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RIFLESSIONI NOTTURNE N.2

Il mio rifiuto delle regole...

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  1. nuovola rossa
     
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    Sabato 19 Marzo h 2:00 circa



    A vedermi così non si direbbe perchè imposto la mia vita e le mie giornate troppo spesso in modo schematico, ma questo è più per insicurezza personale che per la convinzione che sia effettivamente un modo efficace di vivere la vita.

    La verità è che ho una forte allergia: un'allergia per tutte quelle regole precostituite, bigotte che intrappolano e alienano la mente e svuotano la persona, impedendole di brillare di luce propria e autentica.

    Le regole in questo senso mi fanno venire il mal di stomaco.

    Non sopporto il pregiudizio come concetto, ho sempre vissuto orgogliosamente libera da questi stupidi schemi che etichettano i " giusti" dagli " sbagliati" e nutro una profonda avversione nei confronti delle maggioranze che troppo spesso detengono privilegi e si prendono la libertà di escludere, umiliare e sfruttare chi questi mezzi non li ha.

    Questo mi fa paura oltre che disprezzo.

    Sto inoltre constatando quanto l'uomo organizzato ( mi riferisco prevalemtemente allo Stato) in realtà sfrutti questo potere per esercitare i suoi interessi, spesso sporchi, non guardando assolutamente alla collettività.

    Inizio a diffidare pure dello Stato oltre che della Chiesa.

    Anarchica? Forse, non lo so. Eppure mi sento così e penso pure di essere nel giusto.

    Ho dato troppa fiducia allo Stato in questi anni.

    Mi toccherà gettare la spugna.



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  2. Gio R.
     
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    Prima di diffidare dello Stato (vabbè in Italia diffiderei anch'io) o della Chiesa o di Dio o dei genitori o di chi vuoi tu, secondo me la cosa più importante è vivere e fare esperienza. Fare esperienza vuol dire provare qualcosa, andarci a fondo, senza filtrare tutto con il proprio pregiudizio e dare, poi, dopo, un giudizio.

    Le tue parole sanno troppo di quelle di De André, ma attenzione, Fabrizio nacque nel 1940: le istanze erano diverse, l'ambiente diverso, le necessità ancor più diverse.

    Prima di prendere De André come un profeta e ripeterne le parole o sentire emotivamente sulla propria pelle i suoi problemi, fingendo che si stiano vivendo i problemi d'oggi, ma di fatto incollandoci sopra il suo punto di vista, beh, prima di dare per buone le idee di qualcun'altro e le sue paturnie io penserei al presente, ma davvero.
    Affrontare la vita senza pregiudizi vuol dire senza filtrarla in nessun modo, quindi senza nemmeno il filtro che comportano le ideologie di De André: anche quelli sono pregiudizi, ossia giudizi dati a posteriori, attraverso i quali leggo la realtà e le circostanze.
    Quanta gente oggi parla così! Quanta gente lo fa invece che chinarsi su se stessa per davvero!

    Certo poi uno si chiede, ma se allora non lo stavo già facendo come lo si fa?
    Beh, la risposta è tanto semplice da essere disarmante: un giudizio sulla propria vita va dato, come dicevo, e va dato in base a quelle che sono le esigenze più vere del proprio cuore, della propria natura di uomini.
    In quanto uomini desideriamo la felicità, il bello , il vero, il giusto: e allora non fermiamoci di fronte a soluzioni semplicistiche.
    Lo Stato mi dà fastidio? Perché? Andiamo in fondo a questo: cerchiamo di veder se è "lo stato" la cosa sbagliata in sé o se c'è qualcosa da salvare: diamo un giudizio vero! Un giudizio pensato, sentito, NON ragionato con le parole di altri, che, per grazia di Dio, hanno fatto le loro esperienze e non saranno dei totali ignoranti, ma le loro esperienze rimangono loro e non tutto quello che dicono è oro: ci sono dei grandi delusi dalla vita e non credo sia il caso di imparare da quelli!
    Anche il caso "Chiesa": andiamo a fondo: cosa c'è che non va? È davvero così? Ma io ho da chi ho tratto le informazioni? Ho davvero fatto esperienza di un male nella Chiesa che mi faccia dire "sì è un male" ho me l'hanno detto? Chi me l'ha detto? Ho parlato con persone che la pensano diversamente? Quante? Tre imbecilli o anche delle persone serie? Il mio giornale è solo del PCi o ravviso anche altre opinioni? Leggo solo Marx o magari vado a fondo e per saper perché vivo tanto male il rapporto con l'entità "Chiesa" mi interesso un po' più delle mie radici e cerco di sapere chi era Gesù o chi era S. Tommaso o S. Agostino?
    Prendo per buone le definizioni di una sola parte o vado a interessarmi su cosa voglia dire dogma anche secondo dizionari ecclasiastici e non solo secondo delle generiche opinioni di persone che spesso non sono nemmeno teologi?

    Tutte queste domande sono necessarie, ragazzi, per crescere, per confrontarsi davvero con le cose. Altrimenti si cresce con un odio insensato verso dei fantasmi. Bisogna andare a fondo delle esperienze, non giudicare sulla base di una o due informazioni, bisogna fare esperienza personalmente, sporcarsi le mani con la vita!
     
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  3. SignorinaFantasia
     
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    CITAZIONE (Gio R. @ 21/3/2011, 21:14) 
    Prima di diffidare dello Stato (vabbè in Italia diffiderei anch'io) o della Chiesa o di Dio o dei genitori o di chi vuoi tu, secondo me la cosa più importante è vivere e fare esperienza. Fare esperienza vuol dire provare qualcosa, andarci a fondo, senza filtrare tutto con il proprio pregiudizio e dare, poi, dopo, un giudizio.

    Le tue parole sanno troppo di quelle di De André, ma attenzione, Fabrizio nacque nel 1940: le istanze erano diverse, l'ambiente diverso, le necessità ancor più diverse.

    Prima di prendere De André come un profeta e ripeterne le parole o sentire emotivamente sulla propria pelle i suoi problemi, fingendo che si stiano vivendo i problemi d'oggi, ma di fatto incollandoci sopra il suo punto di vista, beh, prima di dare per buone le idee di qualcun'altro e le sue paturnie io penserei al presente, ma davvero.
    Affrontare la vita senza pregiudizi vuol dire senza filtrarla in nessun modo, quindi senza nemmeno il filtro che comportano le ideologie di De André: anche quelli sono pregiudizi, ossia giudizi dati a posteriori, attraverso i quali leggo la realtà e le circostanze.
    Quanta gente oggi parla così! Quanta gente lo fa invece che chinarsi su se stessa per davvero!

    Certo poi uno si chiede, ma se allora non lo stavo già facendo come lo si fa?
    Beh, la risposta è tanto semplice da essere disarmante: un giudizio sulla propria vita va dato, come dicevo, e va dato in base a quelle che sono le esigenze più vere del proprio cuore, della propria natura di uomini.
    In quanto uomini desideriamo la felicità, il bello , il vero, il giusto: e allora non fermiamoci di fronte a soluzioni semplicistiche.
    Lo Stato mi dà fastidio? Perché? Andiamo in fondo a questo: cerchiamo di veder se è "lo stato" la cosa sbagliata in sé o se c'è qualcosa da salvare: diamo un giudizio vero! Un giudizio pensato, sentito, NON ragionato con le parole di altri, che, per grazia di Dio, hanno fatto le loro esperienze e non saranno dei totali ignoranti, ma le loro esperienze rimangono loro e non tutto quello che dicono è oro: ci sono dei grandi delusi dalla vita e non credo sia il caso di imparare da quelli!
    Anche il caso "Chiesa": andiamo a fondo: cosa c'è che non va? È davvero così? Ma io ho da chi ho tratto le informazioni? Ho davvero fatto esperienza di un male nella Chiesa che mi faccia dire "sì è un male" ho me l'hanno detto? Chi me l'ha detto? Ho parlato con persone che la pensano diversamente? Quante? Tre imbecilli o anche delle persone serie? Il mio giornale è solo del PCi o ravviso anche altre opinioni? Leggo solo Marx o magari vado a fondo e per saper perché vivo tanto male il rapporto con l'entità "Chiesa" mi interesso un po' più delle mie radici e cerco di sapere chi era Gesù o chi era S. Tommaso o S. Agostino?
    Prendo per buone le definizioni di una sola parte o vado a interessarmi su cosa voglia dire dogma anche secondo dizionari ecclasiastici e non solo secondo delle generiche opinioni di persone che spesso non sono nemmeno teologi?

    Tutte queste domande sono necessarie, ragazzi, per crescere, per confrontarsi davvero con le cose. Altrimenti si cresce con un odio insensato verso dei fantasmi. Bisogna andare a fondo delle esperienze, non giudicare sulla base di una o due informazioni, bisogna fare esperienza personalmente, sporcarsi le mani con la vita!

    STRAQUOTO!

     
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  4. nuovola rossa
     
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    Gio, hai ragione! Comunque il mio non è un pensiero semplicistico, la penso veramente così!
    Ma Cristo Santo, sono una persona, mica un pappagallo che ripete le frasi di altri senza prima aver provato addosso certe sensazioni, e sentite davvero nel profondo!

    Si dà poi il caso che corrispondano abbastanza con quelle di Faber, e si dà il caso che la situazione attuale italiana e anche un pò internazionale, dal punto di vista politico non incoraggino ad avere fiducia nello Stato e nelle istituzioni!

    Sulla Chiesa se ne sono sentite di ogni tipo, inoltre vivo in una famiglia anticlericale che non mi ha inculcato il culto per la Chiesa come istituzione grazie a Dio! ;)

    E' anche vero che sono diventata un pò più " impegnata" da neanche un anno, prima vivevo di metal e poco altro e da più piccola ancora ascoltavo musica spazzatura.

    Datemi il tempo di approfondire, ci sto almeno provando a non viaggiare in un mare di banalità e di vivere di cose insulse come fa gran parte della gente che mi sta attorno!
    E già solo questo non è da tutti....
    Se poi non sono ancora raffinata come voi nei gusti e nelle letture, scusate!

    Mio papà era uno che leggeva di tutto, voleva fare quello che sapeva tutto, ha provato a leggere Marx e non ci ha capito un'emerita minchia, però poi andava in giro a dire che l'aveva letto, ma se gli chiedevano i contenuti non era in grado di argomentare neanche la metà...
    Ha frequentato degli anarchici per un certo periodo, poi è diventato praticamente comunista.
    Ho ammirato il suo impegno, però ho preso un pò da lui nel pisciare un pò lungo....
    Spero di non fare come lui, nel senso che spero di saper ammettere che se non ci ho capito nulla non vado poi a dire che c'ho capito tutto!! Effettivamente Marx è un pò ostico...





    Siete sicuri anche voi di non riempirvi un pò troppo la bocca di paroloni così per tirarvela un pò?
    Gio, sei sicuro??
     
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  5. nuovola rossa
     
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    Poi certe sensazioni le ho provate sulla mia pelle per poter dire certe cose.
    Avevo una compagna alle medie marocchina che era venuta in Italia dal Maroccco per cercare una vita migliore.
    Si è subito inserita nella nostra società, senza tanti problemi.
    Era nonostante tutto etichettata come diversa, perchè marocchina e perchè, " puzzava".
    Le uniche a non seguire il coro siamo state io e un'altra mia compagna che le abbiamo insegnato l'italiano e l'abbiamo aiutata ad inserirsi.
    istintivamente la vedevo come un arricchimento e non come un pericolo.
    Al liceo avevo in classe una ragazza con un grave handicap. La gran parte le stava vicino solo per compassione, io provavo empatia con lei, capivo profondamente le sue esigenze di essere ascoltata, le vedevo dentro al cuore.
    Lo sapete di chi si ricorda principalmente adesso? Di me!! E non mi vede da 2 o 3 anni! :)

    Dovrò anche approfondire la politica e le religioni ecc, ma le minoranze che ho incontrato sulla mia strada le ho aiutate davvero! E non mi riempio solo la bocca! -_-
     
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  6. Gio R.
     
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    Si ma quel che intendo è: quanti anni hai? Hai già fatto tutte le esperienze che ti permettono di trarre delle conclusioni certe? Certo che no, sarebbe sciocco dire il contrario: nella vita si deve essere disposti a cambiare idea, anche radicalmente, fino alla tomba: la duttilità è d'estrema importanza, sia per sopravvivere sia per confrontarsi davvero con le esigenze più profonde di giustizia e verità che abbiamo connaturate a noi. Sarebbe disumano il contrario.

    È come dire "quella persona è una stronza/o" e chiudere il discorso. Poi magari un giorno tu sei solo/a come un cane e lei/lui s'innamora di te perdutamente, magari nel frattempo s'è fatta anche bella come una dea/dio greca/o, ma tu c'hai su il tuo giudizio (dal tuo punto di vista e da quello di molti verissimo perché è rimasta un po' meschina) e allora la snobbi. Rimani solo come un cane e col cuore pieno d'odio perché c'hai pure una ragazza da odiare.
    Pensa invece, poi, che arrivi da lei un tua/o conoscente, che la pensa come te, però rinuncia al suo punto di vista di prima e scopre che lei ha dentro molte più cose di quelle che effettivamente nasconde e scopre una delle persone più profonde mai conosciute e magari riescono pure a stare da Dio insieme e condividono la propria umanità, insomma, sono felici... Mi pare che quel conoscente sia stato ben più ragionevole.

    Ci vuole affetto nella vita. Bisogna seguire ciò che di più risponde al bisogno d'Amore. Non amore con la "a" minuscola, quello che può capitare con una donna/uomo, dico Amore quello che si desidera a tal punto da credere, quando si è grandi, che non sia che una fandonia: quello ci vuole perché quello fa parte della nostra natura, non è che lo desideriamo a caso. C'è per un motivo, è una bussola. La ragione ha poi il compito di scegliere la via giusta attraverso cui compiere questo Amore, che, intendiamoci, è comprensibile a chiunque che non può esaurirsi, mica vai da una persona e gli dici "ti amo per 24 mesi" perché in media è così che dura l'innamoramento: no, se ci fate caso quello che si cerca è l'infinito. È chiaro che è irraggiungibile, ma ciò che più rende felici è ciò che più arriva vicino a compiere quell'infinito bisogno.

    Questo lo disse S. Agostino come lo disse l'ateo Leopardi ed il fisico e filosofo Pascal: fa parte della natura umana, innegabilmente.

    Altro discorso: la Chiesa come istituzione non esiste più dai tempi del fascismo. Negli anni sessanta c'era ancora un clima duro nei confronti della Chiesa perché sembrava rappresentare un potere organizzato, ma di fatto non è altro che una comunione di gente che crede in Gesù Cristo in quanto figlio di Dio fatto uomo e, certo, per comodità, come tutti gli insiemi di persone ha bisogno di organizzarsi in un certo modo. Il fatto che ci sia la Chiesa non credo sia certo per schiavizzare cervelli... Buon Dio, credo che ci sia molta più sensatezza là dentro di quanta non si possa sperare; voglio dire, basta leggere le encicliche di Benedetto XVI per vedere che non è mica un indemoniato.
    Non vuol dire che devo essere cattolico o fondamentalista o integralista nel senso brutto della parola, basta riconoscere per esempio che questo papa è uno dei massimi esperti di S. Agostino viventi: insomma non è uno sciocco che prende alla leggera i problemi.
    Per esempio c'è chi invece si alza al mattino legge sul suo giornale che Ratzinger è una faccia di merda per questo e quel motivo e dice "sì è vero" però non va a vedersi l'enciclica e scoprire se ci sono anche un lato B di quei motivi e quali siano le radici dell'asserire certe cose da parte della Chiesa.
    Inoltre non sempre le istituzioni sono il male, la Chiesa lo è per modo di dire tra l'altro, perché è dal trionfo del liberalismo che non muove più un passo... è davvero un po' stupido e sicuramente solo ozioso individuare delle brame di potere sul mondo da parte di un papa che ha pianto per il dolore delle vittime della pedofilia, anzi, è addirittura un po' rivoltante: è una presunzione abbastanza meschina, come se io potessi dire "no non è vero che tu ami tuo figlio, tuo fratello, il tuo amico o tuo padre"...

    Vabbè, spero si capisca... ^_^ io mi prodigo solo per il pluralismo di punti di vista in modo da far pulizia da un lato dal relativismo (cioè ognuno ha le sue verità, il mio criterio di verità è diverso dal tuo, ma nessuno dei due è vero al fondo) e dall'altro dall'incunearsi in una mentalità che si chiude ad una sola idea: insomma gli oppposti fan male.

    Io uso solo le parole che conosco, studio, ho studiato e in più cappelle (sia dall'interessante punto di vista di sinistra, sia dalla parte apolitico-cattolica) più che altro ravvisavo un po' conformismo e di appiattimento a morali prefabbricate nel tuo discorso.

    Dopodiché sono stanco di parlare.
    Ciao ragazzi, statemi bene. ;)

    Edited by Gio R. - 22/3/2011, 17:49
     
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  7. nuovola rossa
     
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    Aggiungo anche che per quanto mi permette il mio carattere ( parecchio timido) cerco comunque di partecipare ad iniziative locali, ascolto i discorsi alle Assemblee che troppo raramente vengono organizzate, sono scesa in piazza con un'amica in occasione della manifestazione " Se non ora quando" credendo in quello che facevo.
    Insomma, sto iniziando adesso ma ci sto almeno provando!
     
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  8. Gio R.
     
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    Ho modificato il messaggio di prima, se volete leggere le parti aggiunte fate pure, non sono cazzate che mi sono inventato appena sveglio. Anzi, ho citato, volendo essere sincero, le fonti e non sono dei pirla della Storia. :(asd):
     
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  9. Bubblemoney60
     
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    Beh, io sono nato in una famiglia molto clericale e quindi sin da bambino mi hanno inculcato tutte le prediche su Dio, sull'esistenza divina ecc.. Sinceramente sono molto daccordo con Gio quando dice che le problematiche al tempo di De André erano molto diverse rispetto alle nostre..però a volte anche io mi trovo a fantasticare su quei problemi. Probabilmente è vero, bisogna vivere, fare esperienza e filtrare tutto attraverso un'occhio critico personale e non copiato da de André però vi giuro la tentazione di ripercorrere i suoi passi per diventare come lui è spesso molto forte..ma poi mi rendo conto che non sarei me stesso, sarei solo una scopiazzolatura :)
     
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  10. Don Raffaé
     
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    CITAZIONE (Bubblemoney60 @ 29/5/2011, 11:25) 
    Beh, io sono nato in una famiglia molto clericale e quindi sin da bambino mi hanno inculcato tutte le prediche su Dio, sull'esistenza divina ecc.. Sinceramente sono molto daccordo con Gio quando dice che le problematiche al tempo di De André erano molto diverse rispetto alle nostre..però a volte anche io mi trovo a fantasticare su quei problemi. Probabilmente è vero, bisogna vivere, fare esperienza e filtrare tutto attraverso un'occhio critico personale e non copiato da de André però vi giuro la tentazione di ripercorrere i suoi passi per diventare come lui è spesso molto forte..ma poi mi rendo conto che non sarei me stesso, sarei solo una scopiazzolatura :)

    Quoto ^_^
     
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9 replies since 21/3/2011, 17:28   64 views
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