Fabrizio De André Forum [ Andrè - Analisi Testi - Spiegazione - Anarchia - Testi - Accordi - Canzoni - Musica - Cantautori]

Strage di Capaci, 20 anni fa lo Stato uccideva Giovanni Falcone

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    ...per la stessa ragione del viaggio, viaggiare...

    Group
    Administrator
    Posts
    3,781
    Location
    Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi

    Status
    Offline
    Oggi ricorre il ventesimo anniversario della Strage di Capaci. Il 23 maggio 1992 a Palermo persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Dicillo, Schifani e Montinaro per un attentato compiuto dalla mafia siciliana, ma che tra i mandanti vi erano pezzi importanti delle istituzioni politiche italiane di quel periodo. Cerimonie e manifestazioni sono in corso in tutto il Paese per un eroe italiano, che come il suo collega Paolo Borsellino, è stato ammazzato dallo Stato per aver fatto il suo dovere senza condizionamenti e influenze esterne, combattendo senza se e senza ma la mafia e gli intrallazzi tra la politica e la criminalità organizzata. A distanza di 20 anni non si è fatta ancora luce su questa pagina buia della storia italiana poiché sono ancora molti (soprattutto politici, uomini delle istituzioni e pezzi della magistratura come i giudici del Consiglio superiore della magistratura) coloro che ostacolano le indagini e non raccontano la verità.

    Un pensiero per non dimenticare chi ha dato la vita per un'Italia migliore

    Giovanni Falcone, Paolo Borsellino : Eroi Italiani

    220px-Giovanni_Falcone

    ecco una vignetta disegnata da una nostra utente:
    534199_3381035281453_1136561864_32506673_1178065459_n
     
    .
  2. alessandro (genova)
     
    .

    User deleted


    Son passati vent'anni, son trascorsi anni, mesi, giorni, secondi, attimi, istanti, si sono consumate passioni, si non vissute esperienze, ci si è impegnati, esposti, si è manifestato, si è protestato, si è alzata forte la voce della ribellione e della denuncia, ma in sostanza? Risultati? Italia del 1992: stragi, sangue, corruzione, morti, politicanti di merda a razziare e fottere dappertutto, disoccupati che si danno fuoco (i famosi disoccupati organizzati di Napoli...proprio in quegli anni lì montava la loro protesta)...Italia del 2012, vent'anni dopo, ancora, di nuovo, sempre: stragi, sangue, corruzione, politicanti di merda a razziare e fottere dappertutto, disoccupati che si danno fuoco...e l'Italia migliore? Dov'è? Io vedo solo un Paese illividito e incattivito, un paese sempre più assurdo, il solito paese delle 'carte a posto, come ebbe a dire Alfredo Morvillo, fratello di Francesca, la moglie di Falcone, trucidata insieme a lui e a Rocco Montinaro e Rocco Dicillo e Vito Schifani...nominiamole queste persone, con nome e con cognome, non sono la 'scorta' sono esseri umani, uomini, volti, esperienze, vite...vite a perdere, come quella di giovanni Falcone e Paolo Borselllino, e come quelle di Carlo Alberto dalla Chiesa e Rocco Chinnici e Gaetano Costa e Giangiacomo Ciaccio Montalto e Ninni Cassarà e Beppe Montana e Saverio Antiochia e Emanuela Loi e Walter Cusina e...e chissà quante altre che andrebbero nominate e sempre e che ora non nomino...vite a perdere perchè sono morte, perchè la loro esistenza è stata spezzata da una mano vigliacca sì, ma più ancora, vite a perdere perchè il loro sangue versato, con la consapevolezza e con la dignità di una scelta di lotta e di battaglia portata fino in fondo senza mai cedere e allentare la pressione, il loro sangue versato dicevo, non è servito a creare una società più libera, più giusta, più umana...ora come allora in molti sono costretti a voltarsi dall'altra parte e fingere di non vedere e ignorare ogni cosa, ogni scempio, ogni abuso, perchè il lavoro, da certe parti, glielo può offrire solo il 'boss' del luogo che ha 'agganci' e 'intrallazzi'...e lo 'Stato' che fa? 'Si costerna, s'indigna, s'impegna/ poi getta la spugna con gran dignità'...ecco lo 'Stato' che fa! Lo 'Stato' celebra, ricorda, omaggia, ma lotta, battaglia, offre opportunità questo cazzo di 'Stato'? No, loro, i signori comodamente assisi sulle poltrone del potere, loro continuano a fottere, e la gente, la gente deve piegarsi ai voleri del 'boss' che da lavoro...e forse qualcuno di voi ricorderà la provocazione proprio di De Andrè durante un concerto a Reggio Calabria nel 1997, allorchè disse che da quelle parti la 'ndrangheta era più apprezzabile dello 'Stato' in quanto la sola possibilità di sussistenza di una gran massa di disperati...e fu un diluvio di ipocrite accuse dei (se)dicenti 'uomini di Stato', di un certo Luciano Violante più di tutti, tutti a scandalizzarsi, a stracciarsi le vesti come veri meri sepolcri imbiancati...ma Faber, come infinite volte, affermava una sacrosanta verità! Chi poteva sconfessare, con fatti e esempi concreti, privi di ideologia e retorica, quelle sue parole? Chi? Nessuno! E allora, allora a questo paese assurdo chiamato Italia, non rimane altro che la retorica, l'omaggio postumo, la celebrazione dei cadaveri, dopo averci sommerso di cadaveri...no, non vivremo mai in un paese migliore, in una società più giusta, in un mondo diverso, in un contesto più umano, mai...ecco, ogni anno è tutto un affannarsi dei (se)dicenti 'uomini di Stato', nella ricorrenza delle stragi, a dare patenti di eroismo, e etichettare come 'eroi' Giovanni Falcone e Paolo borsellino, insultandoli di fatto...no, l'etichetta di 'eroe' non mi piace, ancora meno quando viene affibbiata a persone vere come sono state Falcone e Borsellino e tutti coloro che, semplicemente, nella loro difficile avventura umana e professionale, hanno fatto nulla altro che il loro dovere, di uomini prima ancora che di professionisti, di lavoratori...non mi piace, e trovo che sia un insulto a loro, quell'etichetta di 'eroe' non perchè non lo siano, di fatto, stati, altrochè, non mi piace perchè porta le insigne sporche della retorica d'accatto, non mi piace perchè oggi una qualifica di 'eroe' non si nega a nessuno, tutti 'eroi, che si sia medici che periscono in un incidente aereo mentre volano da Milano a Cagliari con un cuore appena estratto da un ventenne da impiantare in un'altra imberbe vita già aggredita da una vita crudele o che si sia mercenari armati di mitragliatrici e decorati da stellette al servizio di uno 'Stato' che chiama missioni di 'pace' le aggressioni e i bombardamenti ad uno Stato sovrano, non mi pace l'etichetta di 'eroe' perchè è affibbiata anche a quelle persone vere e vive, vive nell'animo, nel cuore, nella mente, che periscono facendo il proprio dovere di uomini, come Brosellino e come tanti...tanti infiniti 'nessuno' di cui nessuno sia accorge e che nessuno sostiene nei loro perigliosi percorsi, ma che poi, appena muoiono schiacciati sotto una pressa, sovrastati da una carico di mattoni, precipitati da un'impalcatura, tutti si affannano a definire 'eroi'...insultandoli ! non è assurdo, malato, schizofrenico un paese, una nazione, questa Italia, che permette le morti sul lavoro, fottendosene di evitarle, per poi dare dell'eroe ad un uomo, un uomo di tutti i giorni, che voleva e aveva diritto a guadagnarsi solo il pane necessario alla sua sussistenza e a garanzia della sua dignità, di uomo e di lavoratore? No, io personalmente non ho bisogno di 'eroi' nè di miti ma solo di uomini, di esseri umani, di persone che scelgono una strada nella loro vita e la portano fino in fondo, come Borsellino e Falcone e come gli infiniti 'nessuno' morti, come loro, sul lavoro e per il lavoro. Loro, borsellino e Falcone, avrebbero dovuto vedersi sostenuti in vita da chi da morti lo ha chiamati 'eroi', e i 'nessuno' devono essere messi in condizione, sempre da chi da morti li chiama 'eroi', di lavorare con dignità, di non dover cadere, a 20, 35 o 50 anni, da un'impalcatura cedevole, messa su alla buona da predoni vigliacchi che girano in suv imponendoti l'accettazione di ogni pericolo per il bisogno del lavoro. Sono 'eroi' sì, ma credo che a loro, anzi ne sono certo, non farebbe piacere sentirsi definire tali...io continuo a considerarli uomini, uomini veri...di eroi e di miti, per l'appunto, posso farne a meno, di uomini veri no! Ma finchè questa sarà l'Italia delle 'carte a posto', il paese della burocrazia, la nazione adoratrice della forma e non della sostanza, il posto dove si legifera di più che in qualsiasi altro posto e dove è massima l'inapplicazione, o l'attuazione sommaria, della giustizia e dove è possibile evadere una legge legiferandone e applicandone un'altra...beh, a questo punto ogni speranza muore, e si aspettano nuovi morti per definirli 'eroi'...la giustizia, in questo paese assurdo, non è lotta, non è battaglia, non è sostegno e vicinanza a chi si impegna e si espone e rischia, no, la giustizia da noi è forma e non sostanza, la giustizia sono le carte sotto le quali hanno cercato di seppellire Falcone per impedirgli di spulciarne delle altre e più compromettenti...carta bollata, carta timbrata, carta siglata, carta vidimata, carta autenticata, carta registrata, carta depositata, carta archiviata...e la gente, la gente che lotta e la gente che lavora e la gente che resiste e i superstiti che sopravvivono ai morti, è stata e viene trucidata da questa carte, da questa burocrazia, da questo assurdo paese chiamato Italia che non ha saputo proteggere e sostenere i Falcone e i Borsellino e garantire dignità e sicurezza ai tanti 'nessuno' morti, come loro, per lavoro e sul lavoro...ma una volta che li ha ammazzati, li ha chiamati 'eroi'...un uomo che fa il suo dovere, e si impegna e lotta e lavora, in questo paese malato, oggi è un 'eroe'...se vogliamo costruire un paese migliore, rinunciamo agli eroi e stiamo accanto agli uomini, sosteniamoli, incoraggiamoli, facciamoci partecipi delle loro battaglie e del loro impegno...diversamente, diventeremo un popolo 'eroico' e di cadaveri...
     
    .
1 replies since 24/5/2012, 12:15   131 views
  Share  
.