe sfama bocche a sazietà
Ma ai morti e alle famiglie non può dar la felicità
Eppure la città addormentata fra caldi guanciali
Stesse facce e stesse promesse di visi e pensieri tutti uguali
Il Dio della moda in questo momento
Ne guadagna davvero tanto
Su abiti case libri e quartieri su sacrestie e campo santo
Il Dio della gente è quello più stanco
Ladri e assassini son ora il suo vanto
Aiuta i più deboli ne assolve preghiere
Ma è su una decapottabile rossa che ha il sedere
Edited by Evans1991 - 21/10/2010, 22:31
. -
Evans1991.
User deleted
decappottabile che ha posato il sedere? . -
Bubblemoney60.
User deleted
Ahaha errore di scrittura sorry
Ma è su una decapottabile rossa che ha il sedere..
In senso che a parole è bravo ad aiutare ma che..come spesso fanno i moralisti è il primo a peccare..e a sperperar sodli in macchine costose..della serie..vi aiuto ma nel frattempo mi bevo un vino che costa come le vostre case
. -
Evans1991.
User deleted
ok modicata . -
Gio R..
User deleted
Prima di gettarmi in un'eventuale analisi critica, il che dipenderà esclusivamente dal mio malditesta ballerino, cercherò di correggere un paio di errori di lingua che ho scorto. Tuttavolta non cambierò il significato al tuo testo. 
CITAZIONE (Bubblemoney60 @ 21/10/2010, 19:40)La Dea della Discordia dall’alto del suo cielo
Per chi sputa sentenze al vento
Sorriso complice e sguardo fiero
Complica la vita e crea malcontento
Se sei d'accordo cogli questa critica: la canzone non è come la poesia, quindi io il predicato lo farei seguire al soggetto, dal momento che così facendo ci guadagni in comprensione e il contenuto non viene alterato né nel suo significato, né nel suo alto uffizio.
La Dea dell'amore ormai è sfinita non so come faccia la melodia, ma per il ritmo fai attenzione a sinalefi, dittonghi e iati
Per la città che non ha mai vissuto
La Dea Dell'amore oramai è partita
Per salvare un'amore perduto
Eppure la città è addormentata fra caldi guanciali ci vuole un predicato di solito, a meno che tu non intendessi esplicitamente spezzare la continuità logica della frase
Stesse facce stessi ritmi di vite monotone e tutte uguali
Il Dio della Guerra si è annoiato dalla falsità
Non gli servono spari e bombe gli basta solo la pubblicità
Dei feriti cura le gambe sfama bocche a sazietà
Ma ai morti e alle famiglie non può dar la felicità
Eppure la città addormentata fra caldi guanciali
Stesse facce e stesse promesse di visi e pensieri tutti uguali
Il Dio della moda in questo momento
Ne guadagna davvero tanto
Su abiti case libri e quartieri su sacrestie e campo santo che è la moda del campo santo?
Il Dio della gente è quello più stanco
Ladri e assassini son ora il suo vanto
Aiuta i più deboli ne assolve le preghiere
Ma è su una decapottabile rossa che sta a sedere
Dimmi se non ti si rivolta lo stomaco per le mie correzioni.
Orbene, quando ci apprestiamo a criticare ci si imbatte in un tema colossale nel quale è facilissimo essere scontati. Criticare il mondo della moda è facile: non vi sono particolari retroscena da conoscere, per criticare il mondo della politica pure (se non che sarebbe forse utile conoscere la storia almeno a partire dalla Rivoluzione Francese e conoscerla bene, per poter fare una critica artistica compiuta, perché sapendo da dove si viene si può anche forse meglio capire dove si va).
Al contrario quando entriamo in campi come quello della guerra e della spiritualità, ecco che io sarei lungi dal sputar sentenze facili come molti sogliono fare in tre minuti di canzone. Sono argomenti che necessitano di grande umanità e forse anche un po' più d'esperienza per essere trattati. In particolare il caso "morale" e co, io lo lascerei a studiosi di etica, però visto che vogliamo parlarne anche noi allora è inutile scrivere canzoni tanto per scriverle su quelle due cosucce che crediamo di sapere e che non valgono la metà di una parola di chi l'argomento lo tratta seriamente tutti i giorni. Si finisce per diventare come i giornalisti che tu vuoi insaccare con la tua canzone: si sputano sentenze, gratuite, senza sapere, il che è la peggior cosa che si possa fare perché è seguire la massa, soprattutto è una forma di menzogna molto più atra di altre perché passa per ingenuità o addirittura per giusta e piano piano s'insinua nelle menti e si finisce addirittura per considerarla anticonformismo.
Per chinarsi sulla morale in modo serio Gaber c'ha messo 40 anni di vita e 20 di carriera... giusto per fare un esempio. Fabrizio De André ha sempre avuto opinioni interessanti, ma con le sue canzoni non le ha mai approfondite veramente fino ad un'umanità paragonabile a quella di Baudelaire, per esempio. Questo per dire che anche tra artisti c'è chi riesce meglio e chi meno a esprimere giudizi di etica e morale. Perciò ti dico: presta molta attenzione. Non tutto quello che è marrone è merda.
Morale ed etica rientrano in tutti i discorsi come guerra, religione, morte e bla bla bla. Insomma, permeano la nostra vita e non per niente toccano le parti più importanti del nostro esistere. Non limitiamoci al primo passo "vedo una stronzata allora la critico", andiamo oltre una volta tanto, altrimenti fingiamo di essere conformisti, ma di fatto cantiamo un inno ad una società che s'inganna da sola e quant'è peggio è che si crede d'esser liberi in questo modo, mentre semplicemente si relativizza tutto e relativizzando si è sempre più schiavi dell'opinione che non porta a nessun dove.. -
Bubblemoney60.
User deleted
Allora.
Innanzitutto grazie per le correzioni..alcune le terrò altre no..ad esempio
l'aggiunta dell'articolo LA alla riga 4 si hai ragione..migliora la scorrevolezza della frase senza alterarne il senso..quindi la tengo..
La frase "ormai è sfinita" la lascio così in quanto il testo è stato modificato per la musica! che presto metterò qua così puoi darmi giudizi generali.
Per quanto riguarda "La città addormentata fra caldi guanciali" non ci ho messo è volontariamente poichè sempre per il ritmo della canzone torna meglio così.
Mentre alla critica sulla "moda del camposanto" e sul resto ti rispondo così:
Innanzitutto la moda del camposanto è una metafora del degrado sociale a cui siamo ridotti,dove schiavi di modette insulse ed effimere siamo pronti a commercializzare tutto..in questo caso anche il cimitero. Il resto beh..son daccordo ogniuno si esprime sulle tematiche che vuole come vuole..io sentivo dentro questo profondo disprezzo per lo stato sociale del mondo ad oggi..e ho voluto esprimerlo nel mio piccolo con una canzone..che piaccia o no è soggettivo..fatto stà che l'ho fatto (scusa la ripetizione)
Penso inoltre che un cantautore è un pò come attore e regista di un film..e anche arrangiatore delle colonne sonore..tramite 3 o 4 minuti ti dà l'impatto generale su un'argomento..che almeno nel mio caso ha provato (vista la relativamente giovane età) a spiegare nel miglior modo possibile..
Ti ringrazio ancora per la critica! sei il miglior giudice severo del forum!
Matteo..
