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I libri anneriti, le scarpe bruciati, i brandelli dei vestiti: l'orrore di Brindisi nelle foto dopo l'attentato
"Prima abbiamo sentito lo scoppio, poi sangue dappertuto. Selena si è alzata: era tutta annerita, piena di ustioni, con i capelli neri ma era viva ed aveva capito che ce l'aveva fatta. Ha così iniziato a gridare 'Melissa, Melissa, Melissa, aiutate Melissa'. Erano migliori amiche ed aveva capito che stava morendo". Sono le parole di una delle studentesse della Morvillo riuscite a sfuggire all'attentato di questa mattina.
Parole che raccontano l'orrore e che riempiono il cuore e la testa di rabbia. Lì, davanti a quella scuola, dove quelle studentesse pendolari arrivavano prima di tutte, rimangono libri anneriti, scarpe alla moda bruciate, brandelli di vestiti che raccontano l'orrore di quanto accaduto. I primi ad accorrere, come testimoniano i video di Brindisireport, sono stati i vigili urbani. Loro i primi a soccorrere ragazzine dalle facce annerite, piene di ustioni e sotto shock per quello che è accaduto. Incredibili le scene raccontate dal video, in cui ambulanze si affannano per portare via i corpi feriti delle giovani vite.
Uno di questi, quello di Melissa, arriverà privo di vita all'ospedale di Brindisi. Un altro, quello di Veronica Capodieci lotta, mentre scriviamo, tra la vita e la morte. Per lei due operazioni all'addome per ridurre i danni della terribile esplosione.
Fuori al pronto soccorso lo sgomento dei genitori. C'è chi piange, chi attonito guarda nel vuoto, chi scansa i giornalisti. C'è chi, trovando quale forza non si sa, commenta: "Io quando mia famiglia esce le dico sempre di stare attenta. Però quando va a scuola posso solo dirle studia. Mai si può pensare ad una cosa del genere".
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Direi che le immagini e il video parlano da sole, non si è più tranquilli nemmeno nella scuola. Un posto dove i ragazzi imparano la vita, si preparano ad affrontarla e poi se la vedono portare via così, per un niente, senza un vero motivo. Perché poi? Perché colpire una scuola? Cosa avevano fatto di male quegli studenti per meritarsi questo? Soltanto per una manifestazione pacifica per la lotta alla criminalità organizzata? Beh direi che se questo è stato il reale motivo direi che la mafia questa volta ha davvero esagerato ed è caduta davvero in basso.
R.I.P. Melissa e speriamo bene per Veronica, dai che puoi farcela!!!
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Milùcat.
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Ho alcune amiche che vanno a quella scuola... Ivan ....siamo tutti sotto shock..... secondo voi chi è stato ? Mafia?? può essere... . -
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Beh non so a me detto con molta sincerità non mi convince questa storia della mafia, perché: punto primo la mafia quando colpisce il suo obbiettivo è quello di intimidire inizialmente ma di solito si capisce subito chi è il destinatario dell'avvertimento; punto secondo non riesco ancora a spiegarmi, ammesso che l'attentato sia stato compiuto dalla mafia, a che scopo l'abbia fatto, cioè perché colpire in quel preciso momento, senza una vittima prestabilita, perché al posto di Melissa e Veronica poteva trovarsi chiunque, dunque non riesco a capire il motivo di questo gesto. Perché si stava per fare una campagna di solidarietà contro la criminalità organizzata? Beh allora perché non succede mai niente nelle varie manifestazioni che si svolgono nelle altre città? Davvero oltre ad essere shockato sono confuso . -
DAVIDE ^^.
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Una tragedia.
Un'azione aberrante di un essere spregevole e viscido
Per fatti del genere,ripristinerei la pena di morte...preceduta da tortura
Esprimo il mio cordoglio ai familiari della giovane Melissa
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Milùcat.
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r.i.p melissa... ( perdonatemi .. ho sbagliato... ) 
Edited by Milùcat - 21/5/2012, 21:58. -
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anche Veronica non ce l'ha fatta?
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Leroy Brown.
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Povere ragazze…
Veronica non è morta, però; fortunatamente ora sembra avviarsi al recupero.
Non penso, però, che la mafia potesse “cadere in basso”. Stiamo parlando di un’organizzazione criminale che dal Dopoguerra a oggi si è macchiata dei peggiori crimini immaginabili. Uno su tutti: il piccolo Giuseppe Di Matteo sciolto nell’acido a 13 anni (avevi dodici anni / e nessuna colpa addosso…) dopo 779 giorni di prigionia.
Le indagini sul misfatto di Brindisi, ora, ci sembrano divergere dall’ipotesi mafiosa, ma ciò non toglie che in assenza di filmati illuminanti la pista sarebbe stata perfettamente plausibile, visti i precedenti.
Che dire: speriamo che presto inchiodino il bastardo.
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