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Niqu.
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CITAZIONETua madre ce l'ha molto con me
perché sono sposato e in più canto
però canto bene e non so se tua madre
sia altrettanto capace a vergognarsi di me.
Questa parte credo si comprenda abbastanza bene, La famiglia di lei, in particolare il Nostro cita la madre, sono contrari a quest'amore. Lei da quanto mi risulta è figlia di borghesi benestanti, Lui è un cantante, con un matrimonio e un figlio alle spalle... e qui Faber si chiede se la madre sia capace di vergognarsi così tanto quanta la bravura che ha lui a cantare ( ah ma quindi lo sapeva di essere bravo?
)CITAZIONELa gazza che ti ho regalato
è morta, tua sorella ne ha pianto,
quel giorno non avevano fiori, peccato,
quel giorno vendevano gazze parlanti.
Qui mi sfugge il significato della gazza... Certo so che è un uccello, anche molto intelligente, mia madre da piccola aveva due gazze, però non erano parlanti giusto un po' dispettose quindi vorrei sapere cosa incarna la gazza?CITAZIONEE speravo che avrebbe insegnato a tua madre
A dirmi "Ciao come stai ", insomma non proprio a cantare
per quello ci sono già io come sai.
I miei amici sono tutti educati con te
però vestono in modo un po' strano
mi consigli di mandarli da un sarto e mi chiedi
"Sono loro stasera i migliori che abbiamo ".
Questa gazza ha un ruolo nella storia, Fabrizio la regala alla famiglia... per farsi accettare perlomeno. Non farsi amare o sentirsi amato, ma almeno un saluto...
Qui parliamo dei costumi di fabrizio, gli amici forse sono le sue usanze, strane secondo lei... abituata a vestiti (usanze) più nobili, cuciti su misura da un sarto e non comprati magari al mercato o in un negozio di abbigliamenti...CITAZIONEE adesso ridi e ti versi un cucchiaio di mimosa
Nell'imbuto di un polsino slacciato.
I miei amici ti hanno dato la mano,
li accompagno, il loro viaggio porta un po' più lontano.
I primi due versi non ho mai capito cosa vogliano dire...
Cercando un po' su internet sono uscite fuori diverse interpretazioni:
1. La mimosa sarebbe la drogra, data la presenza del cucchiaino dell'Eroina. (Non mi piace oltre a non convincermi)
2. Un certo "Mallardaro " su un forum da questa interpretazione: Io ho sempre inteso quel polsino slacciato come metafora di libertà, seppur effimera e subdola, comunque libertà. Magari quella libertà che si prova quando ti togli un peso da dosso, che appunto può essere un fidanzato che non va "più bene". In fondo il polsino sta sul polso, dove infastidisce in un certo senso il fluire del sangue. Se è slacciato invece... Continua e paragona la mimosa alla libertà io, come qualcun'altro la paragono alla femminilità. Una femminilità riscoperta dopo l'addio a chi stringeva troppo il polso. Lei ride quando si slaccia il polso, forse Fabrizio è triste, lei invece no per quest'addio..
Invece credo che nella parte restante Fabrizio si accorge che effettivamente i loro costumi sono troppo diversi, i suoi vanno troppo lontano per lei... e lui vuole accompagnarli. Non è disposto a rinunciare ai suoi "amici" per degli "amici vestiti dal sarto", allora si salutano, (ti hanno dato la mano)CITAZIONEE tu aspetta un amore più fidato
il tuo accendino sai io l'ho già regalato
e lo stesso quei due peli d'elefante
mi fermavano il sangue
li ho dati a un passante.
-Aspetta uno che ti faccia sentire meglio, più incline ai tuoi modi e ai tuoi costumi- sembra voler dire questo... L'accendino non credo sia un vero accendino, ma rappresenti qualcosa... così come i peli d'elefante... Cercando su internet ho trovato questo: "Negli anni 70 si usavano i pantaloni a " Zampa d'elefante"e anche dei braccialetti con dei peli d'elefante." Quindi due regali apparentemente inutili, che però magari a fabrizio gli ricordano lei,( mi fermavano il sangue) e quindi se ne disfa... li regala ad un passante o semplicemente li getta via...CITAZIONEPoi il resto viene sempre da sé
i tuoi "Aiuto" saranno ancora salvati
io mi dico è stato meglio lasciarci
che non esserci mai incontrati.
QUello che ne deriva dagli abbandoni viene sempre per conto suo, non c'è bisogno di provocare reazioni, si avranno. Cosa siano queste invocazioni di aiuto non lo so... mi piace pensare siano momenti di debolezza in cui si ha bisogno di un legame affettivo. Allora Faber dice, non preoccuparti troverai comunque qualcuno, verranno a salvarti se avrai bisogno di aiuto.
E poi l'apice. Trovo in questi due versi tantissima tristezza. Fabrizio prova ancora qualcosa per lei, non è una cosa finita e basta. Quanto un amore finisce si fa meno fatica, il problema è quanti ci si ama ma l'amore non basta. Quando non c'è più l'amore si tende a dimenticare, invece qui c'è la voglia di ricordare le cose belle... e la gioia di averle vissute.
Commovente, bellissima... Un vero capolavoro.
P.S. Mi scuso se ci dovesse essere un altro topic su questa canzone, ho sfogliato ma non ne ho trovato. Spero che partecipiate in molti e che ne possa uscire una bella discussione costruttiva e divertente. ciao!
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Michele 96.
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Bellissima analisi però mi è venuto in mente qualcosa. Potrei dire una stupidaggine ma può essere che gli amici dandogli la mano le allacciano il polsino? e quindi... . -
Tau78.
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Ciao,
cercavo una spiegazione del brano e ho trovato questo tuo post. Mi sono iscritto per provare a completare il discorso della gazza, che era la cosa che mi incuriosiva di piùCITAZIONECITAZIONE
La gazza che ti ho regalato
è morta, tua sorella ne ha pianto,
quel giorno non avevano fiori, peccato,
quel giorno vendevano gazze parlanti.
Qui mi sfugge il significato della gazza... Certo so che è un uccello, anche molto intelligente, mia madre da piccola aveva due gazze, però non erano parlanti giusto un po' dispettose quindi vorrei sapere cosa incarna la gazza?
La gazza potrebbe incarnare un dono fatto da Fabrizio, potrebbe anche essere solo una presenza, la sua presenza. La gazza, il regalo, la presenza, viene quindi a mancare (la morte) e in famiglia non c'è reazione se non un pianto a sproposito (che ha da piangere la sorella??). Addirittura l'educato gesto di comprar fiori viene deviato nell'acquisto di un sostituto pure migliore del precedente (la nuova gazza addirittura parla). La sua presenza/assenza è quindi snobbata e rimpiazzata senza neppure un gesto d'addio, distratti tutti come sono a badare ad altro.CITAZIONEE speravo che avrebbe insegnato a tua madre
A dirmi "Ciao come stai ", insomma non proprio a cantare
per quello ci sono già io come sai.
I miei amici sono tutti educati con te
però vestono in modo un po' strano
mi consigli di mandarli da un sarto e mi chiedi
"Sono loro stasera i migliori che abbiamo ".
Questa gazza ha un ruolo nella storia, Fabrizio la regala alla famiglia... per farsi accettare perlomeno. Non farsi amare o sentirsi amato, ma almeno un saluto...
Qui parliamo dei costumi di fabrizio, gli amici forse sono le sue usanze, strane secondo lei... abituata a vestiti (usanze) più nobili, cuciti su misura da un sarto e non comprati magari al mercato o in un negozio di abbigliamenti...
Qua secondo me non hai letto bene. La gazza che parla, acquistata al posto dei fiori per la sua, morta, avrebbe potuto insegnare alla madre di lei a salutare il protagonista. E' puro sarcasmo. La gazza è un uccello, gli uccelli cantano. Loro comprano un uccello che PARLA! è un paradosso. Lo accentua sottolineando che c'è già lui, che canta. La gazza cantante è morta, guardacaso, sostituita da una gazza parlante. A questo punto, se vogliamo, sorgono pure dei dubbi sulla sorte della povera gazza la morte della quale fa piangere la sorella.. -
Gio R..
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So che erano disponibili, non ricordo più su quale libro, le copie di alcuni manoscritti di De André.
Ora, le vostre analisi sono pregevoli per l'interesse che sollevano, le obiezioni che giustamente e ragionevolmente pongono e le proposte che avanzano, ma da buon filologo non mi sentirei in grado di sottolineare alcuna osservazione non disponendo prima del manoscritto e, diciamo, non tanto (o non solo) di quello che rappresenta il testo, quanto piuttosto la serie di documenti che vi gravitano attorno.
Credo che trovare quell'edizione sarebbe illuminante. Inoltre, anche se certi mi sparassero per quello che sto per dire, credo che un'incursione in qualche biografia non sarebbe male.
Un volume interessante a tal proposito (ma certo non è che un volume informativo, diciamo, nulla che abbia pretese analitiche che fanno al caso nostro) credo che sia, almeno per cominciare Il libro del mondo e una goccia di splendore (il secondo ha più interesse estetico che altro). Tutti i titoli sono "cliccabili" e visualizzabili.
Invece, per ispirarvi ad un'analisi che mi convince per serietà e rigore (insomma, una scientifica analisi di testo) sono i due volumi editi da Chiarelettere (in collaborazione colla Fondazione FdA dell'Università di Siena):
Il suono e l'inchiostro. Cantautori, saggisti, poeti a confronto nel quale trovate anche delle analisi musicologiche delle tracce sonore svolte con precisione accademica.
Ai bordi dell'infinito. Saggi e testimonianze intorno a De André continuazione del secondo, ma che non ho letto, pertanto non saprei darvi un responso. Ma è senz'altro da tenere d'occhio facendo fede al primo.. -
Tau78.
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"Il libro del mondo" sembrerebbe il più idoneo a svelare e chiarire la storia narrata nella canzone. Sempre criptico, il Nostro. Però, così, è molto più divertente ed affascinante. Ricordo la prima volta che capii il significato di "Fiume", spiegatomi da un amico. Rimasi folgorato: riuscire a dipingere una storia con così pochi precisi tratti. Maestria pura!
Non credo, però, che siamo troppo lontani dalla verità..
